L’Oxycontin, un noto farmaco il cui principio attivo è l’ossicodone, è finito recentemente al centro di un vero e proprio scandalo negli USA, che si trovano a vivere una vera e propria epidemia da dipendenza. Si stima, infatti, che a causa dell’assunzione sregolata del farmaco, prescritto con estrema semplicità dai medici americani e in moltissimi casi oggetto di dipendenze, siano morte dalla fine degli anni ’90 ad oggi circa 300mila persone.
Così, si è aperta una vera e propria battaglia contro l’Oxycontin, ed in generale contro l’ossicodone, specialmente per far sì che l’azienda produttrice (ovvero la Purdue Pharma) riconoscesse che il suo farmaco induceva dipendenza, a differenza di quanto riportato nel bugiardino. Con una lunga causa penale, l’azienda è stata riconosciuta colpevole, patteggiando per la bancarotta e per un pagamento pari a 6 miliardi di dollari come risarcimento ai parenti delle vittime. Recentemente, però, la lunga battaglia contro l’Oxycontin e l’ossicodone ha subito una nuova frenata d’arresto, con la Corte suprema americana che ha bloccato l’accordo, chiedendo una revisione del processo.
Il paradosso dell’Oxycontin: abusato negli USA e carente in Italia
Negli USA, insomma, si è riusciti quantomeno a frenare l’abuso di Oxycontin, mentre rimane sempre ampiamente prescritto l’ossicodone, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei migliori e più potenti farmaci contro il dolore acuto e grave. In Italia, però, la situazione è ben diversa e per i numerosi pazienti che avrebbero bisogno di terapie efficaci contro il dolore rimane quasi impossibile farsi prescrivere farmaci con questo principio attivo.
Fabio De Iaco, presidente di Simeu (Società italiana medicina d’emergenza e urgenza), parlando con Panorama dell’Oxycontin, infatti, spiega che in Italia vi è parecchia diffidenza verso l’ossicodone, proprio a causa del fatto che induce dipendenza e si può rivelare letale se abusato. Così, mentre una soluzione vi sarebbe, sono circa 14 milioni gli italiani che soffrono di dolore cronico senza poter contare su una terapia adeguata. L’Oxycontin in Italia non si è mai diffuso, mentre le leggi sui medicinali europee hanno ridotto i rischi di assunzione dell’ossicodone, aggiungendo ai farmaci che lo impiegano il naloxone. Quest’ultimo, infatti, annulla il potere psicoattivo dell’oppioide, riducendone anche l’efficacia se assunto per inalazione o tramite fumo (come mostrano numerose serie tv).