Chi è Alessandro Preziosi, l'attore napoletano protagonista di Elisa di Rivombrosa e non solamente. E sui rimpianti della carriera...
Alessandro Preziosi, nato a Napoli nel 1973, ha cominciato a studiare giurisprudenza, laureandosi con il massimo dei voti, prima di dedicarsi al mondo del cinema. Una carriera che sembrava ben avviata verso l’avvocatura e l’insegnamento per Preziosi, che è stato anche assistente di diritto tributario propri a Salerno, prima di dedicarsi a tutt’altro.
Nel 1996, infatti, l’attore ha preso parte al programma “Beato tra le donne” di Bonolis, riscuotendo un grande successo. Da quel momento per lui si è aperta una nuova vita, con la frequentazione dell’Accademia dei filodrammatici di Milano e l’intenzione di dedicarsi a mondo del teatro e del cinema. Solo più avanti nella vita di Alessandro Preziosi è arrivata la televisione, con diverse miniserie che gli hanno regalato un gran successo.
L’apice della sua carriera, Alessandro Preziosi lo ha raggiunto quando nel 2003 ha preso parte alla serie tv “Elisa di Rivombrosa”. Proprio sul set ha conosciuto Vittoria Puccini, con la quale ha avuto la figlia Elena. Parlando di quell’esperienza, a Belve, Preziosi ha dichiarato: “Quell’esperienza mi ha permesso di essere più libero nelle scelte professionali. Se potessi tornare indietro non lo rifarei…”. Subito dopo, l’attore, ha cambiato idea, dicendo di esserne felice perché da lì è nata “una figlia meravigliosa”.

Alessandro Preziosi, chi è: “C’è una cosa che mi manca”
Tanti i successi ottenuti in carriera da Alessandro Preziosi che se deve dire cosa gli manchi, spiega che avrebbe voluto più collaborazioni con artisti importanti che stima. Tantissime in carriera anche le esperienze televisive di Alessandro Preziosi, che ha recitati in numerose serie tv, da “Elisa di Rivombrosa” a “I Viceré”. E ancora, sulla Rai, l’attore napoletano è stato protagonista de “Il Commissario De Luca”.
Anche a teatro son tantissime le esperienze di Preziosi, che ha recitato in grandi spettacoli e commedie, come “Amleto” e il “Don Giovanni” di Molière.
