Ali Agca lancia l'appelo per andare ai funerali di Papa Francesco: “Chiedo al governo italiano e al Vaticano di farmi partecipare”
Ali Agca – l’uomo che sconvolse il mondo intero nel 1981 tentando di uccidere Papa Giovanni Paolo II – torna al centro della scena in occasione della morte di Papa Francesco: è bastato un video diffuso dal suo legale, Riccardo Sindoca, per riportare sotto i riflettori una figura enigmatica e controversa, già protagonista di una delle pagine più cupe e simboliche della storia moderna della Chiesa.
Nel filmato Agca – ex militante dell’organizzazione paramilitare turca dei Lupi Grigi – esprime il desiderio di partecipare ai funerali di Papa Francesco, previsti per sabato 26 aprile 2025 in Vaticano con un messaggio dal tono mistico, quasi messianico, condito da richiami spirituali e apocalittici: Ali Agca si dice profondamente colpito dalla scomparsa del Pontefice e lo definisce un uomo che ha fatto tutto il possibile “per la pace mondiale e la coesistenza fra i popoli”.
A sostegno della sua richiesta Ali Agca si rivolge direttamente ai governi italiano e vaticano, chiedendo che gli venga consentito di partecipare al rito funebre, e annuncia che sarà il suo legale a formalizzare la richiesta; Agca si appella anche ai cardinali e ai religiosi della Santa Sede, evocando il “mistero di Fatima” come chiave spirituale per comprendere la sua presenza nella storia della Chiesa.
Ali Agca: tra perdono, profezie e il peso della storia
La figura di Ali Agca continua a portare con sé un’aura di inquietudine e ambiguità: nato nel 1958, autore dell’attentato al Papa del 13 maggio 1981 – giorno in cui la Chiesa celebra l’apparizione della Madonna di Fatima – è da sempre legato al misterioso intreccio tra fede, politica e profezia.
Dopo essere stato arrestato subito dopo i colpi sparati in Piazza San Pietro e condannato all’ergastolo, fu graziato nel 2000 per volontà di Giovanni Paolo II stesso che già nel 1983 lo aveva incontrato nel carcere di Rebibbia in un gesto che rimarrà scolpito nella memoria collettiva come simbolo del perdono cristiano ma da quel momento, Ali Agca ha intrapreso un percorso singolare, autoproclamandosi interprete di verità spirituali e portatore di messaggi mistici.
Nel video recente, rilancia la sua visione, definendo Gesù “il re eterno degli angeli e degli esseri umani” e chiedendo di essere accolto non per protagonismo, ma per contribuire – dice – al trionfo della verità divina e mentre le autorità decidono se concedere o meno l’ingresso in Vaticano, il nome di Ali Agca risuona di nuovo come simbolo controverso, in bilico tra fede e cronaca.
