Alvaro Vitali si racconta a Vieni da me e ricorda Federico Fellini: "Un faro, ma aveva un viziaccio". Poi sul suo personaggio, Pierino: "La mia vita, mi ha fatto conoscere nel mondo"
ALVARO VITALI A VIENI DA ME: LE PARTNER SUL SET
Alvaro Vitali a “Vieni da me” parla anche delle attrici con cui ha lavorato. Si comincia da Gloria Guida: «Era meravigliosa, una bambina… Faceva il cinema per la prima volta. Era anche timida. Quando le dissero che dovevo dipingerla e doveva mostrare il seno diventò pazza, si vergognava». Invece su Edwige Fenech: «È stata la prima che ha fatto l’insegnante, quindi la prima che ho conosciuto e che mi ha dato più soddisfazione. Uscivamo, mangiavamo insieme il cestino. Era quella che piaceva più di tutte. È ancora una bellissima donna». Alvaro Vitali passa poi a parlare di Mariangela Melato: «Altra donna stupenda, pure lei era come noi. Non ti sentivi a disagio, eccezionale». Invece su Sophia Loren racconta due aneddoti: «Facevo il tassinaro e dovevo parlare anche in inglese ma non sapevo farlo. E lei mi disse di scrivere le battute come si pronunciavano. “Tanto serve solo il labiale, che te fut*e a te!”. Un giorno stava passando un prete, mostrò mezza coscia e mi disse: “Hai visto come guarda?!”». Infine, sulla vittoria del Leone d’argento alla carriera: «Ci tenevo tantissimo e sono felice che me l’abbiano dato che ero ancora vivo, visto che di solito li danno sempre dopo». Poi ha ricevuto una sorpresa dalla moglie Stefania Corona… (agg. di Silvana Palazzo)
ALVARO VITALI, IL RICORDO DI FEDERICO FELLINI
Alvaro Vitali a “Vieni da me” per raccontarsi attraverso la cassettiera di Caterina Balivo. Si parte dal grande maestro, Federico Fellini, che lo ha lanciato nel cinema. Ad oggi è l’unico ad aver fatto quattro film consecutivi con lui. «Mi prese in simpatia, si divertiva tantissimo con me. Mi parlava dei suoi film. I primi anni lo chiamavo dottore, poi lo chiamavo faro perché ci illuminava». Lui che faceva l’elettricista fu notato da un collaboratore di Fellini che lo invitò a fare un provino. «Trovai una marea di gente, una cosa assurda. Andai la mattina alle 7 e alle 21 eravamo rimasti io e un ragazzetto di Napoli. Siamo entrati e ho visto un faro. Vedevo solo luce, ma sentivo una vocina». Fellini chiese loro di fare il fischio del merlo, ma anche se non andò benissimo convinse il grande regista: «Prendete lui che l’altro aspetta ancora il merlo», disse Fellini al provino. I due ebbero poi modo di conoscersi anche fuori dal set.
ALVARO VITALI A VIENI DA ME: DA FELLINI A PIERINO
Alvaro Vitali e Federico Fellini si divertivano tanto insieme. «Mi invitava sempre a cena, anche se avevo già mangiato», ha raccontato l’attore a “Vieni da me”. Una gran bella alchimia tra i due. «Aveva solo un viziaccio: quando parlava alle comparse usava il megafono. Una volta mi urlò nell’orecchio…», un altro aneddoto ricordato dall’attore. Ma Fellini non si è mai tirato indietro dall’aiutarlo. «Una volta gli dissi che non potevo fare più film perché il mio titolare voleva licenziarmi visto che non c’ero mai. Lui mi disse di andare a lavorare da lui, anche se non servivo. E lo ha fatto per sei mesi». Ma Vitali ha lavorato anche con Monicelli, Polanski e Risi, tra i più grandi registi al mondo. Ma il personaggio più grande resta “Pierino”: «Ho fatto 150 film, ma lui è la mia vita. Lui mi ha fatto conoscere nel mondo. Con lui è stato impressionante, è la mia vita». Eppure ha fatto solo quattro film interpretando Pierino.