Andrea Camilleri compie 100 anni: il ricordo della Rai e il legame con Luigi Pirandello

Oggi la Rai celebra i 100 anni dalla nascita di un genio della letteratura: Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle il 6 settembre 1925. Per ricordarlo, infatti, in prima serata su Rai 1 va in onda Camilleri 100, documentario diretto da Francesco Zippel che ripercorre la vita dello scrittore con materiali d’archivio e testimonianze di artisti, amici e colleghi che lo hanno conosciuto da vicino, tra cui ovviamente Luca Zingaretti, che a Montalbano deve gran parte della sua carriera, ma anche quelli di attori, registi e personaggi del mondo della cultura e della televisione. Su RaiPlay, invece, sono disponibili alcuni tra gli episodi più amati del Commissario Montalbano, la serie che ha reso famose in tutto il mondo le atmosfere di Vigàta.



Rai 5 e Rai Storia propongono invece spettacoli teatrali, documentari e approfondimenti sul suo rapporto con il teatro, la regia televisiva e la scrittura. Non si tratta solo di ricordare i suoi libri e i successi televisivi, ma di rendere omaggio a una carriera lunga e sfaccettata, che ha toccato la letteratura, la regia, la sceneggiatura e la televisione. Camilleri, infatti, prima di diventare lo scrittore da milioni di copie che tutti conosciamo, è stato un uomo di teatro e di tv, e proprio da lì ha imparato a raccontare con la sua voce inconfondibile.



Luca Zingaretti

Andrea Camilleri e Luigi Pirandello: il loro legame

Queste celebrazioni sono anche l’occasione per ricordare il legame tra Andrea Camilleri e Luigi Pirandello. Contrariamente a quanto molti credono, i due non erano parenti stretti, anche se un legame familiare alla lontana esisteva. Difatti, ciò che li univa davvero era soprattutto la stessa terra d’origine, dato che entrambi erano della zona di Agrigento.  In particolare, Pirandello è nato a Girgenti, oggi Agrigento, mentre Camilleri a Porto Empedocle. Camilleri da ragazzo incontrò persino Pirandello e ne rimase colpito, tanto da considerarlo un maestro ideale. Negli anni successivi, poi, ha spesso parlato di lui, ha curato una raccolta di testi pirandelliani e ha usato nei suoi libri luoghi e nomi che rimandano direttamente alle opere dello scrittore agrigentino, come la città immaginaria di Montelusa.

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