Cosa ha detto Papa Leone XIV all'Angelus dopo la canonizzazione dei Santi Frassati e Acutis: appello di pace e nuovi Beati. Prima l'incontro con Mattarella
L’ANGELUS DEL PAPA DOPO LA PROCLAMAZIONE DEI SANTI PIER GIORGIO FRASSATI E CARLO ACUTIS: NUOVO APPELLO ALLA PACE
Facendo proprio riferimento all’esempio e testimonianza di pace e fraternità dei due nuovi Santi della Chiesa – Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati – l’Angelus di Papa Leone XIV poco prima di mezzogiorno ha nuovamente rimesso al centro dell’attenzione l’appello di pacificazione che il Vaticano non si stanca di ripetere ormai da anni. Facendo esplicito riferimento alle guerre in Terra Santa e in Ucraina, ma allargando pensiero e preghiere a tutti i conflitti in atto nel mondo, il Santo Padre nell’Angelus al termine della Santa Messa di canonizzazione, ha fatto appello ai Santi e alla Madonna per la pace.
Serve pregare per la pace «in ogni terra insanguinata dalla guerra», facendo in modo che tutti i governanti e responsabili delle nazioni «ascoltino la voce della coscienza». Non ci sono vittorie, mai, anche quando l’utilizzo delle armi fa prevalere una parte sull’altra: «si semina solo morte e distruzione», sottolinea Papa Leone XIV nell’Angelus di oggi 7 settembre 2025. La vittoria delle armi è in realtà la peggiore delle sconfitte per l’umanità, il contrario esatto di sicurezza e pace che non possono essere raggiunte con l’uso della violenza e delle armi: è un Pontefice molto netto quello che ribadisce alla cristianità, e al mondo intero, come «Dio non vuole mai la guerra, ma solo la pace».
Solo il Signore può davvero sostenere fino in fondo i vari tentativi lodevoli di interrompere la spirale di odio e di guerra, occorre cercare di seguirLo, chiedendo l’intercessione della Beata Vergine Maria e de Santi, compresi i giovani proclamati oggi Frassati e Acutis. Come ha ricordato Papa Leone XIV nell’omelia della canonizzazione, sono Santi della porta accanto che con mezzi semplici testimoniano l’amore di Dio: «tutti noi siamo chiamati ad essere Santi», richiama il Papa mettendo in luce la sfida della fede che hanno lanciato Pier Giorgio e Carlo, una fede che guarda «verso l’alto» e invita a gustare la vita per farne «un capolavoro».
L’INCONTRO TRA IL PRESIDENTE MATTARELLA E PAPA LEONE XIV IN VATICANO
Nel corso dell’Angelus è sempre Papa Leone XIV che chiudendo la celebrazione delle canonizzazioni di Acutis e Frassati annuncia la nascita di due nuovi Beati nella Chiesa: si tratta della Beata Maria Maddalena Bódi, giovane laica ungherese morta martire nel 1945 per aver resistito a dei soldati sovietici che volevano violentarla, e dell’Arcivescovo gesuita Edoardo Profittlich, estone ucciso nel 1942 come perseguitato cattolica dal regime sovietico comunista russo.
Nota a margine ma dall’alto significato politico, l’incontro avvenuto appena dentro la Basilica di Piazza San Pietro tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Pontefice Leone XIV: si tratta del secondo incontro ufficiale (il terzo, se ci aggiungiamo la prima Santa Messa del Pontificato), con il Capo dello Stato giunto sul Sagrato oggi per assistere alla Santa Messa delle due canonizzazioni di giovani italiani. Presente con Mattarella la delegazione italiana con anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.