L’uomo copertina nel successo del Barcellona per 5 a 2 contro il Real Betis è senza dubbio Ansu Fati, il ragazzo spagnolo originario della Guinea-Bissau che ha impressionato il Camp Nou al suo debutto a soli 16 anni. C’è già chi sogna per lui un futuro a tinte blaugrana sulle orme di Leo Messi, addirittura meno precoce di Fati in quanto a debutto nel Barca dei grandi, ma soprattutto in ragione della giovane età di Ansu sarebbe meglio non caricare di troppe responsabilità un ragazzo che ha ancora tutto da dimostrare. Di baby-prodigi bruciati prima del tempo è piena la storia del calcio. Ne sa qualcosa proprio il Barcellona, che con il talentuoso Bojan Krkic pensava di aver prenotato l’erede di Messi. E proprio l’ex Roma e Milan, ora, è nel mirino di Fati: il record di calciatore più giovane ad aver segnato con la maglia del Barca spetta propria a Bojan, a segno a 17 anni e due mesi. Fati può farcela prima, c’è tempo. (agg. di Dario D’Angelo)
ANSU FATI, IL PADRE E QUELLA LITE CON MONCHI
L’Ansu Fati mania è appena cominciata e ancora non ha fatto gol né assist: al Barcellona stravedono per lui e dopo aver “battuto” Leo Messi nell’età dell’esordio già si pensa come poterlo utilizzare sempre più spesso nel corso dell’anno visto anche la qualità e quantità dell’attacco blaugrana (che ieri contava Messi e Suarez in tribuna, oltre a Dembelé, e Griezmann con Rafinha in campo). Non mancano però le “polemiche” non tanto sul suo conto ma dopo le parole del padre Bori che al termine del match contro il Betis Siviglia ha attaccato duramente i cugini del Siviglia, in particolare il ds ex Roma Monchi: «Quando eravamo al Siviglia, il Real ci ha offerto condizioni migliori rispetto al Barça, ma abbiamo scelto il club blaugrana perché sono venuti a casa nostra con il contratto in mano e ci hanno convinto. Quando il Siviglia lo ha scoperto si è arrabbiato, Monchi voleva che firmassi con il club e all’età di 9 anni lo hanno messo fuori squadra e non lo hanno fatto giocare per un anno», spiega ai microfoni di Cadena COPE il papà di Ansu Fati. Qualche sassolino tolto, ma anche molta gioia per quanto il figliolo è riuscito a fare in campo e in allenamento: «È il giorno più felice della mia vita. Quando Ansu mi ha detto che era stato convocato da Valverde, ho iniziato a piangere con mia moglie. Quando è entrato nel campo non ci potevamo credere, eravamo sulle nuvole». (agg. di Niccolò Magnani)
A 16 ANNI BATTE LEO MESSI… AL BARCELLONA
Segnatevi questo nome, Ansu Fati, perché la sensazione è che di lui sentiremo parlare anche negli anni a venire. Originario della Guinea-Bissau, ma spagnolo d’adozione, Fati ha fatto il suo debutto nella Liga con la maglia del Barcellona nella gara vinta dai blaugrana contro il Real Betis con il risultato di 5 a 2. La notizia sta nell’età di Ansumane (questo il suo vero nome): 16 anni, 10 mesi e 1 giorno. Nella storia del Barca solo uno ha fatto meglio di lui, e non è Leo Messi, che ha esordito in prima squadra a 17 anni e 114 giorni. Si tratta del leggendario Vicente Martínez Alama che nel 1941 debuttò a 16 anni e 278 giorni, solo una ventina in meno del nuovo baby-prodigio. Il suo ingresso in campo al posto di Carlos Pérez è stato condito da accelerazioni, dribbling, assist e un gol sfiorato. Non mancherà occasione…
ANSU FATI, ESORDIO A 16 ANNI COL BARCELLONA
Nonostante i suoi 16 anni Ansu Fati ha già dimostrato di avere grande carattere: la sua carriera, infatti, ha rischiato di interrompersi prima di iniziare a causa di un grave infortunio, la frattura di tibia e perone, che nel 2015 lo tenne un anno ai box. Fati però non si è arreso, e nella gara di ieri ha dimostrato che l’allenatore del Barcellona, Valverde, non si è sbagliato sul suo conto quando ha deciso di puntare su di lui per rimpiazzare i tanti acciaccati nel reparto offensivo. Fati intanto, come riportato da Sky Sport, a fine partita non ha nascosto la sua soddisfazione:”Ero molto nervoso, ma devo ringraziare tutti: il club, il mister e i tifosi che mi hanno ricevuto molto bene. Devo sfruttare il momento e insistere per continuare a giocare”. Un po’ come dire: questo è solo l’inizio…