Scoppia un nuovo caso doping nel mondo dell'atletica, tre squalifiche nella nazionale americana
Atletica, si allarga lo scandalo doping in America
Un nuovo scandalo colpisce il mondo dell’atletica, in particolare quello dei velocisti della nazionale americana che in poche settimane si è vista accusare di un enorme scandalo di doping in cui tre degli atleti candidati per far parte della squadra delle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Lo scandalo non solo mette la squadra a stelle e strisce davanti ad un possibile problema per la prossima grande manifestazione che ospiterà in casa sua, ma soprattutto pone la selezione statunitense in cattiva luce nei confronti del mondo dell’atletica e ne lede la credibilità.
Il primo velocista americano ad essere stato fermato dall’antidoping è stato il trentunenne Marvin Bracy-Williams per cui sono stati decisi 45 mesi di stop per utilizzo di testosterone e tentativo di sabotaggio delle indagini nei suoi confronti, nonostante la sua decisione di collaborare. L’atleta nato in Florida era stato medaglia d’argento nei 100 m nei Mondiali americani di Eugene del 2022 per poi non riuscire neanche a qualificarsi per le Olimpiadi del 2024 tenutesi a Parigi, cercherà però di ritornare al massimo della forza in tempo per l’edizione californiana.
Atletica, le altre squalifiche della nazionale americana
A fare maggiore scalpore nel mondo dell’atletica è però la squalifica del giovanissimo Erriyon Knighton, specialista dei 200 m e campione del Mondo Under 20 nella sua categoria, per lui è stata confermata una squalifica di quattro anni per l’utilizzo del trenbolone a cui è risultato positivo. Nella sua breve carriera aveva già raggiunto grandi obiettivi come il superamento del record di Usain Bolt per la categoria Under 18, l’ottenimento del record mondiale Under 20 e la partecipazione a soli diciassette anni alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020, dove ha anche raggiunto la finale.
Il terzo atleta squalificato per positività al doping è invece l’ex campione del Mondo dei 100 m Fred Kerley che è sotto accusa per ben tre whereabouts failures, ovvero la mancata comunicazione riguardo la propria reperibilità in caso di volontà di controlli antidoping a sorpresa. Il velocista dell’Oregon poi ha già comunicato la sua volontà di lasciare il classico circuito sportivo per legarsi a quello degli Enhanced Games, le cosìddetto Olimpiadi del doping che questa estate si terranno a Las Vegas per la loro prima edizione e nelle quali ha intenzione di superare il record mondiale di Usain Bolt.