La procura federale belga ha chiesto la condanna all’ergastolo per i responsabili degli attentati terroristici di Bruxelles avvenuti a marzo del 2016, leggasi il jihadista francese Salah Abdeslam e il belga-marocchino Mohamed Abrini. I due imputati sono già stati riconosciuti colpevoli di omicidio e tentato omicidio in un contesto terroristico dopo la sentenza di luglio, ed ora rischiano una nuova lunga condanna. Il procuratore federale chiede la massima pena, rivolgendosi così al giudice: “Non potete concedere alcuna circostanza attenuante”.
Il pm ha descritto Salah Abdeslam come un uomo che si è radicalizzato al punto che dopo gli attentati di Parigi al Bataclan del 2015, ha deciso di “continuare la sua guerra, desiderando uccidere vittime innocenti e sconosciute”. Salah è stato già condannato all’ergastolo proprio per gli eventi parigini e assieme a lui anche Abrini, considerato “l’uomo con il cappello” che ha accompagnato i due jihadisti morti suicidi all’aeroporto di Bruxelles-Zaventem, durante un attacco terrorista, per poi tornare indietro. Secondo l’accusa si tratta di “un pilastro della cellula”. Il 13 novembre del 2015 la cellula terroristica provocò la morte di 130 persone, ed è stata ritenuta responsabile anche delle 35 vittime degli attentati avvenuti sette anni fa in Belgio.
ATTENTATI BRUXELLES 2016: IL PROCESSO INIZIATO LO SCORSO DICEMBRE
La mattina del 22 marzo del 2016 due uomini, come ricorda Fanpage, si fecero esplodere all’aeroporto internazionale di Bruxelles-Zaventem, e un’ora dopo un terzo fece lo stesso presso una stazione metropolitana nel quartiere europeo della capitale del belga. In tutto vi furono anche 700 feriti, per uno degli attacchi più sanguinari in suolo belga e in generale in tutto il Vecchio Continente.
Il processo nei confronti degli jihadisti si era aperto a dicembre 2022, e in totale sono comparsi alla sbarra nove uomini, fra cui i sopracitati Abdeslam e Abrini. Oussama Atar, decimo imputato, è stato invece processato in contumacia in quanto ritenuto morto in Siria. Condannati infine anche Ali El Haddad Asufi e Bilal El Makhoukhi.