La BCE rassicura sul fatto che i contanti non spariranno dalla circolazione: proposto un nuovo regolamento per rafforzarne il ruolo in Europa

In queste ore, Piero Cipollone – tra i membri del Comitato esecutivo della BCE, ovvero la Banca Centrale Europea – è intervenuto sul tema dei contanti, rassicurando tutti i cittadini sempre più preoccupati che le monete e le cartamonete potrebbero sparire dalla circolazione sul territorio europeo, soprattutto dopo l’avvento del cosiddetto “Euro digitale” che dovrebbe portare il Vecchio continente sul moderno panorama finanziario globale.



Non a caso – ricorda Cipollone – negli ultimi anni si è assistito a un crescente aumento dei pagamenti digitali, alzando il livello di allerta di tutti coloro che sono affezionati ai cari e vecchi contanti: proprio al fine di rassicurare tutti questi cittadini che non vogliono perdere il “privilegio” di toccare con mano i loro soldi, attualmente la Commissione ha proposto – con il parere positivo della BCE – due nuovi regolamenti.



Il primo mirerà a “proteggere il corso legale” dei contanti nei prossimi anni e decenni e il secondo – continua Cipollone – servirà a gettare la basi per dare il via al progetto dell’Euro digitale: l’obbiettivo generale è quello di rendere tutte le varie modalità di pagamento – da banconote e monete, ai nuovi soldi europei digitali, passando anche ovviamente per i pagamenti elettronici – complementari tra loro; rafforzando il ruolo della nostra moneta unica nel mondo.

La ragione per cui i contanti non possono essere superati in una società fortemente tecnologica – spiega il membro della BCE nel suo intervento – è soprattutto legato al fatto che si tratta di un metodo di pagamento “resiliente e affidabile” che torna particolarmente utile nei casi di “crisi”, permettendo a chiunque di far girare l’economia anche a fronte di “interruzioni di corrente, guasti di Internet [o] malfunzionamenti”; esattamente com’è avvenuto pochi mesi fa “nella Penisola Iberica” durante la nota alluvione.



Le proposte della BCE per rafforzare i contanti: “Più garanzie sulle casse delle banche e divieti per gli esercenti ‘no cash'”

Pur in presenza di dati chiari sull’aumento dei pagamenti digitali, infatti, la BCE non può ignorare il fatto che dopo il (netto) calo conseguente alla pandemia, i contati sono tornati a crescere nella loro circolazione, rappresentando – attualmente – circa “1,6 trilioni di euro” circolanti in forma fisica, pari a qualcosa come “5mila euro per ogni cittadino” dei paesi che utilizzano quotidianamente gli euro per le transazioni.

Francoforte, la sede della BCE (ANSA-EPA 2025)

A minacciare la circolazione dei contanti – più che i pagamenti digitali – secondo Cipollone sono soprattutto le scarse scorte detenute dalle filiali bancarie, a loro volta in fortissimo calo a causa della digitalizzazione delle operazioni bancarie: in tal senso, è importante che le banche continuino a garantire un accesso costante e sicuro ai soldi fisici, a beneficio – soprattutto – delle “aree rurali” e dei cittadini poco avvezzi alla tecnologia; come, naturalmente, gli anziani in forte crescita sul territorio europeo.

Similmente, è fondamentale che tutti gli esercenti accettino in ogni caso i contanti dei cittadini che desiderano utilizzarlo, evitando i dannosi sistemi “no cash” che – oltre a essere secondo Cipollone “indesiderabili” – sono anche tacciabili di violare i regolamenti europei dato che “limitano la libertà di scelta del pagatore”: per questa ragione, evitare l’accettazione dei contanti dovrebbe essere illegale, così come postulato nel regolamento che citavamo all’inizio di questo articolo.