La storia della Beata Imelda è stata stamane al centro della puntata del programma Di Buon Mattino, in onda su Tv2000. La Beata Imelda è un’adolescente di soli 12 anni che provava il forte desiderio di ricevere l’eucarestia, e la sua storia è raccontata a Tv2000 da Gioia Lanzi, del Centro studi cultura popolare di Bologna: “La Beata Imelda nasce nel 1320 stando alla storia, e muore nel 1333, viveva in una Bologna medievale in cui i monasteri stavano alle porte della città come nel caso del monastero dove lei entra fin da giovanissima”.
E ancora: “Il desiderio, che è quello che la caratterizzava, è di accostarsi all’eucarestia, ma all’epoca era impossibile per i bambini di quell’età ricevere l’eucarestia, e alla vigilia dell’ascensione del 1333 quando le suore sono già ritirare nella preghiera lei rimane indietro a fare un’adorazione eucaristica; le consorelle tornano a cercarla e trovano la bambina in ginocchio in adorazione davanti ad un’ostia raggiante che si libra sopra di lei”. A quel punto la Beata Imelda muore improvvisamente: “Il sacerdote capisce immediatamente che Gesù Eucaristico – ha proseguito Gioia Lanzi – voleva andare dalla Beata Imelda ,quindi prende l’ostia e la dà alla bambina e qui succede una cosa molto bella: per la gioia, Imelda subito muore”.
BEATA IMELDA: “COME POSSIAMO IMMAGINARLA SENZA L’ANGELO CUSTODE?”
Lanzi si domanda: “Come possiamo immaginare che non fosse presente l’angelo custode della Beata Imelda ad adorare insieme ad Imelda l’eucarestia, ritroviamo gli angeli in tutti i quadri che la rappresentano, il suo desiderio di eucarestia era sostenuto e suggerito dagli angeli che vedevano in quest’anima pronta per essere comunicata e a stare con Gesù”.
Di Buon Mattino ha intervistato anche suor Gemma Bini delle Suore dominicane della Beata Imelda, che ha svelato: “Recentemente mi avevano invitato a San Sigismondo per parlare a due classi della prima comunione e alla sera una mamma mi ha telefonato e mi ha detto che la figlia quando è andata a letto a fare le preghiere mi ha detto che la Beata Imelda era stata proprio fortunata perchè noi moriamo di malattia o di guerra mentre lei è morta di amore e gioia per Gesù”.