BEBE VIO, LA CARRIERA
La carriera di Bebe Vio ha avuto come ultimo avvenimento, almeno fino ad ora, la doppia medaglia alle Paralimpiadi di Tokyo: lì, nei Giochi posticipati di un anno causa pandemia, la fenomenale veneta ha conquistato l’oro individuale nel fioretto, battendo in finale Zhou Jingjing, e poi ha aiutato l’Italia a mettere al collo l’argento, perdendo l’ultimo atto contro la Cina. Qualche tempo dopo, la Vio ha anche raccontato dell’infezione che l’aveva colpita mesi prima di andare in Giappone: la paura di un’amputazione o peggio ancora della morte, perché questo le era stato prospettato dai medici.
Alla fine la schermitrice ha superato anche questa prova, dimostrando il suo solito, straordinario carattere: quello che l’ha portata a essere uno dei grandi simboli nello sport nazionale, tanto da venire scelta – insieme a Federico Morlacchi – come portabandiera per le ultime Paralimpiadi. A Tokyo però Bebe Vio ha compiuto solo l’ultima tappa di un percorso fenomenale; un cammino iniziato da bambina, già prima che una meningite fulminante la costringesse a sottoporsi a cure ospedaliere, amputazione degli arti (causa una necrosi derivata da una vasta infezione) e almeno tre mesi e mezzo di degenza. La scherma infatti era già la grande passione di Bebe, che dopo un anno da quell’episodio ha potuto riprendere a tirare di fioretto, grazie a una protesi che poteva sorreggerlo.
LE VITTORIE DI BEBE VIO
Da quel momento Bebe Vio ha iniziato a competere, e vincere. Già nel 2012 e 2013 si è laureata campionessa italiana ai Paralimpici, poi si è cimentata finalmente in campo internazionale e ha proseguito nella sua carrellata di trofei. Agli Europei ha timbrato cinque ori nello spazio di sei anni, quattro a livello individuale e uno a squadre; nel frattempo Bebe Vio è andata a partecipare anche ai Mondiali, e anche in questo caso ha messo in bacheca quattro allori (tre individuali, uno a squadre) sempre nel fioretto. Chiaramente poi, come sempre succede ad un atleta, i grandi successi si misurano soprattutto a livello olimpico; Bebe Vio si è presentata alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro e ha subito sbancato, ottenendo l’oro nella gara individuale.
Battuta nell’occasione Zhou Jingjing, la stessa cinese che cinque anni dopo avrebbe ritrovato a Tokyo imponendole un’altra sconfitta; due giorni più tardi si è presentata in pedana per vincere la medaglia di bronzo con la sua nazionale, conducendola a un 45-44 su Hong Kong e mettendosi al collo la suddetta medaglia insieme a Loredana Trigilia e Andreea Mogos. Recentemente è stata invitata a parlare al Parlamento Europeo, ma anni fa era anche andata alla Casa Bianca, rappresentante di una delegazione italiana invitata da Barack Obama, e ha condotto il programma Rai La vita è una figata; nel cinema invece è stata doppiatrice per Gli Incredibili 2, e la Mattel le ha dedicato una bambola in esemplare unico.