Polline e qualità dell’aria: oggi in Trentino, Liguria e Marche livelli stabili di inquinanti ma alta diffusione di pollini di quercia e frassino

Con la primavera ormai nel suo pieno corso, il bollettino di oggi su polline e qualità dell’aria in Trentino conferma uno scenario piuttosto vario ma tendenzialmente stabile per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, mentre i pollini – specie quelli da alberi in piena fioritura – raggiungono valori alti in particolare tra Bolzano, Trento, Rovereto e l’Alto Garda, dove la vegetazione mista e il clima più mite favoriscono la diffusione del polline di quercia (Fagaceae) e frassino (Oleaceae) oggi classificati su livelli alti secondo i dati provinciali aggiornati.



Per quanto riguarda invece le graminacee e le urticacee, i valori si mantengono su livelli medi, mentre cipressi (Cupressaceae) e betulle (Betulaceae) segnano basse concentrazioni, confermando la loro progressiva uscita dal ciclo di fioritura primaverile. La qualità dell’aria – sia nella provincia di Trento che in quella di Bolzano – si mantiene in uno stato definito come “moderato”: i valori medi giornalieri di PM10 oscillano tra i 18 e i 23 µg/m³, ben sotto il limite giornaliero di 50, mentre il PM2.5 (più insidioso per la salute respiratoria) si aggira intorno ai 7–10 µg/m³ nelle aree urbane, con qualche valore superiore (fino a 45 µg/m³) nei pressi di zone ad alta circolazione, come l’autostrada del Brennero ad Avio.



Consigliamo dunque, specie a chi soffre di allergie al polline di quercia e frassino, di evitare le uscite nelle fasce centrali della giornata, di preferire attività all’aperto al mattino presto o in serata, e di ventilare le abitazioni solo nelle prime ore del mattino, con particolare attenzione in Val d’Adige e nelle aree più urbanizzate, dove l’effetto serra può contribuire ad aumentare la concentrazione sia dei pollini che degli inquinanti più reattivi.

Polline e qualità dell’aria, Liguria e Marche: situazione sotto controllo, ma attenzione ai picchi di quercia, carpino e ozono

In Liguria, dove il clima marittimo e la vegetazione mediterranea influenzano fortemente la diffusione del polline, il bollettino di oggi ci fornisce un quadro piuttosto favorevole dal punto di vista della qualità dell’aria con le concentrazioni di PM10 e PM2.5 che risultano generalmente basse (rispettivamente sotto i 15 e i 10 µg/m³) senza superamenti dei limiti normativi e anche l’ozono – anche se in lieve crescita rispetto ai giorni precedenti – rimane in un range tollerabile (intorno ai 120–130 µg/m³ nelle ore di picco).



Sul fronte del polline, vanno invece segnalate alte concentrazioni di quercia e frassino, elementi tipici del verde urbano e dei boschi collinari – quindi – chi soffre di allergie specifiche è invitato alla prudenza, specialmente nei quartieri collinari di Genova, nel levante ligure e nelle aree attorno a Savona e Imperia, dove questi alberi sono molto presenti.

Diversa ma ugualmente interessante la situazione nelle Marche: i dati raccolti da PollinieAllergia.net mostrano una concentrazione molto elevata di pollini di quercia e carpino con valori che superano i 75 pollini/m³, quindi di livelli di polline che possono causare disturbi anche nei soggetti non allergici soprattutto in giornate ventose o secche come quelle attuali e anche le Cupressaceae risultano elevate, mentre graminacee e parietaria si trovano su livelli medi. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, la presenza di ozono tende a salire nelle ore più calde, e per questo noi suggeriamo di evitare esposizioni prolungate in pieno giorno, soprattutto nei centri urbani e nelle vallate interne, come quelle del Piceno o dell’entroterra anconetano.