Come sta la donna 41enne accoltellata ieri sul treno Frecciarossa Torino-Bologna-Roma? Gli aggiornamenti giungono oggi nel corso della trasmissione Pomeriggio 5. “Qualche minuto fa è stata sciolta la prognosi. Fino a poco fa la donna era in terapia intensiva, non è più in pericolo di vita ed è stata trasferita in altro reparto”, ha spiegato l’inviata. Al momento, ha aggiunto, non è stata ancora svolta l’udienza di convalida del fermo, sono ancora in corso le indagini. L’uomo che è intervenuto salvandole la vita, secondo quanto spiegato il suo avvocato difensore, è ancora scosso per quanto accaduto. In merito all’ipotesi del movente passionale, potrebbe trattarsi anche di una persona che provava un sentimento non corrisposto e gli inquirenti stanno vagliando anche l’eventuale premeditazione. Si è trattato di un vero e proprio assalto durante il quale anche il salvatore della donna ha riportato una ferita profonda al braccio. La mamma della 41enne è intervenuta ai microfoni di Pomeriggio 5: “Non lo conosco, non ne so niente”, ha spiegato parlando dell’aggressore, “non lo conosco, non so cosa c’è stato, non so niente. Siamo stati messi sottoterra. Mia figlia ha una figlia di 12 anni, non gli abbiamo detto nulla, solo che mamma ha avuto un malore. Spero che lo tengano in carcere finché vive”. Il fidanzato della donna, ha invece aggiunto: “Non so chi sia, non so se lavora con lei, non ho visto nessuno. Il nostro rapporto prosegue bene, mai avuto discussioni per persone esterne, mai sospettato di nulla, me lo avrebbe detto. Ci diciamo tutto. E’ una persona che fa del bene a tutti, paura non ne ha”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MOVENTE PASSIONALE, LEI GRAVE CON 20 FERITE
Sono state oltre 20 le coltellate ricevute dalle donna ora gravissima e ancora intubata all’ospedale di Bologna: dopo i primi rilievi della scientifica e i racconti dei testimoni a bordo del Frecciarossa, è stata ricostruita la sequenza dei fatti che ha portato la donna a rimanere ferita mentre si trovava al reparto Chef Express del convoglio verso Bologna. In una nota la Dussmann Service – presso cui lavorava l’aggressore ora arrestato e tradotto in Carcere – si spiega come la ditta sia purtroppo a conoscenza dell’increscioso episodio avvenuto sul treno 9309 (Torino – Roma) «di cui si è reso protagonista un suo pulitore viaggiante. L’Azienda si dissocia senza riserve dal comportamento del dipendente: tutte le pratiche necessarie al suo licenziamento immediato sono già state avviate». La Società tiene giustamente a rendere noto come il dipendente non aveva finora precedenti per reati di tipo penale e che anzi prima di questo episodio «la sua condotta è sempre stata conforme ad ogni regolamento. La politica aziendale prevede continui corsi di formazione e aggiornamento, per garantire sempre rapporti ineccepibili tra personale e personale ferroviario, personale di altre Società e viaggiatori». Rimane confermata la pista passionale come principale movente dietro all’aggressione insensata lanciata dal dipendente della ditta di pulizie a bordo del Frecciarossa.
L’AGGRESSORE E LA DONNA SI CONOSCEVANO
Secondo quanto riferito dalla dirigente della polizia, il 44enne che ha accoltellato due persone su un Frecciarossa a Bologna, avrebbe avuto un legame con la 41enne rimasta ferita dopo l’aggressione: “Ritengo che ci sia una conoscenza personale – le parole della poliziotta riportate dall’edizione online di Repubblica – e che l’episodio sia riconducibile ad un rapporto personale fra le due persone”. In merito alla terza persona ferita, invece: “Si tratta di un viaggiatore che è intervenuto solo perché ha visto la scena dell’aggressione da parte dell’uomo nei confronti della donna, ed è intervenuto per cercare di proteggerla ed è stato a sua volta ferito. Durante l’aggressione c’era tanta gente sul vagone – ha continuato – ma parlare di premeditazione o di gesto improvviso mi sembra troppo presto”. Non è invece ben chiaro chi abbia fermato l’aggressore sul treno: “Non so dire chi l’abbia fermato, stiamo cercando di capirlo anche noi perché sono i primi momenti”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLOGNA, ACCOLTELLATI SU FRECCIAROSSA: LA RICOSTRUZIONE
È panico totale sul Frecciarossa che stava viaggiando tra Reggio Emilia e Bologna, proveniente da Torino (e diretto a Roma): attorno alle 10.30 mentre il convoglio era in viaggio, un uomo e una donna sono stati accoltellati scatenando il putiferio a bordo del treno che stava per arrivare alla stazione AV di Bologna Centrale. L’aggressore sarebbe un inserviente del treno ma secondo le ultimissime riportate da Rai News24 sarebbe anche l’ex fidanzato della donna colpita durante il viaggio del Tav Torino-Roma: sta di fatto che dopo l’accoltellamento, nella confusione generale, l’uomo è riuscito in un primo momento a scappare salvo poi essere braccato dalle forze dell’ordine della PolFer con l’aiuto decisivo di alcuni viaggiatori testimoni del duplice tentato omicidio che hanno bloccato l’aggressore a terra. I due feriti, entrambi italiani come il loro aggressore, sono stati trasportati in ospedale d’urgenza dopo l’arrivo a Bologna: la donna in particolare risulta molto grave, è stata intubata e verrà sottoposta ad intervento chirurgico in questi minuti.
PANICO SUL FRECCIAROSSA A BOLOGNA: DUE ACCOLTELLATI
Secondo quanto riportato da una nota di Trenitalia, l’assurdo e gravissimo episodio avvenuto a bordo del Frecciarossa assume contorni assai più legati ad una situazione “familiare” e non all’attacco terroristico che poteva sembrare dai primi lanci di agenzia poche ore fa: la donna è una dipendente della ditta esterna che effettua i servizi di ristorazione e sarebbe stata colpita dall’inserviente ex fidanzato, un altro operatore della ditta esterna che effettua servizi di pulizie. L’uomo ferito sarebbe un passeggero che ha cercato di frapporsi ai due per salvare la donna, beccandosi anche lui una coltellata e rischiando anch’esso un’operazione in ospedale nelle prossime ore (anche se è dato in condizioni molto meno gravi rispetto alla donna, posta subito in codice rosso). Secondo quanto riportato dai terminali online di Rfs e Trenitalia, il treno Frecciarossa è rimasto fermo alla stazione di Bologna fino alle 11.50 per poter consentire da un lato l’intervento dei sanitari e dall’altro quello della PolFer per raccogliere le testimonianze di tutti i passeggeri che hanno assistito alla pericolosa aggressione con coltello. Sono poi stati tutti fatti scendere dal treno e trasferiti su altri Frecciarossa per continuare il viaggio, specifica Trenitalia, con il convoglio portato in deposito e a disposizione ora della Procura di Bologna.