I tifosi bianconeri, basta consultare i blog, sono già euforici. Fra questi appassionati della Vecchia Signora c’è senza dubbio il popolare giornalista Giovanni Minoli, che con un perentorio ed entusiasta «sono d’accordo» liquida la pratica. Ma cosa è successo? Semplicemente la Juventus ha deciso di chiedere ufficialmente alle istituzioni federali la revoca dello scudetto del 2006, assegnato poi a tavolino all’Inter (proprio in questi giorni l’ex commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi ha rivendicato la correttezza del provvedimento di quell’estate calda).
Riguardo alla presa di posizione della Juventus (da alcuni definita tardiva, ma c’è anche chi applaude al nuovo corso di Andrea Agnelli), ilsussidiario.net ha sentito Dino Zoff, l’ex portiere della Juve e della nazionale, nonché Ct azzurro. Per Zoff «semplicemente quello scudetto non dovevano assegnarlo. Ma non lo dico adesso, l’ho sempre detto. Sarebbe stata la soluzione più logica». Si decise un po’ sull’emozione del momento? «Non so… Gli uomini chiamati a giudicare sono stati considerati saggi (ride, nda)».
Non c’è il rischio che si generi un po’ di confusione, cioè che tutti, dando sfogo ai sospetti, possano mettere in discussione le sentenze sportive? «Beh, i sospetti fanno parte degli italiani. Per il momento c’è stata una sentenza sportiva e io da sportivo guardo la giustizia sportiva, per la giustizia ordinaria si vedrà». L’esposto, presentato al termine del Cda svoltosi in mattinata, ha come premessa l’assunto che «il movimento sportivo si basa e si fonda sulla lealtà tra e nei confronti di affiliati, nonché parità ed equità di trattamento».
Per avvalorare la sua tesi la Juve riprende anche le motivazioni dell’allora sentenza, che di fatto condannò i bianconeri per i rapporti tra gli allora dirigenti della società ed esponenti della classe arbitrale oltre che della Federazione. Nell’esposto si fa esplicito riferimento al procedimento penale in corso a Napoli, laddove si segnala «una fitta rete di contatti tra esponenti della società beneficiata dell’assegnazione a tavolino dello scudetto 2005-2006 e tesserati del settore arbitrale». «Tali contatti – scrive la Juventus nel comunicato ufficiale – rappresentano, secondo i criteri adottati dalla Procura Federale nel giudizio a carico della Juventus, la violazione dei principi di lealtà, proibità e correttezza sanciti dall’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva». Dalla sponda nerazzurra si alza la voce, sempre attraverso ilsussidiario.net di Alessandro Spillo Altobelli che spiazza tutti e chiede alla società di restituire il tricolore: «I tifosi non hanno mai sentito addosso quello scudetto. A parte la richiesta della Juventus, io lo restituirei e dopo di che spero che non venga assegnato. E’ uno scudetto macchiato. Perché? Perché non è stato vinto sul campo e non è sudato; come ho ripetuto in più circostanze lo darei volentieri indietro».
(Luciano Zanardini)
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