Giornata intensa quella di oggi nell’aula 216 del tribunale di Napoli dove si sta svolgendo il processo su Calciopoli. A testimoniare sono stati chiamati tre teste chiave: il figlio dell’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, l’ex arbitro Nucini e l’attuale presidente del Palermo Maurizio Zamparini.
In mattinata parla Facchetti Jr. Che comincia dall’esistenza della presunta cupola del calcio italiano. “Mio padre disse di aver trovato un riscontro parlando con Danilo Nucini. Aveva dubbi riguardo alla veridicità delle partite degli avversari dell’Inter. Gli riferì che c’era un gruppo di persone che aveva una trama di rapporti fitti, all’esterno dei campi da calcio, soprattutto attraverso le telefonate. I nomi? Moggi, De Santis, Bergamo, Pairetto e altri. Tutti nomi che sono nel memoriale di mio padre, tra cui figura anche quello di Galliani”. La Juventus, dunque, ma anche il Milan. Peccato però che il giudice Casoria non abbia acquisito il memoriale di Facchetti, perché mancante della firma dell’autore.
Lo stesso Facchetti Jr chiama in causa ancora Nucini. L’ex arbitro avrebbe confessato al padre Giacinto di aver diretto male apposta una partita, Avellino-Messina, per favorire i siciliani amici di Moggi e punire i biancoverdi. “Nel complesso, tutti episodi che favorivano soprattutto la società Juventus”, chiude il figlio dell’allora presidente dell’Inter.
Proprio Nucini è il secondo testimone del giorno. È una deposizione show quella dell’ex giacchetta nera. Incalzato dai pm sul perché la scheda consegnatogli da Fabiani (uomo del presunto sistema Moggi) non fosse attiva negli anni presi in esame per Calciopoli, Nucini reagisce con umorismo. “Sì, va bene: allora la scheda me l’ha data Guglielmo Marconi e a Torino al Concorde con Moggi c’era Garibaldi”. Una dichiarazione che ha procurato all’ex arbitro l’ammonizione del giudice Casoria.
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Infine ha parlato anche Maurizio Zamparini, che ha raccontato dell’incontro avuto con Moggi prima di una gara col Verona ai tempi in cui il Palermo era ancora in serie B. I rosanero erano reduci da alcuni arbitraggi giudicati avversi e Zamparini se ne lamentò a Torino con l’ex dg della Juventus durante un incontro di mercato. Per il turno successivo fu designato Rizzoli, direttore di gara gradito ai siciliani. E Giraudo telefonò a Zamparini per ricordare quanto sia importante la gratitudine…
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