Fiorentina-Napoli finisce 1-2: tutto nel primo tempo, e sono tre punti fondamentali per i partenopei che centrano una vittoria esterna che li mantiene al secondo posto in classifica, a mettere pressione alla Roma che gioca domani sera. A segno gli esterni di Rafa Benitez: Callejon con un tiro al volo (quinta rete in Serie A), Mertens sfuggendo alla difesa e trovando il sinistro da dentro l’area (primo gol in campionato e in Italia). Per la Fiorentina inutile il momentaneo pareggio di Giuseppe Rossi (nono centro in campionato) che ha trasformato un calcio di rigore concesso per fallo su Savic. I viola restano a quota 18 punti, con l’Inter che si stacca e il Verona che sorpassa (clicca qui per il tabellino della partita).
I primi dieci minuti, come spesso succede nei big match, sono di studio, con le due formazioni che tengono palla difensivamente cercando di capire dove e come colpire. E ci mette meno il Napoli, che al 12′ è già in vantaggio: per gli azzurri è serata di ripartenze e così, dopo un contropiede con palla a Higuain, Callejon mette in rete con un destro al volo a incrociare lo splendido cross in trivela dello stesso Pipita. Franchi gelato, anche perchè era forse la prima volta che gli ospiti superavano la metà campo. Dopo qualche minuto di scossoni, la Fiorentina si riprende, e alza il ritmo: la pressione aumenta, e soprattutto aumenta la velocità di circolazione, a tratti da autovelox quando sfreccia tra i piedi di Borja Valero e soprattutto Cuadrado, scatenato sulla destra. Ma è paradossalmente da doppia palla ferma che arriva il pari: al 27′ infatti Savic viene sbilanciato in area su un cross da punizione, e dal rigore si presenta Rossi che spiazza Reina, opera fallita addirittura da Balotelli. E’ pari, Della Valle sugli spalti è un bimbo in festa, così come tutti i viola. Ma il Napoli stasera non è spettacolare e spumeggiante, è anomalo: è freddo e cinico, così come anomalo assistman è Higuain. Dopo che infatti Cuadrado colpisce il palo sull’onda del vantaggio, il Napoli, con la sua seconda azione offensiva della serata, torna in vantaggio. Ancora il Pipita serve una splendida palla al limite a Mertens, che fulmina un avversario, entra in area ed esplode un sinistro sul palo lungo per il nuovo vantaggio degli ospiti. Nemmeno il tempo di esultare, che Borja Valero si sta già mangiando le mani per aver fallito il tunnel a Reina dopo aver saltato 4 uomini in area. Calvarese, evidentemente sofferente a livello cardiaco, non accorda recupero, e manda tutti a riposarsi negli spogliatoi.
La ripresa comincia esattamente come era cominciato il primo tempo, ovvero con una fase di studio. Ma il Napoli, stavolta, è un po’ più propositivo, e cerca di disturbare la costruzione della Fiorentina già dall’attacco. Ma è un fuoco di paglia, e ben presto i viola si impossessano del campo, con i partenopei che li aspettano subito fuori dall’area di rigore. Soprattutto nel primo quarto d’ora, il gioco è molto meno spettacolare e più fisico, e fioccano i gialli (tra cui uno per simulazione a Cuadrado). Frutto della stanchezza per una prima frazione giocata a mille, e allora Benitez, intuendolo, opera il primo cambio al quarto d’ora, togliendo Higuain per Hamsik. Passano tre minuti e Rossi ha una doppia fiammata: prima reclama un rigore, inesistente a dire il vero, poi s’incunea tra i due centrali con una prestanza fisica impensabile, arrivando a sparare da posizione defilatissima un sinistro che rade la base del palo. Fuori anche Mertens per Insigne, che ha compiti più difensivi che offensivi, e primo cambio anche per Montella, che richiama Aquilani per Vecino. La Fiorentina, a 20 dalla fine, comincia ad agitarsi, e il possesso non è più fluido, ma sempre più frammentato e prevedibile. Così ci si affida alle giocate dei campioni, come quella di Rossi, che dal limite spara un sinistro che Reina, con un miracolo stilisticamente splendido, toglie dalle ragnatele dell’incrocio; Montella fiuta l’occasione, e gioca tutto con Matos per Joaquin. L’espulsione di Maggio per doppia ingenua ammonizione fa presagire ad un finale di fuoco, ma del fuoco la Fiorentina ha solo il fumo, visto che l’assedio non porta mai nessun viola a varcare il limite dell’area di rigore. L’ultimo botto arriva al 91′, quando Cuadrado sembra avere lo spunto giusto e, in area di rigore, viene atterrato. Per Calvarese è la seconda simulazione del colombiano, e di conseguenza la seconda ammonizione: rosso incredibile. La Viola crolla dal potenziale pari all’uomo in meno: è la condanna, la partita finisce qui.
All’80’ minuto di gioco il Napoli si ritorva in inferiorità numerica. Espulso Cristian Maggio per somma di ammonizioni. Benitez sostitutisce immediatamente Pandev con Armero.
Fiorentina-Napoli 1-2 a fine primo tempo. Partita molto bella al Franchi e aperta a ogni risultato: Callejon e Mertens, i due esterni di Rafa Benitez, annullano per ora il calcio di rigore di Giuseppe Rossi. Con questo risultato i partenopei rimarrebbero in scia alla Roma, che gioca domani sera.
Al 36° minuto Fiorentina-Napoli 1-2. Una grande azione di Dries Mertens, al primo gol in Serie A: il belga si incunea nella difesa avversaria e poi infila in rete. Ancora in vantaggio i partenopei.
Al 28° minuto Fiorentina-Napoli 1-1. Il pareggio è di Giuseppe Rossi su calcio di rigore, nono centro in Serie A per l’ex attaccante del Villarreal. Tutto in parità all?Artemio Franchi.
Al 12° minuto Fiorentina 0-Napoi 1. Segna José Maria Callejon, che raggiunge a quota 5 reti Higuain e Hamsik.
Le formazioni ufficiali della partita Fiorentina-Napoli. Nella Fiorentina Compper in difesa e coppia d’attacco Joaquin-Rossi; nel Napoli Hamsik parte dalla panchina, e al suo posto gioca Pandev che completa il trio alle spalle di Higuain, assieme a Mertens e Callejon. Dzemaili in panchina 1 Neto; 4 Roncaglia, 15 Savic, 5 Compper; 11 Cuadrado, 20 B.Valero, 7 Pizarro, 10 Aquilani, 23 Pasqual; 17 Joaquin, 49 Rossi In panchina: 78 Munua, 40 Tomovic, 3 M.Alonso, 66 J.Vargas, 24 Vecino, 8 Bakic, 27 Wolski, 83 Olivera, 77 Iakovenko, 30 Matos, 9 Rebic Allenatore: Vincenzo Montella 25 Reina; 11 Maggio, 21 F.Fernandez, 33 Albiol, 16 Mesto; 88 Inler, 85 Behrami; 14 Mertens, 19 Pandev, 7 Callejon; 9 Higuain In panchina: 1 Rafael, 15 Colombo, 3 Uvini, 28 Cannavaro, 27 Armero, 22 Radosevic, 13 Bariti, 20 Dzemaili, 17 Hamsik, 24 Insigne, 91 D.Zapata Alenatore: Rafael Benitez Arbitro: Calvarese
In questa partita sarà fondamentale l’apporto dei centrocampisti, sia da una parte che dall’altra. I due interditori a disposizione di Benitez dovranno essere in grado di limitare il palleggio dei tre fantasisti viola, i quali avranno il compito di far ripartire la manovra a favore degli esterni e dei due attaccanti, sempre che l’Aeroplanino decida di scendere in campo con il 3-5-2. Diversamente, qualora i padroni di casa dovessero scendere in campo con il 4-3-3 (ch non sarebbe altro che un 4-5-1 mascherato), i tre mediani viola avranno sicuramente compiti un po’ più propositivi, anche perché, con Rossi punta centrale, il gioco sulle fasce rischia di essere molto fine a se stesso. Per quanto riguarda, invece, i partenopei, le chiavi del gioco saranno affidate alla fantasia e alla velocità dei trequartisti dietro all’unica punta Higuain. Una volta limitata la loro spinta siamo sicuri che anche il compito del Pipita sarà più duro.
E’ una partita sulla carta equilibrata ma non priva di emozioni quella a cui dovrebbero assistere i tifosi di Fiorentina e Napoli. La Snai, infatti, quota la vittoria delle due squadre rispettivamente 2,50 e 2,60 contro i 3,40 del pareggio, mentre il Gol e l’over vengono dati a 1,60 e 1,73 contro il NoGol e l’Under dati a 2,20 e 2, segno che, comunque, lo spettacolo ed i gol non dovrebbero mancare, nonostante l’assenza di Mario Gomez ed i ballottaggi che potrebbero interessare la trequarti partenopei. Sicuramente è una partita da tripla, ma noi ci sentiamo di consigliarvi di puntare sulla vittoria degli uomini di Benitez, e, nello specifico, il 2-1 e l’1-0, entrambi quotati a 9,50. Qualora, invece, vi consigliamo gli stessi risultato che vengono dati a 9,50 e 9.
Partita di cartello quella che si gioca all’Artemio Franchi questa sera alle ore 20,45: Fiorentina-Napoli vale una posizione europea, se non proprio una corsa a uno scudetto che certamente è nei piani dei partenopei e anche in quelli viola, pur se in tono minore e decisamente più “nascosto”. Per adesso la situazione di classifica ci dice che la Fiorentina arriva a questo appuntamento con 18 punti in classifica (quarto posto), mentre il Napoli ne ha 22 ed è al secondo posto, a inseguire la capolista lontana 5 punti. Sfida dunque che può permettere di accorciare la classifica o, al contrario, di scavare un solco tra le prime della classe e quelle che inseguono “semplicemente” una posizione europea. Nei confronti diretti giocati all’Artemio Franchi la Fiorentina è enttamente in vantaggio: 35 vittorie contro 13, mentre i pareggi sono 16. Tuttavia negli ultimi anni la situazione si è un po’ ribaltata: la Viola infatti non festeggia dalla stagione 2008-2009, quando finì 2-1 con le reti di Santana e Montolivo (momentaneo pareggio di Vitale su papera di Frey). Da allora, sono arrivate due vittorie del Napoli e due pareggi. Il segno X è il più recente: è arrivato lo scorso campionato, un 1-1 con le reti di Roncaglia e Cavani. I partenopei hanno invece fatto bottino pieno nel 2011-2012, un 3-0 firmato Cavani (doppietta) e Lavezzi, in quello che è stato l’anno più buio per la Fiorentina, che ha seriamente rischiato la retrocessione. Le due vittorie più nette a favore della Fiorentina sono due 5-1, il primo conquistato nel 1962-1963 e l’altro nel 1983-1984, la stagione precedente all’arrivo in Italia di Socrates e Diego Armando Maradona, due dei tanti campioni a sbarcare in quegli anni nel nostro campionato (anche se il brasiliano rimase un solo anno). Tra i doppi ex ricordiamo il già citato Mario Alberto Santana, poi Pino Taglialatela, Renato Buso e, tornando più indietro nel tempo, il centrocampista offensivo Daniel Bertoni, che la Viola portò in Italia nel 1980 e dopo quattro stagioni vendette al Napoli, dove giocò due anni con Diego Armando Maradona
Come era accaduto lo scorso anno, la Fiorentina sta costruendo in casa le sue fortune. E’ pur vero che la sconfitta interna contro il Pescara fu alla fine decisiva per la mancata qualificazione ai preliminari di Champions League, ma il cammino interno all’Artemio Franchi è quello che fa la differenza. Nel dettaglio, in questa stagione i viola hanno già centrato 8 punti (in quattro giornate): due vittorie e due sconfitte, con nove gol realizzati e sei subiti. Vincenzo Montella è però particolarmente soddisfatto per la vittoria contro il Chievo: non era certo facile riabbassare la testa e lavorare come sempre dopo la rimonta entusiasmante effettuata contro la Juventus, sarebbe potuto essere un punto di svolta in negativo per la squadra (in termini di appagamento) e invece i toscani hanno dimostrato di saper reagire, peraltro coronando un’altra rincorsa grazie alla doppietta di Juan Cuadrado. Il tutto senza Mario Gomez: il suo infortunio è chiaramente una iattura per Montella, ma è pur vero che in questo modo è esplosa tutta la vena realizzativa di Giuseppe Rossi, in grado di segnare già 8 gol (capocannoniere del campionato). A conti fatti anche Neto, che restava l’anello debole della squadra, ha dato prove tangibili di crescita, e bravo è stato qui il suo allenatore nel dargli fiducia. Il Napoli da trasferta ha ottenuto la metà dei punti fin qui, ma con una partita in meno: merito di un Rafa Benitez che ha instillato nel gruppo la consapevolezza di poter giocare a viso aperto con tutti. L’unica sconfitta della stagione (in Serie A) è quella contro la Roma, dolorosa perchè giunta in uno scontro diretto e al termine di un incontro giocato decisamente bene: brava è poi stata la squadra a reagire, cogliendo una vittoria contro il Torino arrivata anche con un po’ di fortuna. In trasferta il bilancio parla di tre vittorie e una sconfitta: otto i gol realizzati, cinque quelli subiti. Benitez può ritenersi soddisfatto per come stanno rispondendo le seconde linee, tanto che ha costantemente dubbi sulle scelte (clicca qui per le probabili formazioni): Mertens sta crescendo molto e anche Fernandez sta garantendo un rendimento accettabile. Finora a distinguersi sono stati in tre: Higuain e Hamsik guidano in termini di gol (cinque a testa), Callejon segue a quattro reti. Partita come detto da sogno: Fiorentina e Napoli sono due tra le squadre che giocano il miglior calcio in Italia, hanno fame di grandi risultati e certamente daranno vita a una sfida intensa e anche molto brillante dal punto di vista di tecnica e qualità. Salvatore Bagni, ex del Napoli, ci ha dato il suo pronostico (clicca qui per l’intervista esclusiva): noi ci auguriamo che i novanta minuti rispecchino quella che è la posizione di classifica delle due formazioni, e che i giocatori in campo non rinuncino a cercare la via della rete in modo di assistere a tante occasioni e un buon ritmo. Non ci resta che verificare se sarà così, dando la parola al campo: la diretta di Fiorentina-Napoli sta per cominciare…
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Il tabellino di Fiorentina Napoli
Fiorentina (3-5-2): Neto; Roncaglia, Compper, Savic; Cuadrado, Aquilani (71′ Vecino), Pizarro, Borja Valero, Pasqual (83′ Vargas); Joaquin (76′ Matos), Rossi. A disp.: Munua, Tomovic, Bakic, Alonso, Rebic, Mati Fernandez, Wolski, Iakovenko. All.: Montella
Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Mesto; Inler, Behrami; Callejon, Pandev (81′ Armero), Mertens (66′ Insigne); Higuain (62′ Hamsik). A disp.: Rafael, Colombo, Cannavaro, Uvini, Maggio, Bariti, Inler, Radosevic, Zapata. All.: Benitez
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 28′ Rossi (F), 12′ Callejon, 37′ Mertens (N)
Ammoniti: Pandev, Behrami, Albiol (N), Cuadrado, Compper, Borja Valero (F)
Espulsi: Maggio (N), Cuadrado (F)