Partita dall’esito imprevedibile, quella giocata allo stadio Tardini e valida per la ventottesima giornata del campionato di serie A. I padroni di casa battono i Torino per 4-1 al termine di una partita senza reti nel primo tempo, mentre nella ripresa prima passa in vantaggio il Torino con un gol di Santana, ma nell’ultimo quarto d’ora la tripletta di Amauri e il gol di Sansone regalano al Parma una vittoria a quel punto imprevedibile, almeno per quanto riguarda le dimensioni del punteggio. Il Parma sale così a quota 35 punti, esattamente a metà classifica e dunque in posizione di assoluta tranquillità. Il Torino resta invece fermo a 32 punti (le due squadre erano appaiate al fischio d’inizio), con un margine che comunque appare rassicurante per quanto riguarda la permanenza nella massima categoria. Analizziamo però ora quanto è successo nel corso di Parma-Torino, basandoci sulle statistiche ufficiali che vengono fornite dalla Lega di Serie A. Come prima cosa, possiamo osservare che il possesso palla, dato nel quale la formazione granata ha avuto una leggerissima supremazia (51% contro il 49% parmense), ed in effetti hanno anche giocato più palloni, 593 contro i 515 dei padroni di casa. Gli altri numeri sono però tutti nettamente a favore del Parma, a partire dal perentorio 7-0 nel numero dei calci d’angolo. Altrettanto netta è risultata la differenza nel numero di tiri in porta: il Parma può vantare ben 20 conclusioni complessive, di cui 10 nello specchio della porta difesa da Gillet, mentre il Torino ha raccolto complessivamente 11 tiri, di cui solamente 4 nello specchio della formazione di casa. Differenza che si ripercuote nella percentuale di pericolosità degli attacchi, che per il Parma è stata un eccellente 88%, mentre il Torino è arrivato solamente al 43,4%. Ecco il perchè della vittoria emiliana.
Ben cinque gol hanno caratterizzato questa partita, che ha regalato grandi emozioni soprattutto nel finale, che ha esaltato il Parma e soprattutto Amauri. In vantaggio era però andato il Torino, grazie al gol messo a segno da Santana al minuto numero 11 del secondo tempo. Gran parte del merito va a Birsa, autore di una grande azione personale con cui entra in area dalla destra e poi mette in mezzo un traversone basso su cui si avventa Santana, che tocca in rete da pochi passi, anche se il Parma protesta per un presunto fuorigioco . Amauri firma il pareggio degli emiliani al 32’ minuto di questo scoppiettante secondo tempo. Palladino crossa dalla fascia sinistra, ma l’italo-brasiliano fa un vero e proprio capolavoro con una girata al volo di sinistro che non lascia scampo a Gillet. Davvero un bel gesto tecnico . Passano soli tre minuti, e Nicola Sansone concretizza il ribaltone dei padroni di casa. Masiello perde palla poco fuori area – errore gravissimo per un difensore – grazie al pressing del giocatore di casa, che poi avanza e dal limite dell’area piazza una conclusione che s’infila nell’angolino basso alla sinistra di Gillet . Si arriva poi al 39’ minuto, quando Amauri porta a tre le marcature dei gialloblu padroni di casa. Travolgente azione personale, con l’italo-brasiliano vanamente contrastato da tre difensori granata che non riescono a bloccarlo: Amauri entra in area e completa l’opera con un potente tiro di destro, e lo stesso Ventura applaude per questo gol . Il trionfo della squadra di mister Donadoni diventa definitivo al primo minuto di recupero, quando Amauri firma la personale tripletta e fissa il punteggio sul 4-1 finale. Bella azione personale di Sansone sulla sinistra, salta Glik e poi mette in mezzo all’area un pallone su cui l’uomo del match si avventa e insacca con un colpo da biliardo, di precisione più che di potenza .
Il ritorno del Parma alla vittoria è stato commentato così dall’allenatore degli emiliani, Roberto Donadoni: “Abbiamo rischiato andando anche in svantaggio con un gol irregolare pur avendo avuto 3-4 occasioni che non abbiamo concretizzato. Lo svantaggio poteva incidere psicologicamente ma è stata grande la reazione dei ragazzi che sono stati bravi e si meritano questa vittoria dopo un periodo di difficoltà. Un periodo, però, durante il quale abbiamo comunque mantenuto un atteggiamento importante. Sappiamo comunque che questa vittoria non risolve tutto. Amauri è stato bravo, un gol se l’è fatto da solo, ma due sono frutto del lavoro dei compagni e deve dividere il merito con loro. Noi cerchiamo in tutti i modi di accontentare un ambiente che merita soddisfazioni. Ma il rapporto non si era incrinato. Abbiamo sempre continuato a inseguire ferocemente il gol, è chiaro che non eravamo quelli di prima ma non siamo neanche quelli di oggi”. Giampiero Ventura invece commenta così una partita dall’andamento strano, che infine si è rivelata una pesante sconfitta per il suo Torino: “Credo che il Torino abbia fatto 70 minuti di calcio straordinario, eravamo padroni assoluti del campo, tante azioni, un palo, un gol fatto, ci stava stretto perfino il 2-0, non abbiamo rischiato niente e dovevamo portarci almeno sul 3-0. Poi nell’ultimo quarto d’ora loro hanno fatto un gol con Ogbonna steso a terra infortunato. Sull’1-1, poi, c’è stato l’errore clamoroso di Masiello che ha voluto dribblare dentro l’area di rigore. La cosa negativa non è il risultato perché nel calcio si può vincere o perdere. Quello che non va è che sul 2-1 abbiamo mollato e questo non è da Torino, non è da noi. Non possiamo essere presuntuosi, sono orgoglioso dei primi 70 minuti in cui abbiamo annichilito il Parma, poi però se non fai gol e ti fermi puoi anche subire un 4-1. Spero che questa partita sia da insegnamento per noi. Possiamo giocare contro chiunque ma se ci fermiamo un attimo le prendiamo da tutti. La salvezza? È sempre a 39 o 40 punti, non importa se il Siena ha vinto a Palermo. Il problema non sono i punti di vantaggio ma dover fare i punti che mancano”.