La partita di ritorno della semifinale dei playoff di serie B tra Livorno e Brescia si è conclusa con il risultato di 1 a 1, punteggio che fa volare i padroni di casa alla finalissima contro l’Empoli (mercoledì e domenica), a causa del miglior piazzamento in classifica a fine campionato dopo due partite terminate con identico risultato. Analizzando la partita attraverso i suoi dati statistici ufficiali forniti dalla Lega di serie B, ci si rende conto che il risultato di parità è quello più giusto. In questo senso il Brescia ha avuto nettamente un minor possesso palla rispetto ai padroni di casa, del 46% per le Rondinelle contro il 54% dei labronici, ma ha concretizzato di più la mole di gioco che ha costruito: infatti il Livorno ha tirato nove volte e solo tre di questi tiri sono giunti nello specchio difeso dal portiere ospite Arcari, mentre gli ospiti hanno calciato ben 14 volte e di questi tiri otto sono giunti nella porta difesa dall’estremo difensore locale Mazzoni. La supremazia territoriale è stata più o meno simile, con il Livorno in leggero vantaggio dal momento che la ha avuta per 10′ di gioco effettivo contro gli 8′ degli ospiti. La pericolosità del Brescia è stata maggiore, con una percentuale del 47% contro il 38% del Livorno, ma nonostante questo gli amaranto hanno colpito due legni, contro un palo colpito dal Brescia. In questo senso i dati si compensano fra di loro e di conseguenza il pareggio è il risultato più giusto ed estromette dunque dalla corsa per la promozione il Brescia, mentre manda in finale il Livorno.
La partita tra Livorno e Brescia è terminata con il risultato di 1 a 1. Entrambi i gol sono giunti nella seconda frazione di gioco: a passare in vantaggio è stato il Brescia al 56′ minuto con un gol di Corvia: c’è stato uno scambio di palla tra lo stesso attaccante e Rossi, con il fantasista che ha dato palla in area per Corvia, il quale ha controllato e di sinistro ha incrociato con un diagonale perfetto trafiggendo il portiere Mazzoni in uscita (0-1). Però dopo appena 10′, cioè al 66′, il Livorno ha trovato il gol che lo manda in finale, grazie al brasiliano Paulinho: l’attaccante si è sistemato la palla per battere una punizione dai 20 metri e ha lasciato partire un destro a giro che è stato deviato dalla barriera e ha beffato così Arcari, terminando in rete sul suo palo, mentre il portiere si buttava sul palo della barriera (1-1). Così, con questo risultato, il Livorno si andrà a giocare la Serie A contro l’Empoli.
Così Davide Nicola, allenatore della squadra di casa, ha commentato la partita dei suoi giocatori e l’accesso alla finale che si disputerà contro l’Empoli: “Il Brescia è venuto a fare una partita molto importante, ha giocato un gran primo tempo con la spensieratezza di chi sa di avere un solo risultato a disposizione ma riuscendo a restare lucido. Noi eravamo nervosi, dopo un campionato come il nostro sembra quasi un’ingiustizia doversi rimettere in gioco, ma queste sono le regole. Nel secondo tempo siamo entrati in campo come siamo abituati a giocare e paradossalmente nel nostro miglior momento abbiamo subito il gol, ma come al solito siamo riusciti a dimostrare che siamo pronti a buttare il cuore oltre l’ostacolo per conquistare qualcosa di importante. Siamo stati bravi come gruppo, sia quelli che vanno in campo che quelli che stanno fuori, ad accettare sempre nuove sfide. L’Empoli? Parlano i numeri… Per noi è tutto nuovo mentre secondo me loro hanno un po’ di esperienza in più, i loro tre davanti sono all’altezza delle squadre che hanno vinto il campionato, e mister Sarri ha fatto un gran lavoro trovando un assetto che fa esprimere al meglio le qualità individuali”. Esprimono invece amarezza le parole di Alessandro Calori, tecnico del Brescia: “In queste due partite forse meritavamo noi la finale, ma è una magra consolazione. Sono orgoglioso di come hanno giocato i ragazzi, se dico che nel primo tempo abbiamo fatto meglio noi non dico un’eresia. Siamo stati poco fortunati, mentre il Livorno forse lo è di più perché ha una media realizzativa altissima. Quando sono le annate giuste, succede anche questo. Nell’arco del campionato il Livorno è la squadra che ha fatto meglio insieme a Sassuolo e Verona, ma in queste due partite se c’era una squadra che meritava era il Brescia. Sono contento e orgoglioso perché piano piano abbiamo costruito una squadra che gioca a calcio e fa divertire, ed è la cosa più gratificante del lavoro. Su questa partita non posso recriminare niente, abbiamo giocato come l’avevamo preparata, togliendo il freno a mano per vincere, con lo spirito di una squadra che voleva fare la partita. All’andata è stata più tattica, loro si sono presentati togliendo una punta, c’era molta densità in mezzo al campo ed era più difficile far gioco, ma nonostante questo si è creata qualche occasione anche lì. Ai punti avremmo vinto, ma va bene così. Cosa farò il prossimo anno? Nei prossimi giorni ci penseremo, adesso non è tempo”.