Verona-Milan finisce con l’inaspettata vittoria dei veneti e con i rossoneri condannati a dimostrare tutto, visto che nemmeno la qualificazione in Champions League è da considerare acquisita. I presentimenti derivanti dai primi incontri pre-stagionali non sono stati smentiti da questo esordio di campionato. L’unica nota positiva è stata Andrea Poli, autore di un gol su assist di Balotelli. Il numero 45 milanista è apparso giù di corda forse per le troppe pressioni di questi ultimi giorni; ma è proprio da questo che si riconosce un campione ed evidentemente la consacrazione diMario deve ancora arrivare. Un Luca Toni riscoperto viene preferito al bomber della stagione passata, Cacia, e Mandorlini fa la scelta giusta. I due gol di testa infatti sono quelli che regalano i primi tre punti del tanto atteso ritorno in serie A.
Leggendo la partita attraverso i numeri, ci rendiamo conto che questo Verona Milan è stata quasi la riedizione della sfida di Davide contro Golia. Un Davide motivatissimo, il Verona, e un Golia con quel troppo di boria e supponenza da permetterne l’abbattimento. Il possesso palla è stato nettamente a favore dei rossoneri (60%-40%), ma gli scaligeri sono stati abili a chiudersi e a ripartire sfruttando la velocità dei propri esterni, Martinho in particolare. La grande praticità della fase offensiva del Verona e la pari leziosità della manovra rossonera si possono notare dai calci d’angolo (sei per il Verona, cinque per il Milan) e dai tiri in porta: quattordici per entrambi e addirittura otto nello specchio per gli scaligeri contro solo cinque del Diavolo. Certo, i palloni giocati sono stati molto di più per i rossoneri, come anche la percentuale dei passaggi riusciti. Ma per cosa? La squadra di Mandorlini è tosta, cattiva, ma ha gestito la pressione di un Milan che l’ha schiacciata senza grossi affanni, con un coefficiente di pericolosità del Milan pari a 48,5% contro il 54,3% del Verona. Dai piedi di Montolivo sono transitati con successo 105 palloni, una enormità (il secondo in questa classifica è Mexes con 64) mail capitano del Milan è troppo timido. Deve osare di più, altrimenti il gioco che saprà sviluppare sarà solo floscio e inutile.
Il Milan parte bene e si porta in vantaggio con un gol di Poli che si inserisce alla perfezione con grande scelta di tempo e sfrutta al meglio l’assist di Balotelli che lo lancia nello spazio a tu per tu con il portiere veronese Rafael. Un tocco freddo e preciso del giovane attaccante trafigge l’estremo difensore brasiliano in uscita. Quello che non era riuscito a Poli contro il Psv, il ragazzo mostra di averlo imparato e di saperlo mettere in pratica. Il Verona però non sta a guardare, e sfrutta con l’esperienza e la classe di Toni due svarioni del Milan per ribaltare le sorti del match. Toni di testa è letale, ma forse Mexes e Zapata sono gli unici in Italia a non saperlo. Sul primo gol per la verità è Kevin Costant che si fa sovrastare alle spalle dallo stacco imperioso dell’esperto attaccante veneto, mentre sul gol del 2-0 ci pensa Zapata a farsi aggirare con un compagno di reparto che pensa di essersi trasformato in Baresi e si ferma chiamando un fuorigioco che (ovviamente) non viene fischiato, proprio su Luca Toni, che segue come un ombra uno Zapata, ripetiamo, utile solo a tenere in gioco l’attaccante.
Il grande appuntamento è alle ore 18.00 con Verona-Milan, partita a cui spetterà l’onore di inaugurare il campionato di serie A 2013-2014. L’entusiasmo toccherà i massimi livelli allo stadio Bentegodi, che vedrà finalmente il ritorno nella massima serie della gloriosa Hellas dopo un’astinenza troppo lunga, durata ben undici anni. Scherzi del calendario, sarà subito appuntamento con una squadra che da questa parte ha vissuto pagine pessime della propria storia: il Milan in riva all’Adige ha perso due scudetti, ora Massimiliano Allegri sarà chiamato invece a partire bene, cosa che raramente gli è successa in carriera. Molto dipenderà dall’uomo più chiacchierato alla vigilia, sperando che tutto si limiti all’aspetto calcistico e che Mario Balotelli sia protagonista solo per quello che sa fare meglio, in un duello generazionale con Luca Toni, nuovo idolo dei tifosi scaligeri (clicca qui per le probabili formazioni). A rinnovare il mito della ‘fatal Verona’ ci proverà un ex interista, cioè l’allenatore veneto Andrea Mandorlini, che avrà una piccola motivazione ulteriore per rendere indimenticabile un match che in riva all’Adige attendono da oltre un decennio. Con premesse di questo tipo, è fin troppo facile dire che Verona-Milan sarà una partita assolutamente da non perdere per tutti gli appassionati di calcio, e non solo per i tifosi delle due formazioni in campo. Per seguirla non ci saranno problemi, perché le alternative non mancano. In tv infatti la partita sarà su Sky Supercalcio, Sky Calcio 1 e Mediaset Premium Calcio. Per chi seguirà Verona-Milan sui due canali (204 e 251) della piattaforma satellitare Sky, la telecronaca sarà affidata a Riccardo Gentile, affiancato dal commento tecnico di Luca Marchegiani e con i contributi da bordo campo di Marco Nosotti ed Alessandro Alciato, senza dimenticare che sul secondo flusso audio si potrà seguire la telecronaca tifosa del Milan a cura di Mauro Suma. Per chi invece sceglierà il canale 370 della piattaforma digitale terrestre (o il 381 in HD) ecco la telecronaca di Pierluigi Pardo e il commento tecnico di Nando Orsi, con i contributi da bordo campo di Claudio Raimondi e la telecronaca tifosa di parte Milan di Carlo Pellegatti sul secondo flusso audio. Se non potrete mettervi davanti a un televisore, nulla di male, a patto di essere abbonati a Sky oppure a Mediaset Premium e di poter quindi usufruire dei loro streaming video: nel primo caso potrete affidarvi al servizio offerto da Sky Go, mentre nel secondo il vostro punto di riferimento sarà Premium Play.