La Roma batte il Verona 3-0 e resta in testa alla classifica. Prova di forza per gli uomini di Rudi Garcia, che dominano per tutto l’incontro e nella ripresa piazzano tre reti in dieci minuti che piegano la resistenza dei gialloblu, schiantati da tanta qualità. bella gara tra due squadre che hanno giocato a viso aperto, la Roma fatica nel primo tempo con una manovra troppo lenta in alcune circostanze; apprezzabile la fase difesiva del Verona che gioca con ordine e qunado può riparte in velocità. I giallorossi protrebbero sbloccarla già nei primi minuti della prima frazione ma Rafael si oppone sempre. Nel secondo tempo bastano 10 minuti e la partita è già segnata al suo destino: Maicon, Pjanic e il neo entrato Ljajic portano il risultato su un 3-0 irrecuperabile. Nell’ultima mezz’ora c’è spazio per altre occasioni non sfruttate dalla Roma, il Verona non si rialza più. buon gioco e tantissime palle gol create, inoltre ottima solidità difensiva con Benatia e Castan che annullano la minaccia Toni. Totti nel secondo tempo diventa il centro di gravità di ogni azione, nel primo era mancata la velocità in grado di aprire i varchi nelle maglie dell’Hellas. Alla lunga gli ospiti cedono e la Roma diventa straripante. nel primo tempo la squadra è giustamente accorta e se può prova a sfondare sulle corsie laterali. Nel secondo tempo, la deviazione fatale Maietta, che porta al gol di Maicon, apre la difesa giallo-blu che inizia a concedere troppo. Toni non vede più una biglia e la squadra si disunisce dal centrocampo in giù, per la Roma diventa tutto troppo facile. ottima interpretazione della gara, si fa sentira solo quando è strettamente necessario. Giuste le ammonizioni, si perde solo il live dell’intervento di Jankovic su Totti, avvisato dagli assisntenti provvede con il giallo al serbo.
Il tabellino ROMA-VERONA 3-0 (primo tempo 0-0)
Marcatori: Maicon all’11’, Pjanic al 14′, Ljajic al 21′ s.t.
E Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic (70′ Bradley), De Rossi, Strootman (86′ Taddei); Florenzi (52′ Ljajic), Gervinho, Totti. A disp: Lobont, Skorupski, Torosidis, Burdisso, A. Romagnoli, Dodò, Caprari, Marquinho, Borriello. All.: Garcia
Rafael; Romulo, Moras, Maietta, Cacciatore; Jorginho, Donati (64′ Sala), Hallfredsson; Jankovic (64′ Gomez); Toni (74′ Cacia), Martinho. A disp.: Mihaylov, Nicolas, Bianchetti, A. Gonzalez, Cirigliano, Laner, Longo. All. Mandorlini.
Arbitro: Giacomelli
Ammoniti: Balzaretti, Florenzi (R), Gomez (V)
La Roma dilaga: segna anche Adem Ljajic, all’esordio con la maglia giallorossa. Azione personale del serbo, entrato da pochi minuti, e destro scaricato da 25 metri. Nessuna possibilità di arrivarci per Rafael, bucato per la terza volta nel giro di 10 minuti. Partita chiusa.
Tre minuti dopo, la Roma raddoppia: strepitoso gol di Pjanic, che riceve ai 20 metri, alza la testa e vedendo Rafael fuori dai pali infila un pallonetto morbido che scavalca il portiere e fa 2-0.
La Roma passa al 56′ minuto: appena entrato in campo Ljajic, a decidere è pero Maicon che effettua il solito taglio sulla corsia destra puntando la porta, riceve e mette al centro. Cacciatore prova la deviazione in angolo ma è sfortunato, la palla assume una traiettoria che beffa Rafael sul secondo palo. Non si può parlare di gol del terzino giallorosso: autorete di Cacciatore, e Roma in vantaggio.
La Roma domina, ma non trova ancora il gol. Siamo alla mezzora del primo tempo, e per ora è un monologo giallorosso: Florenzi si divora un gol solo davanti a Rafael, poi Pjanic e Totti (su punizione) impegnano il portiere del Verona, che barcolla ma non cede. La squadra di Rudi Garcia gioca a memoria, ma manca la prima punta d’area di rigore che finalizzi. Il Verona si fa vedere solo con due incursioni di Toni che non trova la porta, e con una conclusione dalla distanza di Romulo che termina a lato.
Ufficializzate le formazioni di Roma-Verona: nei giallorossi Rudi Garcia lascia in panchina Marco Borriello e si affida a Francesco Totti come punta centrale, tutto confermato il resto. Novità anche nel Verona: c’è Romulo come terzino destro, spazio allora per Hallfredsson a centrocampo con Jacopo Sala, ancora non al meglio, che si accomoda in panchina.: 26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti; 15 Pjanic, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi, 10 Totti, 27 Gervinho. A disp: 1 Lobont, 28 Skorupski, 35 Torosidis, 29 Burdisso, 46 A. Romagnoli, 3 Dodò, 4 Bradley, 11 Taddei, 18 Caprari, 7 Marquinho, 8 Ljajic, 22 Borriello. All.: Rudi Garcia 1 Rafael A.; 2 Romulo, 18 Moras, 22 Maietta, 29 Cacciatore; 19 Jorginho, 5 M. Donati, 10 Hallfredsson; 11 Jankovic, 9 Toni, 6 Martinho. A disp.: 31 Mihaylov, 12 Nicolas, 13 Bianchetti, 23 A. Gonzalez, 14 Cirigliano, 4 Laner, 8 Cacia, 21 J. Gomez, 26 Sala, 7 Longo. All. Mandorlini.
Roma-Verona inizia tra poco, e ci consegna una chiave tattica molto interessante. A confronto due moduli speculari, che fanno del tridente offensivo e dell’uso delle corsie per allargare il campo la loro peculiarità. Importante, se non vitale, il duello in mezzo: De Rossi e Donati devono impostare ma anche distruggere il gioco altrui, per questo sono importanti le mezzali che dovranno guardare anche al supporto in cabina di regia. In questo Pjanic-Strootman hanno qualcosa in più di Jorginho-Romulo, ma la qualità in mezzo al campo sarà decisiva. Per la Roma occhio naturalmente a Maicon: una delle chiavi può essere la sua forza sull’esterno, che obbligherebbe Martinho a dover costantemente ripiegare e quindi a lasciare soli Toni e Jankovic. Luca Toni è un osso duro: sapranno Benatia e Castan prenderlo nella morsa ed impedirgli di concludere a rete?
Va in scena tra poco la prima sfida di questa domenica calcistica dedicata alla seconda giornata del campionato di Serie A. Lo Stadio Olimpico ospita alle ore 18 la partita tra i giallorossi guidati da Rudi Garcia e l’Hellas Verona: nonostante la bella vittoria di settimana scorsa contro il Milan (2-1), secondo i bookmaker la formazione ospite oggi ha poche possibilità di riuscire a espugnare il campo capitolino. Andando a osservare le quote Snai, infatti, vediamo che il segno “2”, quindi una vittoria del Verona, pagherà 7,5 volte la somma scommessa, mentre un eventuale trionfo giallorosso è stato stimato a 1,40, quindi poco più la quota che si sceglie di investire. Appare difficile, ovviamente sulla carta, anche il pareggio, dato a 4,50. Tra i risultati esatti che la Snai pagherà di meno se indovinati, troviamo il 2-0 a favore della Roma (pagato 6 volte), mentre interessante vedere che un eventuale 0-1 per l’Hellas verrebbe pagato ben 20 volte la quota giocata. Praticamente uguale, invece, la vincita che si ottiene scommettendo sul “goal” o “no goal”, quindi sul fatto che nel corso della partita venga realizzata almeno una rete: la prima opzione vale 1,80, la seconda 1,90. Infine da sottolineare che, se il primo gol del match dovesse essere realizzato tra il minuto 76 e il fischio finale, questo pagherebbe ben 12 volte la somma giocata.
Roma-Verona va in scena alle 18 di questa sera. Si gioca l’anticipo della domenica, seconda giornata di serie A allo stadio Olimpico, arbitro Giacomelli con asisstenti Longo e De Luca (quarto uomo De Pinto, Irrati e Di Paolo arbitri addizionali). Una partita che in campionato torna dopo 11 anni: tanti ce ne ha messi il Verona per tornare in serie A, dopo la retrocessione del 2002 con Alberto Malesani in panchina. Una partita che è sempre stata ricca di gol: l’ultimo precedente è del gennaio 2002, 3-2 per i giallorossi in rimonta con Assunçao, Cassano e Batistuta a ribaltare la doppietta di Adrian Mutu. In precedenza c’erano stati il 3-1 (sempre in rimonta) del 2000/2001 che diede ai giallorossi il +9 in classifica e un pezzo dello scudetto poi vinto, un clamoroso 4-3 con sorpassi e controsorpassi nel marzo del 1997 e un 5-2 nel 1990, quando i protagonisti erano Voller, Desideri e ancora Bruno Conti. Il Verona pareggiò nel 1984, a ottobre, e fu un anno fantastico quello per i gialloblu, che a fine anno si laurearono campioni d’Italia mentre la Roma arrivò a metà classifica. Il Verona vinse invece nel 1969 (a marzo), allenatore dei giallorossi Helenio Herrera: due settimane prima Giuliano Taccola aveva subito un fatale arresto cardiaco negli spoglatoi di Cagliari, la Roma giocava con il lutto al braccio e perse 2-1, doppietta di Vanella. In totale i precedenti all’Olimpico sono 24: 16 vittorie per la Roma, 6 pareggi, 2 sole vittorie per il Verona che si presenta qui avendo vinto la prima giornata di campionato, a sorpresa contro il Milan. C’è un ex importante in campo: Luca Toni fu acquistato a gennaio 2010 dal Bayern Monaco e con la maglia giallorossa segnò 5 gol in 15 partite, utili alla grande rimonta della squadra di Claudio Ranieri che però mancò lo scudetto. Tra gli ex del passato, soprattutto Damiano Tommasi, veronese e cresciuto in gialloblu, tre stagioni in prima squadra prima di diventare una bandiera giallorossa: 10 anni, la nazionale conquistata e lo scudetto del 2001 da protagonista assoluto. Poi, i due portieri Giovanni Cervone e Angelo Peruzzi.
La Roma arriva a questa partita con tre punti in classifica, cosa non scontata visto che dal 2006 non riusciva ai giallorossi di vincere la prima partita del campionato. Rudi Garcia ha già dato un’impronta ben precisa alla squadra: il suo 4-3-3 diverte e convince, a Livorno si è vista una squadra che ha sviluppato tantissimo gioco e, a differenza di quanto succedeva a volte con Luis Enrique e Zdenek Zeman, ha concretizzato senza soffrire granchè. Naturalmente non basta una singola giornata per giudicare: i tifosi della Roma ne hanno viste troppe nelle ultime due stagioni, e sanno bene che una vittoria esterna potrebbe essere fumo negli occhi. Tuttavia le impressioni positive restano; ora spetterà al tecnico riuscire ad assorbire le partenze illustri di Osvaldo e Lamela. Il secondo è stato sostituito da Adem Ljajic (oggi in panchina: clicca qui per le probabili formazioni), il primo non ancora e forse non lo sarà perchè Marco Borriello è ancora una volta titolare, e ora bisognerà capire quali siano le sue motivazioni nel rimanere in una squadra che sostanzialmente gli aveva dato il benservito a inizio estate. Per quanto riguarda il Verona, la vittoria di settimana scorsa contro il Milan ha dato un segnale forte al campionato: la piazza aveva tanta voglia di serie A e la squadra ha risposto subito presente, battendo una grande squadra e facendo vedere che questo 4-3-3 di Mandorlini funziona e ha tanta qualità. Vale qui lo stesso discorso fatto per la Roma: una vittoria non fa tutta la storia della stagione, l’entusiasmo ha spronato i giocatori in campo ma ora bisogna mantenere il livello e lottare con la stessa grinta su tutti i campi, senza dare nulla per scontato e con la consapevolezza che la salvezza va conquistata giornata dopo giornata. Non sarà una partita scontata: come ci ha detto Luigi Garzya (clicca qui per l’intervista esclusiva) il Verona ha uno spirito battagliero infuso dal suo allenatore e anche oggi lo metterà in campo, dunque dovrà essere brava la Roma a primeggiare anche sull’aggressività, cosa mai immediata per una squadra tecnicamente superiore e abituata a vincere sulla qualità. Vedremo dunque cosa verrà fuori da questo Roma-Verona che torna dopo 11 anni: non resta che dare la parola al campo, la partita sta per cominciare…
Risorsa non disponibile
Non soffre più di tanto; giusto qualche uscita per sventare la minaccia.
Grande corsa sempre a supporto dell’esterno alto ma manca la precisione nei cross. Il gol è generato da un traversone che incontra la deviaizone di Maietta, Rafael è spiazzato.
Contraerea perfetta che rende Toni inefficacie. Chiude su quasi tutti i palloni ed esce palla al piede con sicurezza. Un grande acquisto.
Bene anche l’altro centrale giallorosso, pochissima sofferenza.
Spinge meno del solito, soffre in difesa la rapidità di Romulo e viene ammonito per un fallo evitabile. Al netto dei 90′ minuti fa il suo, niente di più.
Un gol favoloso che vale almeno mezzo punto in più in pagella. Prestazione convincente con corsa e qualità. Poco dopo il primo gol di Maicon, dai 20 metri alza lo sguardo e progetta un lob vincente che prende alla sprovvista Rafael, troppo fuori dai pali.
(dal 72′) BRADLEY 6: dà più fisicità al centrocampo una volta archiviata la partita.
Traina la squadra nel primo tempo, i suoi non fanno sempre i giusti movimenti e lui ci priva dalla distanza come a Livorno senza trovare però la rete. Nel secondo la squadra è più dinamica e si unisce alle danze.
Buon esordio giallorosso per il centrocampista olandese; fisicità ma anche spunti interessanti come lo scambio con Totti che impegna Rafael. Ottimo punto di partenza.
(dall’82) TADDEI: S.V.
Molto generoso ma poco preciso. Nella prima frazione corre e si propone su entrambi i lati in versione suggeritore. Nella ripresa viene portato più volte davanti alla porta ma non trova mai l’appuntamento con il gol.
Partita tutta in ascesa fino a rasentare la perfezione negli ultimi 20 minuti quando ogni palla che tocca diventa oro per i compagni. Primo tempo alla ricerca del necessario spazio di manovra, una volta trovata l’intesa con il resto dei compagni diventa il perno su cui gira la giostra.
Gioca 50′ abbondanti in cui sbaglia un gol clamoroso, solo davanti a Rafael. Si integra bene con la squadra ma quando entra Ljajic è tutta un’altra cosa.
(dal 53′) LJAJIC 7.5: esordio con gol. La cigliegina sulla torta è il suo gol imparabile. Oltre alla rete ottimi movimenti in profondità che fanno (quasi) dimenticare Lamela.
La sua Roma inizia ad avere una propria identità, gioco molto apprezzabile che si esalta nel secondo tempo. Prima frazione troppo statica e quindi prevedibile, serviva un episodio come quello di Maicon per sbloccare la partita. La solidità difensiva dovrà essere meglio testata contro squadra più pericolose delle neopromosse Livorno ed Hellas, per ora comunque De Sanctis resta inviolato.
Subisce tre gol ma ne evita tanti altri. Grande partita del portiere giallo-blu che impedisce alla Roma di passare per tutto il primo tempo. Sfortunato sulla deviazione del primo gol, anche sotto di altre due reti non si arrende e continua a annulare i tiri avversari.
Tra i milgiori oltre a Rafael, ha buoni spunti grazie alla sua velocità e alla progressione mostrate sulla corsia di destra. Cerca anche il gol ma manca la mira.
Per 45′ sventa ogni minaccia avversaria ma dopo il primo gol si arrende e la Roma passa quasi dove vuole.
Sfortunato nell’occasione del cross di Maicon che spiazza Rafael e porta in svantaggio i suoi compagni. Anche lui gioca un buon primo tempo ma molla nella riporesa.
Meno attivo di Romulo sulla corsia opposta, fatica a spingere e soffre le percussioni di Maicon, suo diretto avversario.
Grande tocco di palla per un giocatore tutto da scoprire in questo campionato. Non mette sempre al servizio della squadra la sua qualità; nel secondo tempo assolutamente ridimensionato.
Un guerriero come i compagni ma deve alzare bandiera bianca quando la Roma ingrana definitivamente.
(dal 65′) SALA 5: non riesce a immpedire le avanzate giallorosse e sbaglia molti palloni in fase di costruzione.
Bene nelle due fasi, tenta più volte la conclusione colpendo anche una traversa.
Manca lo spunto vincente, molto generoso anche in fase di copertura ma nella sua zona di competenza capita ben poco.
(dal 65′) JUANITO 5.5: niente di eccezionale, entra su un risultato già molto pesante ma fatica ad entrare subito in partita.
La retroguardia di Garcia lo impacchetta rendendolo inefficacie, poi senza i vitali cross dalle fasce tutto diventa più difficile.
Come Jankovic non trova mail lo spunto decisivo per creare l’azione pericoloa.
I suoi giocatori assaporano l’amara sensazione della Serie A. Ottimo primo tempo ma bastano 10 minuti e la domenica diventa un inferno. La Roma colpisce dal 56′ al 66′, la squadra si scompone e non trova più la bussola.
(Giorgio Davico)