Il Napoli batte l’Inter 2-1 nel posticipo della quattordicesima giornata di Serie A ed è la nuova capolista del campionato: scavalcati i nerazzurri grazie alla doppietta di Gonzalo Higuain. In dieci per tutto il secondo tempo (espulso Nagatomo), l’Inter reagisce con Adem Ljajic e nei minuti di recupero coglie due clamorosi pali con Jovetic e Miranda (grande parata di Reina), dando però ottime sensazioni in termini di reazione. Il Napoli ora guarda tutti dall’alto in basso ma nel secondo tempo è calato troppo e ha sofferto oltre misura. La formazione di Sarri merita i tre punti, sia chiaro, ma non ha saputo essere costante nell’arco dei 90 minuti, soffrendo nel finale l’assalto dei nerazzurri. Ma ora il Napoli non può più nascondersi, pensare allo scudetto non è più un tabù. Oggi l’Inter ha perso, ma solo nel punteggio: pur con l’uomo in meno, i nerazzurri non si sono tirati indietro e solamente la sfortuna ha impedito loro di pareggiare, per lo scudetto c’è anche la banda Mancini. Fin troppo severo nell’espellere Nagatomo per doppio tempo, una decisione che condizionerà il secondo tempo. A fine primo tempo viene quasi linciato dagli uomini dell’Inter che pretendono spiegazioni per l’espulsione giudicata eccessiva.
Alla fine del primo tempo, il big match al San Paolo vede il Napoli in vantaggio 1 a 0 sull’Inter. Pronti, via, e la formazione di Maurizio Sarri fa male a quella di Roberto Mancini con Higuain (7,5) che all’inizio del secondo minuto di gioco trova subito la via del gol trafiggendo Handanovic (6) (imbattuto da quasi 400 minuti) e porta così in vantaggio i padroni di casa, mandando letteralmente in visibilio i tifosi partenopei. La reazione dell’Inter è comunque fulminea, l’undici di Mancini costringe Reina (6) a un’uscita avventata e per sua fortuna c’è Albiol (6,5) a coprire. Continui capovolgimenti di fronte in campo, ma senza che le due squadre creino palle gol vere e proprie. L’occasione più ghiotta per i nerazzurri arriva al 29′, quando Guarin (6) da buona posizione prova il tiro, la falla finisce appena sopra la traversa. Poco più tardi Inter di nuovo in avanti con Ljajic (6.5) che serve Perisic (5,5), l’ex-Wolfsburg indirizza il pallone a lato. Qualche minuto prima dell’intervallo, però, arriva il colpo di scena: Nagatomo (4,5), già ammonito, stende Allan (7) che lo aveva lasciato sul posto, Orsato (5,5) non ci pensa due volte ed estrae il secondo giallo, Inter in 10 e Napoli in superiorità numerica. Mancini e il suo staff protestano per la decisione, ritenuta eccessiva, ma ora dovrà giocare il resto della partita in inferiorità numerica. Ci sono i presupposti per un secondo tempo bollente.
Il gol preso a freddo condiziona la prestazione dell’undici di Mancini, che comunque ha una buona reazione in seguito allo 0-1, attaccando diverse volte e in qualche occasione impensierendo Reina. Partita monumentale in difesa, nonostante il gol preso: innumerevoli chiusure sugli avversari e sempre bravo a leggere l’azione prima che avvenga effettivamente. Con i due gialli in meno di 45 minuti macchina una prestazione fin qui da non buttare via e complica terribilmente i piani di rimonta dell’Inter, già in svantaggio.
Come al solito, quando si tratta di giocare con le grandi, la formazione di Sarri dà il meglio di sé con gli spazi che si ritrova grazie agli avversari che giocano a viso aperto. Era l’uomo più atteso, e sblocca il big match dopo appena un minuto di gioco, con un altro gol di pregevole fattura. Qualche errore di distrazione in fase difensiva, e spesso è costretto a ricorrere al fallo per fermare gli avversari. Può e deve migliorare. (Stefano Belli)
Un’uscita decisiva su Ljajic sul 2-1, non sbaglia un rinvio dimostrando di essere un regista arretrato, quasi alla Neuer. Poi nel finale devia sul palo il colpo di testa di Miranda che sarebbe sicuramente entrato in porta. La sua imbattibilità si ferma oggi, a quota 534 minuti.
Onnipresente, sia in fase difensiva (quando legge bene i movimenti degli avversari) che in quella offensiva (avanzando sulla fascia e servendo cross a volontà). Fa anche diversi errori ma nessuno di questi compromette il risultato.
Diverse ottime chiusure da parte sua che fermano le ripartenze dell’Inter, e serve l’assist di testa a Higuain per il 2 a 0. Serata positiva per lui.
Qualche errore nel primo tempo quando perde qualche palla importante ed è più falloso del consentito, migliorando poi nella ripresa.
Instancabile, proponendosi spesso in fase offensiva senza però rinunciare a difendere e a non lasciare scoperta l’area di rigore del Napoli.
Si rivela decisivo nel provocare l’espulsione di Nagatomo, facendo così giocare l’Inter in 10 per oltre un tempo, come al solito tenta la soluzione dalla distanza ma senza fortuna.
Si occupa dei calci piazzati, delle verticalizzazioni, dello smistamento palle e degli scambi con i suoi compagni, una partita da dietro le quinte la sua.
L’occasione più ghiotta ce l’ha nella ripresa, ma il suo colpo di testa è troppo debole per poter creare grattacapi ad Handanovic.
Incontenibile sulla fascia, innesca più volte sia Higuain che Insigne con i suoi passaggi millimetrici. Sostituito nel finale.
Entra esclusivamente per difendere il 2 a 1 dall’assalto dell’Inter, con tutti gli schemi ormai saltati.
L’indiscusso Man of the Match, con i due gol che regalano una vittoria importantissima al Napoli. Solamente dei super interventi di Murillo e Handanovic gli impediscono di fare la tripletta.
Anche oggi le sue accelerazioni hanno seminato il panico tra i difensori dell’Inter, gli manca il gol solo perché il vero terminale offensivo del Napoli è Higuain.
Venti minuti di partita per lui che fa il suo senza commettere svarioni, ma pur essendo un buonissimo giocatore non è all’altezza di Insigne.
De Laurentiis starà benedicendo il giorno del suo arrivo a Napoli, dopo l’inizio in sordina il Napoli si è sbloccato e ora è la squadra che gioca meglio in Italia, lo scudetto non è più un’utopia, anzi.
Bravissimo nel tenere viva la squadra negando il 3-1 a Higuain che avrebbe di fatto chiuso la partita, incolpevole sui gol subiti.
Bravo negli uno contro uno, nessun attaccante del Napoli riesce a superarlo, un po’ meno nei passaggi e nei fraseggi.
Partita monumentale in difesa, non si contano i recuperi e le chiusure difensive sui giocatori del Napoli. Tuttavia viene sovrastato da Higuain sul gol del 2 a 0, ma l’episodio non pregiudica il suo voto. Sfortunatissimo nel finale quando colpisce il palo all’ultimo secondo.
Strepitoso quando in scivolata nega a Higuain la tripletta, ma è solo la punta dell’iceberg di un’ottima prestazione che i due gol subiti dall’Inter macchia in piccola parte.
Forse l’espulsione è una punizione troppo eccessiva, ma due falli da ammonizione in meno di 45 minuti sono troppi in una gara nevralgica come questa.
Primo tempo discreto quando sfiora anche il gol dell’uno pari, poi nella ripresa si fa prendere dal nervosismo e comincia a litigare con Allan, Mancini non può permettersi di restare in nove e lo sostituisce.
Impiega poco a entrare in partita, serve un ottimo cross per Ljajic che viene anticipato da Reina prima di calciare
Pur essendo diffidato Mancini lo schiera dal primo minuto, visto che deve già rinunciare a Felipe Melo, e non essendo nemmeno al top della forma non lascia il segno sul match.
Tanta buona volontà da parte sua, arriva spesso al tiro ma è impreciso sotto porta, avrebbe dovuto essere più altruista e mettersi a disposizione di Ljajic, decisamente più ispirato.
Garantisce movimenti e coperture, ma è spesso impreciso quando si tratta di finalizzare e non lascia il suo marchio sulla partita come avrebbe potuto
Entra nel finale e nei pochi minuti a disposizione potrebbe firmare clamorosamente la rete del due pari, ma trova il palo e non gli resta che la disperazione.
Primo tempo sterile, dove non combina praticamente nulla grazie all’ottimo lavoro della difesa del Napoli, nell’intervallo lascia il posto a Telles dopo l’espulsione di Nagatomo.
Non era facile entrare in una partita come questa con l’Inter in 10 uomini, ma non si fa prendere dalla tensione e si rende protagonista di una gara molto ordinata in difesa, senza errori e sbavature.
Il migliore dei nerazzurri, riapre la partita con il gol del 2-1 e va vicinissimo al pari, poi nel finale va in debito d’ossigeno e sbaglia ogni pallone che tocca, ma oggi ha dato veramente l’anima in campo, dimostrando di poter essere l’arma in più di questa Inter.
Oggi non ha nulla da rimproverarsi, a parte l’inizio un po’ in sordina l’Inter ha giocato sugli stessi livelli del Napoli e, nonostante la sconfitta, i nerazzurri meritano di essere considerati per lo scudetto. Recrimina parecchio per l’espulsione di Nagatomo.
(Stefano Belli)