Sconfitta del Genoa che in casa, fra le mura del Marassi, cade sotto i colpi del Carpi, terminando il match con il risultato di 2 a 1. Una gara condizionata anche dall’espulsione di De Maio, che Gasperini ha mandato in campo al posto di Diogo Rosado: «Diogo è uscito non perché stesse facendo male ma perché stavamo un po’ soffrendo da quella parte – ha raccontato il tecnico del Genoa in occasione della conferenza stampa post-match – credo che De Maio non sia in un buon momento, e quando è entrato non ha fatto benissimo, se penso anche all’ingresso di Borriello: se non entra con la carica giusta è un peccato perché vuol dire che non ci siamo preparati bene. E’ una colpa mia perché l’ho fatto entrare e del nostro spogliatoio, soprattutto perché abbiamo preso sette espulsioni in 14 partite: siamo in Serie A e non al bar».
Genoa-Carpi termina con il risultato di 1-2 in favore degli ospiti. La gara inizia subito in salita per il Grifone che dal 5′ è costretto a giocare in dieci uomini a causa dell’espulsione di Pavoletti: l’attaccante abbatte Gagliolo con una gomitata inspiegabile. Rosso e Genoa in inferiorità numerica per gran parte del match. La mazzata non scoraggia però gli uomini di Gasperini che trovano il vantaggio al 7′ grazie a Figueiras, bravo a far secco Belec con un diagonale imprendibile dalla destra. Il Carpi prova a reagire ma l’unico sussulto degli emiliani arriva con un traversone di Martinho che nessuno riesce a deviare in porta. Al 33′ il Genoa sfiora il raddoppio con Izzo: punizione tagliata di Tino Costa per la testa del difensore che stacca bene ma non inquadra il bersaglio grosso. Sul finire di primo tempo doppia chance per il Carpi. Martinho entra in area e carica un siluro sul primo palo: Perin si salva. Sul proseguo dell’azione Zaccardo calcia incredibilmente sul fondo dall’altezza del dischetto. Al 45′ Gakpé prova a infilare Belec dopo un’azione personale ma il portiere ospite non si lascia sorprendere.
Nella ripresa c’è solo il Carpi. Castori inserisce Borriello e Di Gaudio e la mossa porta i suoi frutti. Al 57′ proprio Di Gaudio orchestra il rapido contropiede dal quale arriva il pareggio di Borriello. Il centrocampista allarga sulla sinistra per l’attaccante che beffa Perin per il classico gol dell’ex. Passano cinque minuti e Borriello sfiora la doppietta: il neo entrato salta Ansaldi e calcia sul primo palo. Pallone fuori di un soffio. Al minuto 75 Lasagna, subentrato a Mbakogu, mette in mezzo un delizioso esterno sinistro sul quale lo scatenato Borriello non riesce ad arivare. Il Genoa rischia tantissimo e capitola all’80’. Borriello difende la sfera con il fisico spalle alla porta e apre sulla destra per l’inserimenti di Zaccardo. Il terzino entra in area e supera Perin con un diagonale che vale i tre punti. L’ultima emozione del match arriva all’81’: Rincon carica un siluro dal limite trovando la straordinaria parata di Belec in corner.
Passando alle statistiche notiamo un chiaro dominio del Carpi viziato dalla superiorità numerica degli emiliani: gli ospiti hanno realizzato 15 tiri di cui 5 nello specchio. Il Genoa si ferma a 9 complessivi: 3 verso Belec. Per quanto concerne il possesso palla meglio il Grifone (50,1%) rispetto al Carpi (49,9%).
Al termine di Genoa-Carpi ecco le parole rilasciare a Premium Sport dal man of the match, Marco Borriello, autore di un gol e di un assist: ‘Ho giocato la mia partita come l’ho sempre fatta con il Genoa: nella vita poi si devono fare delle scelte. Il Genoa ha preso una strada ed io ne ho presa un altra, ci siamo separati ma siamo tutti e due contenti perché io sto giocando abbastanza bene e loro hanno trovato un bravissimo attaccante come Pavoletti. Siamo felici perché finalmente è arrivata questa vittoria su un campo difficilissimo contro una squadra forte. Ne abbiamo approfittato perchè il Genoa è rimasto in dieci altrimenti non saprei come sarebbe finita. Noi siamo una squadra viva, non meritiamo i punti che abbiamo e forse solo in due o tre gare abbiamo demeritato. Nelle altre gare ce la siamo sempre giocata e perso nel finale, finalmente oggi è arrivata una vittoria‘. (Federico Giuliani)
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