Zenit-Torino termina 2-0, con i russi che mettono un piede e mezzo ai quarti, per quanto si è visto stasera al ‘Petrovskij Stadion’. Dimostrazione chiara di superiorità per gli uomini di mister Villas-Boas, aiutati dagli errori di inesperienza del Toro, in primis con l’espulsione di Benassi che ha cambiato le carte in tavola. Approfondendo un divario che però è sembrato in generale eccessivo per sperare (lucidamente) di riempirlo tra 7 giorni. Ci vorranno una partita perfetta ed un miracolo a tinte granata. Ma sognare, in fondo, non è proibito.
Zenit e Torino entrano, con il 2-0 in favore dei russi e la partita in pugno per Villas-Boas, nell’ultimo quarto di match. Dopo la mazzata stronca-Toro del raddoppio poche occasioni per i padroni di casa, che paiono accontentarsi e sono già entrati in modalità “controllo”. Destando in ogni caso, in tutte le situazioni, una grande impressione. Al Torino servirebbe un episodio fortunato, un contropiede di Quagliarella o un calcio piazzato per cercare la zampata che terrebbe aperto il discorso qualificazione. Stando così le cose, più di mezzo passaggio del turno è già in tasca agli avversari
Era finita male ed è ricominciata peggio per i granata. Pronti-via, ad inizio ripresa, infortunio muscolare per Vives, appena entrato: subito in campo Farnerud al suo posto allora, non prima di aver rischiato di incassare il 2-0 ingenuamente da Hulk. Passano pochi minuti però ed ecco la batosta del raddoppio per lo Zenit: ancora Hulk – respinto dal palo – protagonista, ma a segnare è Criscito, a porta ormai sguarnita.
Zenit-Torino termina sull’1-0 per i padroni di casa a fine tempo. Decide per ora il gol di Witsel nel finale, con destro ravvicinato sulla respinta corta di Padelli, che si era opposto al tiro di Smolnikov. Imperdonabile visto il livello della partita e l’importanza del match contro lo Zenith l’errore di gioventù di Benassi, espulso giustamente dall’arbitro. Ora, con il solo Quagliarella a poter impensierire i russi in contropiede, si prospetta un secondo tempo in apnea. Servirà l’impresa, ovvero un gol segnato, per crederci in vista del ritorno.
Zenit-Torino resta ferma sullo 0-0 iniziale anche “scollinata” la metà del primo tempo. Dopo lo squillo di Rondon in avvio, zero occasioni per i padroni di casa, tenuti a bada con attenzione dal Torino, che però manca in fase di impostazione del gioco. Come comprensibile visto il livello degli avversari. La linea altissima di difesa voluta dal tecnico dei russi, però, può diventare un fattore per due come Quagliarella e Martinez. Prima della mezzora però arriva la svolta negativa per gli uomini di Ventura: sciocco secondo giallo per Benassi, che entra – già ammonito – su Witsel (senza senso) e viene espulso. Toro in 10 per un’ora, adesso.
iniziata con i padroni di casa subito convinti in avanti e soprattutto con il solito Rondon sugli scudi. Il capocannoniere di Villas-Boas ha sfiorato il colpo immediato con un’azione personale prepotente e stoppata alla grande da Padelli, grazie ad una deviazione di piede in angolo. Toro però propositivo, pur con il giusto “timore reverenziale” e che cerca di verticalizzare in ripartenza su Quagliarella: è lui la carta, l’asso, nella manica di Ventura.
Diretta Zenit San Pietroburgo-Torino: ci siamo, il grande appuntamento per il Toro sta per cominciare. Le squadre sono pronte a scendere in campo al Petrovski Stadion di San Pietroburgo, di seguito le formazioni ufficiali. ZENIT SAN PIETROBURGO (4-1-4-1): 1 Lodygin; 19 Smolnikov, 13 Neto, 24 Garay, 4 Criscito; 21 Javi Garcia; 7 Hulk, 28 Witsel, 25 Danny, 17 Shatov; 23 Rondon In panchina: 71 Baburin, 6 Lombaerts, 58 Zuev, 5 Ryazantsev, 8 Mogilevets, 44 Tymoshchuk, 90 Sheydaev Allenatore: André Villas-Boas TORINO (3-5-2): 30 Padelli; 19 Maksimovic, 25 Glik, 24 Moretti; 36 Darmian, 94 Benassi, 14 Gazzi, 7 El Kaddouri, 3 Molinaro; 27 Quagliarella, 17 J.Martinez In panchina: 13 Castellazzi, 5 Bovo, 21 Gaston Silva, 20 Vives, 8 Farnerud, 11 Maxi Lopez, 22 Amauri Allenatore: Giampiero Ventura Arbitro: Manuel De Sousa (Portogallo)
Una partita interessante quella del Petrovski. Che si giocherà più che altro sulle corsie; il Torino gioca con un centrocampo a cinque, nel quale diventas fondamentale non soltanto il lavoro degli esterni che si devono alzare e abbassare seguendo le due fasi, ma anche e soprattutto quello degli interni che quando ad avere il possesso di palla sarà lo Zenit dovranno andare costantemente ad aiutare, provando il pressing a zona per impedire agli esterni offensivi russi di creare superiorità. Osservato speciale ovviamente Hulk: Molinaro incrocia dalla sua parte e deve essere bravo a non concedergli mai di rientrare sul terribile sinistro, e invece accompagnarlo sul fondo e portarlo verso laiuto del centrale di sinistra, con la mezzala che deve invece chiudere lopzione del passaggio verso il centro dove Witsel e Javi Garcia possono arrivare a supporto.
Entrando in questa partita le cifre statistiche del Torino parlano di 14 gol segnati nelle otto gare disputate con un possesso palla del 50%; i tiri sono 110, un ottimo dato soprattutto considerando che 40 finiscono nello specchio della porta e 21 sono stati respinti (3 legni colpiti). Il Torino ha battuto 47 calci dangolo ed è finito 34 volte in fuorigioco; dal punto di vista disciplinare ha ricevuto 18 ammonizioni (poco più di due a partita) e nessuna espulsione, con 110 falli fischiati contro. I falli che invece gli uomini di Giampiero Ventura hanno subito sono 94.
Alle ore 18 di oggi pomeriggio lo Stadion Petrovski ospita Zenit San Pietroburgo-Torino, partita diretta dallarbitro portoghese Manuel De Sousa. e valida per landata degli ottavi di finale di Europa League 2014-2015. Per il Torino unaltra notte da leoni: il ritorno è previsto la prossima settimana, così che questa competizione tornerà in pari con la Champions che ha invece spezzato i suoi ottavi. Dunque questa sera sarà soprattutto importante segnare per i granata: un gol in trasferta – vale doppio secondo la regola – può fare tutta la differenza del mondo, così come uscire dal Petrovski con un pareggio, senza parlare di una vittoria che indirizzerebbe la qualificazione. Non ci sono scontri diretti tra le due squadre, anche perchè la storia internazionale dello Zenit è giovane mentre quella del Torino si è interrotta per almeno ventanni; lo Zenit ha già affrontato squadre italiane, per la precisione in quattro occasioni le ha ospitate in questo stadio. Il bilancio non è dei migliori: una sola vittoria (nel 2009), un pareggio e due sconfitte. Per il Torino una sola trasferta in terra di Russia, a Mosca e ormai lontana più di 22 anni: fu uno 0-0 e vista la sconfitta interna subita allandata arrivò leliminazione (era il secondo turno di Coppa UEFA). Nessun calciatore russo ha mai giocato nel Torino; lo Zenit San Pietroburgo invece ha avuto anche unidentità italiana con la presenza di Domenico Criscito nella rosa e con il periodo di Luciano Spalletti, che in cinque anni sulla panchina del club di San Pietroburgo ha vinto due campionati, una coppa e una Supercoppa di Russia, ma è stato esonerato il 10 marzo dello scorso anno nonostante la sua squadra fosse seconda in classifica, pagando un periodo di crisi prolungata. In campo ci sono 11 titoli nazionali: 7 li ha conquistati il Torino, 4 lo Zenit (di cui 1 sovietico). Da non sottovalutare il fatto che i russi abbiamo vinto Coppa UEFA e Supercoppa Europea nel 2008, mentre il Torino ha giocato la finale di UEFA nel 1992. Insomma: le due squadre sono certamente nobili al di là del periodo che stanno attraversando. Lo Zenit San Pietroburgo è in testa al campionato russo con 7 punti di vantaggio sul Cska Mosca, e nel weekend ha strapazzato lUral (tripletta di Rondon); ma in Europa le cose vanno diversamente. La discesa in Europa League è infatti dovuta al terzo posto nel girone di Champions; nonostante si trattasse di un gruppo abbordabile lo Zenit non è riuscito ad avere la meglio su Monaco e Bayer Leverkusen, palesando ancora qualche imbarazzo internazionale che ne frena il rendimento. E un po il problema di tutta la Russia, intesa come movimento calcistico: quando si varcano i confini nazionali raramente si ottengono grandi risultati. Proprio lo Zenit rappresentò una straordinaria eccezione, quando vinse la Coppa UEFA e si permise anche di battere il Manchester United in Supercoppa; ma oggi la squadra di André Villas-Boas deve ancora fare tanta strada. Per la rosa e lesperienza rimane comunque una delle candidate a vincere lEuropa League; nei sedicesimi ha eliminato il Psv Eindhoven vincendo 1-0 in Olanda (gol di Hulk) e imponendosi 3-0 al Petrovski (doppietta di Rondon e gol di Hulk). Il Torino ha affrontato la fase a gironi, entrando dai turni preliminari per effetto dellesclusione a tavolino del Parma; la squadra di Giampiero Ventura ha faticato nella prima fase, specialmente in trasferta (pareggio a Bruges e sconfitta a Helsinki prima della goleada di Copenaghen) ma poi ha dimostrato tutto il suo carattere eliminando nientemeno che lAthletic Bilbao, una squadra che aveva giocato la finale tre anni fa. Il 3-2 del Nuevo San Mamès (reti di Quagliarella su rigore, Maxi Lopez e Darmian) ha sancito ancora una volta il cuore Toro, un concetto che spesso può apparire astratto e che invece si manifesta nei momenti più difficili; anche in campionato le cose stanno andando bene, dopo un girone di andata sottotono il Torino ha centrato una striscia di 12 partite senza perdere, ne ha vinte quattro in fila tra gennaio e febbraio e, pur avendo perso a Udine domenica pomeriggio, rimane ancora in quota per unaltra qualificazione in Europa. Ci attende pertanto una partita molto bella e intensa; lo Zenit è forse favorito perchè gioca in casa e ha una rosa più abituata a partite internazionali, ma non è raro che si faccia sorprendere da formazioni sulla carta inferiori. A noi non resta dunque che metterci comodi, dare la parola al campo e stare a vedere come andrà a finire questa sfida dello Stadion Petrovski: la diretta di Zenit San Pietroburgo-Torino, valida per landata degli ottavi di finale di Europa League 2014-2015, sta per cominciare
La diretta tv di Zenit San Pietroburgo-Torino sarà trasmessa dai canali del digitale terrestre; in particolare dovete andare su Premium Calcio (numero 370) e Premium Calcio HD (numero 380) che potete attivare anche in diretta streaming con lapplicazione Premium Play, che è gratuita per tutti gli abbonati. Altre informazioni sulla partita arriveranno attraverso il sito ufficiale www.uefa.com/uefaeuropaleague; e sulle pagine dei social network, in particolare Facebook e Twitter, che trovate agli indirizzi facebook.com/uefaeuropaleague e @EuropaLeague. Anche le due squadre in campo hanno i loro account: per lo Zenit San Pietroburgo ci sono facebook.com/fczenit e @zenit_spb, per il Torino abbiamo invece facebook.com/TorinoFootballClub e @TorinoFC_1906.
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