La solita Inter, contrastante e difficile da leggere, perde 2-1 in casa contro la Juve già campione d’Italia e resta ferma al palo (o all’incrocio, colpito da Shaqiri), perdendo forse definitivamente la possibilità di centrare un posto per la prossima Europa League. A farci propendere per la bocciatura è la mancanza di cattiveria e furore degli uomini di Mancini, che contro un avversario più che appagato sono riusciti a esaltare Storari facendolo assurgere a nuovo Lev Jascin, fenomeno tra i pali: in realtà nei numeri qualche attenuante si può trovare, pur non cambiando l’interpretazione generale.
Possesso di palla e passaggi totali sono interamente di marca nerazzurra, 60 a 40% e 731 a 468; un dominio sterile, che ha portato a qualche occasione clamorosa ma non sufficiente in definitiva. Riguardo alle occasioni create, 18 a 14 per i padroni di casa, con 8 tiri (a 4) nello specchio. Ecco dove bisogna ricercare i dati più importanti: sia nella protezione dell’area che nell’attacco alla porta avversaria la Juve ha fatto seppur leggermente meglio. Un punto percentuale di differenza a favore dei bianconeri, che si è tramutato in un gol di differenza (interpretazione un pò “libera”, visto il modo in cui è arrivato, vero Handanovic?) al 90. Infine i singoli: stavolta ci sono 3 conferme assolute. Barzagli è il migliore per palloni recuperati, Kovacic il padrone dei passaggi riusciti (ben 82) e Morata il re dei tiri in porta; su 14 tentativi totali della Vecchia Signora, 8 sono suoi. Una dittatura.
Spazio alle interviste del post partita. Roberto Mancini è deluso ma recrimina anche per le decisioni arbitrali: “Gli errori individuali hanno pesato, ma la sconfitta non è arrivata soltanto per questo. Non dovevamo chiudere il primo tempo 1-1, ma cercare di andare sul 2-0, 3-0. Per come abbiamo giocato ce lo saremmo meritati tranquillamente: abbiamo creato tanto, ma non siamo stati abbastanza cinici. Il nostro futuro non cambia. Dobbiamo costruire qualcosa di importante e lo faremo continuando a lavorare. Il gol annullato? Era buono, mi pare (gli fanno vedere le immagini dallo studio, a ‘Premium Calcio’, ndr). Si, non capisco come abbia fatto a sbagliare il guardialinee, era in linea…”. E giù risate, molto amare, in chiusura.
Massimiliano Allegri invece è sempre più sorridente: “Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi, oggi hanno dato una bella conferma. Ci sono state partite decisive in cui chi ha giocato meno è stato fondamentale e questa è una di quelle. Questa squadra gioca sempre con intensità e voglia di vincere e oggi ne hanno dato una bella prova. Se sono ansioso in vista delle finali? No preoccupazioni ed ansie arrivano per altre cose, nella vita. Dobbiamo continuare così, pensando ad un appuntamento per volta, consapevoli della nostra forza”. (Luca Brivio)
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