Due vincitori per la crono tappa del Tour de France 2016: il successo è di Tom Dumoulin, ma il secondo posto permette a Chris Froome di scavare un solo importante con i rivali diretti. Il leader di Sky è stato l’unico a contenere i distacchi del ciclista olandese, ma ma preoccupazione principale di Froome era ovviamente il confronto con i rivali in classifica. Sono pesanti i secondi e minuti rifilati. L’unico dei big a mantenere il distacco nel minuto è Bauke Mollema, che è balzato al secondo posto della classifica generale. Il giovane Adam Yates ha provato a difendersi, ma è scivolato al terzo posto, mentre lo scalatore colombiano Nairo Quintana è apparso ancora in difficolt. Arriva a 2’05” da Frome e ora è al quarto posto in classifica. Dovrà andare all’attacco sulle montagne per dare filo da torcere a Froome. Pesante il distacco anche per Fabio Aru: il ciclista sardo conclude la tredicesima tappa con 4’22’ di ritardo e ora in classifica è decimo a 5’16”.
Terminata la crono tappa del Tour de France 2016, che ha portato i corridori da Bourg Saint Andeol a La Caverne Du Pont D’Arc. La frazione odierna è stata vinta dall’olandese Tom Domoulin, Chris Froome si è piazzato al secondo posto mantenendo la maglia gialla con il tempo complessivo di 57 ore, 11 minuti e 22 secondi. Alle sue spalle un cambiamento: l’olandese della Trek-Segafredo Bauke Mollema ha scavalcato il britannico Adam Yates e si trova ora al secondo posto, con un ritardo di quasi due minuti (+1’47”) rispetto a Froome. Scivola di un paio di posizione il francese Romain Bardet, quinto prima della crono tappa di oggi e settimo al termine della prova, superato sia dallo spagnolo Alejandro Valverde che dallo statunitense Tejay Van Garderen. Fabio Aru da ottavo passa in decima posizione. La cerimonia di premiazione dopo la tredicesima tappa del Tour de France 2016 si è svolta in silenzio, con tutti i vincitori di giornata riuniti in una volta sola sul palco e nessun bacio da parte delle miss; questo in memoria delle vittime dell’attentato terroristico di Nizza.
La crono tappa di oggi, venerdì 15 luglio, non cambia la graduatoria scalatori che vede in testa il belga Thomas De Gendt (team Lotto Soudal), vincitore nella tappa di ieri da Montpellier a Mont Ventoux. Che passerà alla storia per altri motivi ma che ha comunque permesso a De Gendt di vestire la maglia a pois. 89 i punti del trentenne belga in questa classifica, 9 in più rispetto al francese della FDJ Thibaut Pinot che figura al secondo posto a quota 80. A completare il podio provvisorio della classifica scalatori il polacco Rafal Majka (Tinkoff), terzo con 77 punti davanti allo spagnolo della Cofidis Daniel Navarro (68 punti). Il primo italiano fa parte della top ten ed è Diego Rosa: il ventisettenne dell’Astana, compagno di squadra di Vincenzo Nibali e Fabio Aru, è nono con 27 punti a meno 8 dall’olandese dell’IAM Cycling Stef Clement. 11 invece i punti di Vincenzo Nibali, l’altro atleta italiano a comparire nella classifica scalatori: per il siciliano posizione numero 25.
Mentre è in corso la tappa numero 13 della Grande Boucle diamo un’occhiata alla classifica a squadre della corsa a tappe francese. Comanda la BMC Racing Team i cui corridori hanno sommato, prima della crono odierna, un tempo complessivo di 171 ore, 28 minuti e 49 secondi. La squadra statunitense annovera un ciclista nella top ten della classifica generale: Tejay Van Garderen che dopo dodici tappe occupa la settima posizione, ad un minuto e mezzo dalla maglia gialla Chris Froome. A ridosso dei primi dieci anche l’australiano Richie Porte, che ieri è rimasto coinvolto nell’incidente con la moto della tv assieme a Bauke Mollema e allo stesso Froome. Anche un corridore italiano sta contribuendo al primato della BMC nella classifica a squadre del Tour de France 2016: il siciliano Damiano Caruso, diciannovesimo in classifica generale. Al secondo posto della graduatoria a squadra gli spagnoli della Movistar, rappresentati anzitutto dal colombiano Nairo Quintana che sta cercando di recuperare il distacco di un minuto da Froome; il suo compagno Alejandro Valverde insegue al sesto posto della classifica generale, staccato di circa un minuto e mezzo dalla maglia gialla. Terzo nella classifica a squadre è il team SKY di Chris Froome, quarta l’Astana di Vincenzo Nibali e Fabio Aru.
La maglia gialla è sulle spalle di Adam Yates, che finora è emerso come il giovane ciclista più costante della corsa. Il britannico del team Orica-BikeExchange, secondo in classifica generale dietro Chris Froome, comanda la graduatoria riservata ai giovani con 1 minuto e 42 secondi di vantaggio sul sudafricano Louis Meintjes (team Lampre-Merida). Yates compirà 24 anni il 7 agosto, mentre Meintjes li ha già festeggiati il 21 febbraio. A completare il podio provvisorio della classifica giovani è il francese Warren Barguil, ventiquattrenne del team Giant-Alpecin, distaccato di quasi 4 minuti dal capoclassifica Yates (+03’41”). Sinora solo due ciclisti hanno indossato la maglia bianca al Tour de France 2016: oltre a Yates anche il transalpino Julian Alaphilippe, anche lui classe 1992 e parte del team Etixx-Quick Step; il ventiquattrenne nato a Saint-Amand-Montrond, secondo alla Freccia Vallone di quest’anno dietro ad Alejandro Valverde, ha comandato la classifica giovani nelle prime sei tappe, prima di cedere il primato ad Adam Yates che dalla settima frazione non ha più svestito la maglia bianca.
Se Chris Froome ha mantenuto la maglia gialla, Peter Sagan è rimasto in verde ovvero in testa alla classifica a punti della corsa francese. Il ventiseienne slovacco del team Tinkoff ha consolidato la propria posizione in testa alla graduatoria salendo a quota 309, che significa quasi cento lunghezze in più rispetto all’inseguitore più immediato ovvero Mark Cavendish, secondo a 219. Sagan ha vinto due tappe del Tour de France 2016: la seconda da Saint-Lo a Cherbourg-en-Cotentin e l’undicesima di mercoledì, quella da Carcassone a Montpellier. Cavendish invece si è aggiudicato tre frazioni della Grande Boucle: quella inaugurale partita da Le Mont-Saint Michel e poi la terza, la Granville-Angers; il ciclista originario dell’Isola di Man è tornato a tagliare il traguardo per primo il 7 luglio, al termine della sesta tappa del Tour de France che si è srotolata da Arpajon-ser-Cere fino a Montauban. Se il conteggio delle tappe vinte è di 3-2 a favore di Cavendish, per adesso Sagan risulta nettamente il migliore per la somma totale dei vari piazzamenti. Terzo nella classifica a punti il tedesco Marcel Kittel della Etixx-Quick Step, 202 punti per lui, a seguire il francese Bryan Coquard (Direct Energie) a quota 125, poi l’australiano Michael Matthews (Orica BikeExchange) una lunghezza sotto. Il primo italiano a comparire in graduatoria è Fabio Sabatini (Etixx-Quick Step), ventinovesimo con 38 punti.
Chris Froome è rimasto in testa alla graduatoria generale della Grande Boucle, nonostante gli intoppi nella dodicesima tappa. Il britannico del team SKY mantiene 47 secondi sul connazionale dell’Orina-BikeExchange Adam Yates, terzo il colombiano Nairo Quintana a +54”. Nel frattempo ieri è stato ufficializzato un altro ritiro: quello del belga Simon Gerrans (team Orica-BikeExchange) che ha completato la tappa da Montpellier a Mont-Ventoux per poi annunciare il forfait dovuto alla frattura alla clavicola. Con Gerrans tocca quota 9 il numero di corridori che si sono ritirati nel corso del Tour de France 2016: il primo è stato il danese Michael Morkov della Katusha, caduto nel corso della tappa d’apertura ed arresosi durante l’ottava frazione. La nona tappa è stata quella che per ora ha registrato più ritiri: prima quello dell’australiano Mark Renshaw (team Dimension Data), poi i francesi della FDJ Matthieu Ladagnous e Cedric Pineau, infine il ritiro eccellente dello spagnolo Alberto Contador che ha detto basta dopo gli acciacchi dei giorni precedenti. Nella tappa numero 10 problemi di stomaco hanno costretto al ritiro l’olandese Sebastian Langeveld (Cannondale-Drapac), mentre ieri hanno annunciato forfait anche il francese Angelo Tulik (Europcar) e il belga Jurgen Van Den Boreck (Katusha).
Il Tour de France 2016 si appresta a vivere un’altra giornata che per la classifica generale sarà molto importante. Infatti l’edizione numero 103 del Tour de France ci propone oggi la tredicesima tappa che sarà la prima cronometro. Da Bourg Saint Andeol a La Caverne du Pont d’Arc saranno 37,5 km che lasceranno il segno sulla classifica come sempre succede nelle prove contro il tempo, anche se difficilmente le emozioni saranno paragonabili a quelle che abbiamo vissuto ieri nel finale sul Mont Ventoux, con intervento finale della giuria per stabilire che in maglia gialla ci sarà anche oggi Chris Froome.
Decisione della giuria che cambia tutto rispetto ai distacchi sul traguardo dopo un finale che passerà alla storia: la direzione corsa ha rivisto le fasi salienti della tappa ed ha deciso di applicare la neutralizzazione dei tempi per gli atleti che sono rimasti coinvolti nell’incidente, con Froome che è stato accreditato delle stesso tempo di Bauke Mollema che era con lui al momento dell’urto con la moto, così che Adam Yates – maglia gialla per qualche minuto – deve di nuovo accontentarsi del secondo posto, a 47 secondi da Froome, che così nonostante tutto è riuscito a guadagnare qualche secondo sui rivali che aveva staccato fino al momento della caduta. Terzo Nairo Quintana a 54″, quarto proprio Mollema a 56″, i distacchi sono comunque ancora molto contenuti. Una decisione sulla quale naturalmente si apriranno molte discussioni, scaturita da un episodio che non fa certamente bene al Tour de France, che in questa edizione aveva avuto già a che fare con altri problemi come la caduta della struttura posta all’ultimo chilometro venerdì scorso ed il precedente “cazzotto” tirato proprio da Froome ad un tifoso che aveva invaso la strada sabato.
Facciamo ora una breve panoramica della situazione nelle altre graduatorie al termine della tappa di ieri. Nella classifica a punti, cioè la maglia verde, nulla è cambiato e di conseguenza il campione del mondo Peter Sagan conserva 90 i punti di vantaggio sul secondo in classifica, che è sempre Mark Cavendish. La cinquina di maglie verdi sui Campi Elisi è sempre più vicina per Sagan. Cambia molto invece la classifica Gpm della maglia a pois, quella che premia il miglior scalatore, adesso detenuta dal belga Thomas De Gendt grazie al successo di tappa sul Mont Ventoux che gli è valso 50 punti in un sol colpo e il sorpasso su Thibaut Pinot. Per quanto riguarda la maglia bianca, quella che caratterizza la classifica dei giovani, sempre primo Adam Yates che ieri per qualche minuto aveva pensato che oggi avrebbe indossato una casacca ancora più prestigiosa, ma si può accontentare del secondo posto nella generale e del primato fra gli under 25, sempre davanti a Louis Meintjes.
1. Chris Froome (Gbr, Sky) in 57h11’33”
2. Adam Yates (Aus, Orica-BikeExchange) a 47″
3. Nairo Quintana (Col, Movistar) a 54″
4. Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo) a 56″
5. Romain Bardet (Fra, Ag2R-La Mondiale) a 1’15”
6. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 1’32”
7. Tejay Van Garderen (Usa, Bmc) a 1’32”
8. Fabio Aru (Ita, Astana) a 1’54”
9. Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step) a 1’56”
10. Joaquim Rodriguez (Spa, Katusha) a 2’11”
1 Christopher Froome (Gbr, SKY), 58h02’51”
2 Bauke Mollema (Ola, Trek-Segafredo), +1’47”
3 Adam Yates (Gbr, Orica-BikeExchange), +2’45”
4 Nairo Quintana (Col, Movistar), +2’59”
5 Alejandro Valverde (Soa, Movistar), +3’17”
6 Tejay Van Garderen (USA, BMC), +3’19”
7 Romain Bardet (Fra, AG2R La Mondiale), +4’04”
8 Richie Porte (Aus, BMC), +4’27”
9 Daniel Martin (Irl, Etixx-Quick Step), +5’03”
10 Fabio Aru (Ita, Astana), +5’16”