E’ morto Christian Daghio, leggenda italiana del Muay Thai, primo lottatore del Belpaese ad aver ottenuto il permesso di poter disputare un incontro in Thailandia. Dopo la thai aveva deciso di dedicarsi alla boxe, vista anche l’età (49 anni) e nel corso dell’incontro dello scorso 26 ottobre per difendere il titolo, è morto per via dei numerosi colpi ricevuti e dei susseguenti traumi. «In questo momento provo un dolore grandissimo, che non si può descrivere». A parlare è Fabrizio, fratello di Christian, intervistato dai microfoni de La Gazzetta di Modena. Christian viveva da 12 anni in Thailandia, dove aveva una compagna, Nat, e una bambina di cinque anni: «Aveva deciso di chiamarla Angela – ricorda commosso il fratello – come nostra madre. È a loro che dobbiamo pensare, per aiutarle in questo momento terribile». Come da volere, Daghio verrà sepolto a Pattaya, il paese dove viveva e dove gestiva un resort in cui insegnava la disciplina di cui era un campione: «Verrà sepolto a Pattaya – le parole del fratello – con rito cristiano. Ormai non si trovano più posti sui voli, perché da tutto il mondo arriveranno altri atleti che vogliono porgergli l’ultimo saluto. Era conosciutissimo nel mondo delle arti marziali e del pugilato. Tutti lo amavano e ora lo piangono». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MORTO SUL RING IL LOTTATORE
Christian Daghio morto. E’ deceduto il campione italiano di Muay Thai, atleta 49enne originario di Carpi, provincia di Modena (Emilia Romagna). Il pluripremiato, vincitore di sette titoli mondiali di categoria, è spirato a seguito di un incontro avvenuto lo scorso 26 ottobre a Bangkok, valevole per il titolo mondiale di boxe, categoria pesi supermedi. Troppo gravi i traumi riportati da Christian Daghio, e dalle immagini (il filmato potete trovarlo più sotto), si notano i colpi subiti dallo stesso, che più volte durante l’incontro è caduto al suolo stremato. Daghio era una leggenda vivente nel mondo del Muay Thai, lui che era stato il primo italiano ad essere ammesso ai combattimenti in Thailandia, la patria di questa disciplina di arti marziali. Aveva vinto l’ultimo dei sette titoli mondiali nel 2016, a 47 anni di età, oltre ad aver trionfato nel campionato europeo, e ad essersi aggiudicato tre medaglie di bronzo fra europei e mondiali con la nazionale italiana.
CHRISTIAN DAGHIO MORTO
Come ricorda l’edizione online del Messaggero, in totale Christian Daghio ha disputato 186 incontri, vincendone 142 e perdendone 44. Era anche un pugile eccezionale, con 31 vittorie su 31 incontri, di cui 27 arrivate per ko. Lo scorso giugno, dopo un anno di stop, aveva deciso di rimettersi i guantoni e di tornare a lottare sul ring, una decisione che purtroppo gli è costata la vita. Il Muay Thai era tutto per lui, al punto che Christian Daghio aveva deciso di trasferirsi in Thailandia, precisamente a Pattaya, dove risiedeva dal 2006, e dove gestiva un resort in cui insegnava a combattere a persone provenienti da ogni angolo della terra. Come dicevamo, dalla Muay Thai era passato al pugilato divenendo campione d’Asia, ma durante l’incontro per la riconferma del titolo, durato 12 riprese, è finito in coma a 30 secondi dal gong finale. Trasportato d’urgenza in ospedale, l’italiano è deceduto poco dopo. «E’ stato un combattimento leale – ha raccontato il fratello di Christian Daghio, Fabrizio a il Resto del Carlino – era caduto una prima volta, qualsiasi altro pugile si sarebbe arreso. Ma lui non mollava mai. E’ morto come voleva: combattendo».