Chi è Bianca Andreescu? Per gli appassionati di tennis non un nome nuovo, ma anche per chi l’abbia sentita nominare per la prima volta domenica sera, quando ha clamorosamente vinto Indian Wells – il Premier Mandatory più importante del circuito di tennis femminile, e il “quinto Slam” secondo tutti – la sua rapidissima ascesa non può essere considerata scontata. Bianca Andreescu è di fatto la prima giocatrice nata nel nuovo millennio (16 giugno 2000) a vincere un titolo di questa portata; non la prima a irrompere sulla scena perché, prima di lei, giocatrici come Olga Danilovic, Dajana Yastremska e Anastasia Potapova avevano raggiunto una finale Wta. C’è però una bella differenza tra un International (o anche un Premier) e e un Mandatory, figurarsi se poi si tratta di Indian Wells: se ad Auckland la canadese – di origini rumene, come il cognome lascia intendere – aveva battuto Caroline Wozniacki e Venus Williams, nel deserto della California ha superato avversarie come Garbine Muguruza e Elina Svitolina, prima di superare (risultato 6-4 3-6 6-4) Angelique Kerber. Ha già dunque quattro successi contro ex numero 1 del ranking mondiale, e per arrivare al primo titolo ha superato due Top Ten; fino a quel momento aveva vinto un torneo della categoria 125s, che comunemente non viene annoverato alla Wta. Partita con la 60esima posizione nella classifica, da oggi è la numero 24; un’ascesa appunto rapidissima, che adesso dovrà trovare conferme. Intanto, per il secondo anno consecutivo Indian Wells viene sbancato da una sorprendente teenager: l’anno scorso era toccato a Naomi Osaka, che meno di 12 mesi dopo era numero 1 al mondo con due Slam in bacheca.
CHI E’ BIANCA ANDREESCU: LA CARRIERA
Bianca Andreescu è una predestinata: il mondo del tennis ne lancia in continuazione, solo negli ultimi anni giocatrici come Belinda Bencic e Anastasia Potapova, per non parlare di altre come Ana Konjuh (frenata da infortuni costanti) e magari anche Eugenie Bouchard sono entrate nella Wta con i crismi delle campionesse in erba. Tra il dire e il fare c’è di mezzo tutto l’universo possibile: la Bencic per esempio è arrivata numero 7 vincendo a Toronto ma è sparita per almeno due anni prima di tornare grande (titolo a Dubai, semifinale a Indian Wells), la Bouchard da tempo ha abbandonato la via della gloria mentre altre continuano a giocare con buoni e anche ottimi risultati, ma senza arrivare in cima. Per questo il successo della Andreescu andrà pesato e calcolato nel tempo, ma la notizia è fresca: predestinata perché nel circuito juniores è stata una delle tenniste più in vista (titolo singolare agli Australian Open e doppio al Roland Garros) e perché a 15 anni era in finale in un torneo ITF, vincendo a 16 il primo titolo (Gatineau). A Wimbledon 2017, quando aveva appena compiuto 17 anni, la canadese ha giocato per la prima volta nel tabellone principale di uno Slam: ha perso subito, ma da lì è stata quasi un fiume in piena con terzo turno a Washington (battendo anche la nostra Camila Giorgi) e finale in doppio a Québec City. E’ nata a Missisauga (Ontario) da genitori rumeni; a tennis ha iniziato a giocare a 7 anni quando per un breve periodo si è trasferita in Romania, tornando presto in patria. Il suo idolo è Simona Halep: tre anni fa, alla Rogers Cup giocata in casa, la Andreescu aveva ricevuto un grande incoraggiamento proprio dalla ex numero 1 Wta che in lei aveva visto una potenziale star. Ci aveva visto giusto? Per adesso sembrerebbe proprio di sì…