Finisce 2 a 2 il primo anticipo della venticinquesima giornata di Serie A tra Genoa e Parma, partita pazzesca e ricca di continui ribaltamenti di fronte, con gli ospiti che possono recriminare per qualche episodio dubbio e per una gara che sembrava vinta sino ad un quarto d’ora dalla fine. I dati alla fine, evidenziano comunque una partita piuttosto equilibrata, in cui il possesso palla si divide quasi equamente tra le due formazioni con un leggero vantaggio del Genoa (53%). Un dato comunque influenzato dal doppio vantaggio ducale che ha obbligato il grifone ad una lunghissima circolazione palla alla ricerca degli spazi. Tanti i tiri nell’arco dei novanta minuti con il Genoa che ci ha provato per ben 17 volte, solo 5 però le conclusioni nello specchio dei pali. L’uomo più pericoloso per il grifone è sicuramente Rodrigo Palacio, con ben sei tentativi personali, lo segue a ruota Bosko Jankovic che, a differenza dell’argentino, non riesce ad abbinare qualità all’indubbia quantità. Nel Parma, invece, grandi le prove dei centrali Ferrario e Zaccardo, oltre al massiccio Mariga che a un’ottima fase d’interdizione non ha saputo accompagnare lucidità nel momento di smistare il pallone.
La rete del vantaggio ospite arriva solo al minuto sei del primo tempo, quando Gobbi raccoglie una respinta della difesa genoana e sblocca l’incontro con un diagonale di chirurgica precisione che non lascia scampo all’incolpevole Frey. Nella ripresa, le difficoltà difensive del Genoa non trovano soluzione ed allora, all’ennesima ripartenza è ancora il Parma a passare. Biabiany recupera palla a metà campo e si rende protagonista di uno splendido coast to coast prima di affidare il pallone nei piedi di Giovinco. Il prodotto della primavera juventina, al cospetto di Frey, prova una grande conclusione ma trova sulla sua strada l’ottima risposta del portierone francese, aiutato dal palo. Il flipper che ne segue favorisce Floccari che con un semplice tap in pare mettere la pietra tombale sull’incontro. Palacio però lo riapre ribadendo in rete un calcio di rigore, precedentemente respinto da Mirante e dà il via ad un finale di gara da palpitazioni. Al sesto minuto di recupero è allora lo stesso argentino, splendidamente imbeccato da un filtrante del Nino Vertical Jorquera a fissare il 2 a 2 sfoderando un piattone che inchioda le illusioni della compagine di Donadoni.
Un soddisfatto e quanto mai aggrappato alla sua panchina Marino, si presenta ai microfoni di Sky Sport soddisfatto per la reazione dei suoi uomini. “E’ un punto che fa morale perché pochi minuti dopo l’inizio della sfida eravamo già sotto. Il Parma è veloce nelle ripartenze e c’era il rischio di capitolare. C’è stata una reazione, abbiamo costruito tante occasioni e credo che abbiamo meritato il pareggio. Abbiamo rischiato il tutto per tutto. Quello che conta è lo spirito, la squadra non ha mai mollato. Ho avuto le giuste risposte dalla società in settimana, ho sentito il presidente a Hong Kong. Non è felice dei risultati, ma sa quali sono le problematiche di questa squadra”. Più rammaricato invece Donadoni che comunque non abbandona il suo convenzionale aplomb: “Abbiamo perso una grossa occasione, i tre punti erano alla portata, erano meritati, ma ci siamo fatti raggiungere. Dobbiamo prendere tutto quello fatto di buono oggi e ripartire: i ragazzi hanno disputato una grande partita.” Sugli impressionanti sette minuti di recupero concessi, l’ex icona del Milan non casca nelle polemiche. “Parlo solamente di calcio e questo è il momento giusto per confermare quello che ho detto in passato. Se si predica bene, bisogna anche razzolare bene”