Oggi agli US Open Sara Errani e Roberta Vinci scendono in campo per il completamento del tabellone degli ottavi di finale femminili. Due partite difficili: la Errani, testa di serie numero 10, affronta la numero 6 Angelique Kerber, mentre Roberta Vinci, che ha il seeding numero 20, gioca contro la numero 2 al mondo Agnieszka Radwanska, già finalista a Wimbledon (clicca qui per approfondire). Sono due incontri nei quali le nostre tenniste non partono favorite, ma hanno le carte in regola per provare a superare il turno. Dovessero farcela entrambe, nei quarti di finale le due si ritroverebbero contro. In più, Sara e Roberta sono anche in corso nel doppio (agli ottavi di finale), dove da lunedi prossimo si ritroveranno al primo posto del ranking mondiale. Prima, però, il singolare: cosa dovranno fare dunque per avere la meglio delle due avversarie? Lo abbiamo chiesto a Laura Golarsa, ex tennista (nel 1989 raggiunse i quarti di finale a Wimbledon) e oggi commentatrice per Sky Sport. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net:
Sara Errani contro la Kerber, che ha già battuto a Parigi: da allora, cos’è cambiato? Da Parigi a oggi, è passato un Wimbledon in cui la Kerber ha giocato molto bene e ha fatto la semifinale, e sul cemento comunque sembra essere favorita, essendo anche arrivata in semifinale qui lo scorso anno. E’ anche vero però che la Errani è una giocatrice ostica: con lei le partite non sono mai scontate.
Kerber favorita? Sul cemento sì, ma le do un 55%, non così tanto quindi. A livello di gioco, Sara deve cercare di far spostare la Kerber, che è ancora molto pesante nonostante sia migliorata fisicamente. La partita, per essere un ottavo di finale, è da giocare, non chiusa.
Diceva Pablo Lozano (allenatore della Errani, ndr): “Se la partita si prolunga, Sara se la gioca molto di più”. Condivide? Assolutamente. Più la partita si allunga, e si allarga il campo, più la Errani diventa favorita. Il problema di Sara è che contro le giocatrici di peso, come successo contro Venus in più di un’occasione, viene asfaltata; e la Kerber, sul prendere l’avversaria con l’uno-due, è molto brava, ha un gioco forte e pesante contro il quale la Errani fa fatica. Se però riesce a fare match pari, diventa la favorita.
Roberta Vinci invece trova la Radwanska: pronostico chiuso? Direi che Roberta è una giocatrice anomala nel circuito: gioca uno slice in avanti che dà molto fastidio, viene da un’estate strepitosa in cui ha vinto un torneo rifilando due volte 6-0, 6-0 all’avversaria. Ha giocato benissimo, però la Radwanska…
Sì? E’ la giocatrice più lucida, una di quelle che ti fa intortare meno la partita, anzi di solito te la intorta lei. Sicuramente anche la Vinci è contro pronostico ma, proprio perchè gioca contro un’avversaria che non la sovrasta fisicamente, se la può giocare.
In generale comunque possiamo avere speranze? Sì, perchè sono tutte partite aperte: a parte Serena, le altre sono tutte partite da giocare, soprattutto se sei una giocatrice in fiducia come Sara e Roberta. Già le altre non sono stratosferiche, se poi tu stai giocando bene… infatti, il divario in classifica non è così ampio, e la numero 20 se la può giocare tranquillamente contro la 5 o la 6.
Dunque, Serena Williams favorita? E’ favorita, anche perchè ha fatto un salto di qualità a livello fisico e di attitudine e a Wimbledon e Olimpiadi, dove peraltro si giocava sull’erba, ha giocato benissimo; però, può sempre capitare la giornata storta. Detto questo, se sta bene è di un altro livello rispetto alle altre.
Una domanda anche su Camila Giorgi: ha le qualità per entrare nella top ten? Nelle ultime tre generazioni di tenniste italiane, nella top ten ci sono arrivate un po’ tutte: Pennetta, Schiavone, Errani, e se continua così anche la Vinci può arrivarci. Detto questo la Giorgi, che per noi è la giocatrice giovane più forte, per ora non ha comunque dei numeri rispetto alle straniere della sua età: ne ha tante davanti. Ora, lei non è Serena Williams, ma il tennis femminile sta concedendo qualcosa a tutte, quindi è possibile che Camila diventi una top ten, ma certo deve migliorare.
In cosa, principalmente? Questo suo modo di giocare, cioè il tirare a tutto braccio sempre e comunque, produce al primo anno, quando le avversarie non ti conoscono ed entrano in campo un po’ tese e difendono. Poi Camila dovrà imparare a controllare di più il gioco e gestire meglio lo scambio. E’ al primo anno nel circuito WTA: ha sicuramente margine.
(Claudio Franceschini)