Il Torino ferma l’ Inter a San Siro, il posticipo della 22esima giornata finisce 2 a 2. Eppure la partita per i nerazzurri si era messa benissimo, in vantaggio già al 4 minuto con una splendida punizione di Chivu, aggredisce il Torino pressandolo nella propria metà campo e non facendogli impostare il gioco da dietro, caratteristica delle squadre di Ventura. Dopo un primo momento di sbandamento il Torino si scrolla di dosso ogni tensione e inizia a giocare a calcio, come sa fare, Cerci macina chilometri sulla fascia destra, Meggiorini è infermabile nel suo movimento ad elastico tra attacco e centrocampo, e gli ospiti trovano il gol al 23esimo con la complicità di Guarin. Secondo tempo che si apre come è finito il primo, con un grande Torino che passa addirittura in vantaggio al 52esimo minuto ancora con lo stesso Meggiorini, e solo una reazione di orgoglio e nervi della squadra di Stramaccioni salva l’ Inter dalla sconfitta interna, trovando il pareggio al 66esimo minuto con Cambiasso, subentrato a Mudingay. Bisogna sottolineare come la partita sia andata a sprazzi, alcuni periodi come quello iniziale favorevoli alla squadra di casa, e altri, come la seconda metà del primo tempo e l’ inizio del secondo, agli ospiti, nel complesso per cui è stata una gara equilibrata e questo lo dimostrano anche le statistiche. 50 % di possesso palla ciascuno, 12 tiri per l ‘ Inter di cui 4 in porta, e 11 tiri per il Torino di cui 5 nello specchio. Il Torino per molti sprazzi di partita ha avuto in mano il pallino del gioco, ed il possesso palla, questo è dimostrato dal fatto che ha compiuto 617 passaggi riusciti contro i 575 dei padroni di casa che però hanno avuto più supremazia territoriale, 14 minuti e 16 secondi contro i 9 minuti e 33 secondi del Toro, anche se con il 56% è risultata più pericolosa la statistica dei nerazzurri (la supremazia territoriale è il dato che conta i minuti trascorsi da una squadra nella metacampo avversaria). Fondamentale nel gioco dell’Inter risulta Gargano, con i suoi 21 palloni recuperati, recordman della serata, mentre per il Torino importantissimo Brighi con i suoi 57 passaggi riusciti, e Meggiorini con i suoi 6 tiri in porta, di cui 2 gol. Analizzando la partita, sicuramente si può affermare che il pareggio è il risultato più giusto, che accontenterà sicuramente più il Torino mentre i padroni di casa saranno un po’ amareggiati, per aver perso l’ occasione di recuperare 3 punti sulla Lazio terza in classifica. Per il Toro è un altro punto da aggiungere al granaio salvezza, che ora ne contiene 27 (il Genoa terzultimo ne ha 18), ma soprattutto un’altra forte iniezione di autostima per un girone di ritorno che vede i granata ancora imbattuti, e al sesto risultato utile consecutivo. Inoltre dal mercato potrebbe arrivare un’altra buona notizia: il direttore sportivo Petrachi è infatti vicino all’acquisto di Jonathas, attaccante brasiliano del Pescara. Dovrebbe prendere il posto di Gianluca Sansone, da poco passato alla Sampdoria. Per l’Inter invece le notizie di mercato portano ancora una volta a Paulinho, uomo della svolta sul cui altare verrà sacrificato anche il giovane Coutinho, che sta per passare al Liverpool.
Prima azione pericolosa, e primo gol. Inter subito in vantaggio al quarto minuto, grazie ad una punizione dal limite dell’area guadagnata da Cassano, che su un passaggio in verticale prende posizione anticipando Brighi che colpisce il suo piede e commette fallo. Alla battuta va Chivu, che insacca con una punizione calciata a giro, sopra la barriera che si infila alla sinistra di Gillet. Inter che adotta un pressing altissimo che non riesce a far impostare il gioco alla difesa Torinese, che in difficoltà compie molti errori come quello di Glik che pressato, cerca di servire verticalmente Gazzi,p osizionato al limite della propria area, intercetta palla Gargano che serve Palacio, che tira da dentro l’ area di prima intenzione, ma colpisce male e la palla finisce sul fondo. Risponde finalmente il Torino al minuto 14, con Cerci che crea scompiglio sulla fascia sinistra, tenta un cross sul primo palo, sul quale si avventa Meggiorini che disturbato da Chivu non riesce a indirizzare in rete, ma alza sopra la traversa. Il pareggio del Torino arriva al minuto 22, su un errore clamoroso di Guarin, che si abbassa a prendere palla al limite della sua area, Handanovic lo serve e il colombiano vedendo l’ arrivo di Meggiorini tenta un dribling rischiosissimo, infatti l’ attaccante del Toro recupera la sfera, l’ appoggia a Barreto, che gliela restituisce appena dentro l’ area di rigore, e Meggiorini di prima intenzione scarica un sinistro alla destra di Handanovic, inparabile per lui. Nel secondo tempo ancora Toro che trova il vantaggio al minuto 52 ancora con Meggiorini, servito splendidamente da Cerci che sulla sua fascia destra, punta Pereira , si allunga il pallone e lo brucia con uno scatto, poi rasoterra mette in mezzo, Juan Jesus non arriva sul pallone, che arriva al numero 69 granata che si fa trovare tra i due centrali ovvero lo stesso Juan e Ranocchia, e insacca da due passi. Dieci minuti dopo la reazione dell’Inter, con Cassano che protegge bene palla in area e serve poi a rimorchio Gargano, che finta il tiro e invece con una verticalizzazione rasoterra trova in area Cambiasso che disturbato da D’ Ambrosio, in spaccata non riesce a deviare in rete: l’argentino colpisce male e la palla finisce alta. Minuto 67, il pareggio dell’ Inter: Zanetti servito da Cassano entra in area sul limite destro, si accentra saltando nettamente Rodriguez, mette in mezzo rasoterra dove trova l’accorrente Cambiasso che insacca senza problemi. Torino che reagisce ancora, e al minuto 71 Birsa pennella un cross dalla fascia sinistra che arriva rasoterra sul primo palo, Bianchi in spaccata anticipa Ranocchia e colpisce a botta sicura, Handanovic anche se in contro tempo riesce a deviare splendidamente sul palo e salvare la sua squadra. Minuto 85 altra palla gol colossale per il Torino. Bianchi vince un rimpallo contro Juan Jesus che voleva allontanare la palla, tutto solo entra in area e invece di servire in mezzo Meggiorini tutto solo, prova a calciare colpendo malissimo la palla che si spegne sul fondo. 93esimo, Handanovic salva il risultato su Meggiorini che servito bene in area di sinistro tenta di battere il portiere nerazzurro che vola e para la sfera.
Andrea Stramaccioni, tecnico dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Sky al termine della gara pareggiata per 2-2 contro il Torino: “Eravamo partiti bene cercando di aggredire il Torino e impedendogli di giocare come voleva. Siamo passati in vantaggio, poi è venuto fuori il Torino che ha fatto meglio di noi. Il gol del Torino è stato un grande errore collettivo, non voglio colpevolizzare nessuno perché è un errore di squadra. Ma dobbiamo fare un grosso mea culpa perché non ci si può far rimontare così in casa. Per vincere la partita abbiamo concesso troppo nel secondo tempo, quando abbiamo fatto vedere le cose migliori”. Chivu e Mudingayi ko? Non siamo fortunati sugli infortuni, prima di commentarli voglio parlare con lo staff medico ma credo che Gabi abbia avuto l’infortunio peggiore, è caduto male sul tendine d’Achille. Il mercato? Io non devo convincere nessuno, la situazione è chiara e la squadra ha una sua identità già così com’è. Il nostro obiettivo rimane il terzo posto e noi dobbiamo provarci fino alla fine indipendentemente dal mercato. Secondo me oggi abbiamo perso un’occasione ma dobbiamo fare i complimenti al Torino che ha disputato un’ottima partita. Cambiasso nervoso? Sì perché abbiamo preso gol proprio mentre stavamo effettuando il cambio, il Torino ha sfruttato la superiorità numerica ma sono cose che succedono. Oggi abbiamo sbagliato tutti, se l’Inter vuole lottare per certi obiettivi queste partite le deve vincere. Il nostro sistema base è il 3-5-2, oggi abbiamo dovuto cambiare qualcosa per giocare contro questo Torino. Poi l’infortunio di Chivu ci ha costretti a cambiare qualcosa”. Ecco invece l’analisi di Giampiero Ventura, allenatore del Torino, al termine della partita pareggiata con l’Inter: “Alla mia età è difficile provare rammarico per i risultati, il verdetto del campo è quello e non ci possiamo fare nulla. Sono felice di aver visto una neopromossa giocare così contro l’Inter. Alla vigilia avevo detto che contava la prestazione, i tre punti avrebbero avvicinato l’obiettivo della permanenza della categoria”.