E’ finita con un pareggio per 1-1 l’amichevole in terra tedesca Amburgo-Inter, primo test amichevole internazionale per i nerazzurri di Mazzarri. Decisivi sono stati i gol messi a segno da Mauro Icardi al 2′ minuto del primo tempo e dal lettone Artjom Rudnevs allo stesso minuto del secondo tempo. Due flash iniziali che hanno deciso questa partita.
: 2′ Icardi, 47′ Rudnevs. 1 Drobny; 2 Diekmeier, 16 Sobiech, 4 Westermann (76′ 28 Tah), 7 Jansen; 18 Arslan (85′ 25 Skjelbred), 14 Badelj (85′ 27 Demirbay); 21 Beister (6 Aogo), 23 Van der Vaart (76′ 9 Calhanoglu), 19 Jiracek; 10 Rudnevs (72′ 31 Zoua). Panchina: 30 Neuhaus, 3 Mancienne, 8 Rincon, 24 Rajkovic, 34 Nafiu. All.: Thorsten Fink. (3-5-2): 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia (46′ 6 Andreolli), 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo (80′ 2 Jonathan), 13 Guarin (87′ 90 Olsen), 19 Cambiasso (62′ 17 Kuzmanovic), 11 Alvarez, 31 Pereira; 8 Palacio (80′ 47 Capello), 9 Icardi (62′ 7 Belfodil). Panchina: 12 Castellazzi, 20 Carrizo, 25 Samuel, 26 Chivu, 33 Mbaye, 34 Mira, 54 Donkor. All.: Walter Mazzarri. Arbitro: Florian Meyer.
Anche nel secondo tempo l’Amburgo pressa con forza, finchè non trova il gol del pareggio dopo soli due minuti dal fischio di inizio della ripresa con un mirabile colpo di testa di Rudnevs su assist di Arlsan che il povero Andreolli, appena entrato in campo, non riesce ad anticipare. Il pareggio sembra aver svegliato i nerazzurri, da allora decisamente più recettiva e propositiva. Pochi i cambi per i nerazzurri e solo per far riposare quelli che si sono mossi di più nella prima parte di gara, tra i quali emerge sicuramente Nagatomo. Il giapponese fa un ottimo lavoro durante l’intero corso della partita sulla fascia destra, la sua, in cui intercetta tutti i palloni e li usa per costruire un buon gioco. Altro degno di nota in questa frazione di gara Ricky Alvarez, ora decisamente più vivace e presenta a centrocampo. È proprio il centrocampo il punto debole di questa Inter: pochissimo gioco nonostante il modulo usato da Mazzarri, il filtro sperato non c’è. Le azioni si concentrano soprattutto nelle due aree con continue ripartenze lunghe che stancano molto i giocatori. Insomma un pareggio che lascia un po’ l’amaro in bocca ai nerazzurri: l’Amburgo è certamente un serio avversario ma i nerazzurri puntavano e avevano le capacità di raggiungere un risultato diverso. Chissà cosa ci riserveranno gli appuntamenti americani, si spera una maggiore concentrazione e prontezza di spirito.
Come già nel primo tempo, arriva subito un gol ad inizio ripresa. Stavolta però si è trattato di una rete tedesca, che è stata segnata dal lettone Artjoms Rudnevs, famoso per una tripletta segnata alla Juventus quando giocava al Lech Poznan, e con quei tre gol contribuì all’eliminazione dei bianconeri dall’Europa League. Ora invece il lettone dà un piccolo dispiacere all’Inter anticipando Marco Andreolli (entrato in campo dopo l’intervallo) e battendo un incolpevole Samir handanovic.
Sotto il caldo afoso tedesco scende in campo l’Inter di Mazzarri, prima della partenza per gli States. Inter stanca e privata di nomi importanti: un modulo 3-5-2 obbligato che però non sta dando i risultati sperati. Dopo un sorprendente gol di Icardi dopo appena 12 secondi di gioco (assist di Guarin preciso ai piedi di Mauro), che ha abilmente sfruttato l’effetto sorpresa, l’Amburgo ha cominciato a riscaldare i motori assumendo una posizione molto offensiva ed efficace. Buchi enormi nel centrocampo nerazzurro che lascia tanto spazio ai tedeschi, anzi troppo: diverse le occasioni pericolose dei teutonici fermati solo dal vero errore di questo primo tempo, Samir Handanovic. Il portiere nerazzurro ha ben la testa sulle spalle, riesce a leggere bene il gioco avversario e blinda la porta nerazzurra. Assente nell’ultima parte del primo tempo l’attacco interista: il gioco si concentra in area, il pressing tedesco è alto: Jansen e Van Der Vaart sempre pericolosi mentre la difesa nerazzurra annaspa affidandosi completamente al suo portiere.
Dopo soli due minuti di gioco è subito cambiato il risultato della partita. Merito di Mauro Icardi, che si sblocca in maglia nerazzurra insaccando un bell’assist di Fredy Guarin. Azione sulla fascia destra del centrocampista colombiano, che mette in mezzo un pallone sul quale un difensore non arriva pur tentando la scivolata; ci arriva invece Icardi, che si fa trovare pronto in mezzo all’area avversaria e trafigge il portiere. Non poteva esserci inizio migliore per i nerazzurri.
Quando mancano pochi minuti al fischio d’inizio della partita, ecco le formazioni ufficiali delle due squadre. Rispetto alle indiscrezioni della vigilia, da segnalare che la punta centrale dell’Amburgo sarà Rudnevs e non Zoua, mentre sono state per intero confermate le impressioni sull’Inter. Mazzarri punterà sul 3-5-2 con la coppia d’attacco formata dai due argentini Rodrigo Palacio e Mauro Icardi. (4-2-3-1): 1 Drobny; 2 Diekmeier, 16 Sobiech, 4 Westermann, 7 Jansen; 18 Arslan, 14 Badelj; 21 Beister, 23 Van der Vaart, 19 Jiracek; 10 Rudnevs. Panchina: 30 Neuhaus, 3 Mancienne, 6 Aogo, 8 Rincon, 9 Calhanoglu, 24 Rajkovic, 25 Skjelbred, 27 Demirbay, 28 Tah, 31 Zoua, 34 Nafiu. All.: Thorsten Fink. (3-5-2): 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 13 Guarin, 19 Cambiasso, 11 Alvarez, 31 Pereira; 8 Palacio, 9 Icardi. Panchina: 12 Castellazzi, 20 Carrizo, 2 Jonathan, 6 Andreolli, 7 Belfodil, 17 Kuzmanovic, 25 Samuel, 26 Chivu, 33 Mbaye, 34 Mira, 47 Capello, 54 Donkor, 90 Olsen. All.: Walter Mazzarri. Arbitro: Florian Meyer.
Tornano ancora in campo i ragazzi di Massimo Moratti. Inter-Amburgo si giocherà oggi alle 15.30. Ecco il primo appuntamento internazionale per la nuova squadra guidata da Walter Mazzarri. I nerazzurri scenderanno in campo alla Imtech Arena di Amburgo, per affrontare in una nuova amichevole pre-campionato i padroni di casa dell’Amburgo. Il titolo del match Inter-Amburgo è facile: è già stato ribattezzato il “derby delle squadre mai retrocesse”, per sottolineare con orgoglio che sia gli anseatici sia i milanesi non hanno mai conosciuto l’onta di giocare nei rispettivi campionati cadetti. Sempre e solo Bundesliga oppure serie A, per due squadre con albi d’oro prestigiosi. Spiccano logicamente le tre Coppe dei Campioni/Champions League dei nerazzurri, e quelli vinta invece dai tedeschi nel 1983, guarda caso in finale contro la Juventus, fatto che non sarà certo spiaciuto ai supporter interisti. Tornando all’attualità, quello di oggi per Mazzarri sarà un test interessante, come sempre succede quando si affronta una squadra della Bundesliga, specie in questo periodo dell’anno, quando le formazioni tedesche sono inevitabilmente più avanti nella preparazione essendo molto più vicine all’inizio del loro campionato. Meglio così per svezzare una nuova creatura, che con Mazzarri ha voltato pagine rispetto al più recente passato e che guarda con attenzione anche alle vicende societarie. Tuttavia, almeno per qualche ora deve tornare in primo piano il campo, perché i tifosi avranno l’occasione di valutare i progressi della squadra nerazzurra pur sapendo che le gambe saranno imballate vista la dura preparazione predisposta da Mazzarri nel ritiro di Pinzolo.
Ricordato il grande blasone dell’Amburgo, è però doveroso ricordare che negli ultimi anni i risultati non sono stati all’altezza: da tre anni sfugge la qualificazione alle Coppe europee, anche se il settimo posto dell’anno scorso è già stato un netto miglioramento rispetto al quindicesimo della stagione precedente – quando la retrocessione fu un rischio concreto. Inoltre, gli ultimi due titoli in bacheca per l’Amburgo sono state due Coppe Intertoto, e tolte queste bisogna tornare agli anni Ottanta per trovare altre vittorie. L’unica stella della squadra attuale è l’olandese Rafael Van der Vaart, grande talento mai del tutto espresso, e le prime amichevoli di questa stagione ci dicono che la squadra della città anseatica è stata sconfitta sia dal Bayern Monaco sia dal West Ham. In casa Inter, pur al netto di assenze pesanti, ampiamente prevedibili – Diego Milito e Javier Zanetti, per fare i due nomi più illustri – o frutto del ritiro di Pinzolo come Mateo Kovacic, che comunque tornerà a disposizione per la Guinness Cup, per il resto Mazzarri schiererà sostanzialmente gli uomini migliori a sua disposizione (clicca qui per le probabili formazioni di Inter-Amburgo). Le tre amichevoli giocate in Trentino non hanno mai regalato punteggi ampi, pur se al massimo i nerazzurri hanno affrontato formazioni di Lega Pro. Insomma, un inizio non spettacolare anche se messo ampiamente in preventivo dal nuovo allenatore, per nulla interessato all’enfasi di luglio ma totalmente concentrato sul lavoro per la stagione che dovrà essere del rilancio per l’Inter dopo due anni difficili. L’attesa è soprattutto per Mauro Icardi, finora rimasto a secco e alla ricerca dunque del primo gol con la maglia nerazzurra, magari sfruttando la collaborazione di un Rodrigo Palacio che invece appare già in buonissima forma. Ma ormai è giunto il momento per cedere la linea alla Imtech Arena, perché l’amichevole internazionale pre-campionato Amburgo-Inter sta per cominciare…
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