Partita che riparte con ritmi blandi e poco spettacolare. Sempre il Barcellona a tenere il possesso palla ed il Milan barricato in difesa. Dopo un avvio difficile i rossonoeri riescono a tornare pericolosi. E’ Boateng a mandare in vantaggio il Milan al 12′ minuti del secondo tempo con una bella conclusione di prima in area. Il gol farà discutere per il fallo di mano di Zapata in area del Barcellona nell’azione che ha messo in condizione Boateng di trovarsi solo davanti a Valdes. Da qui la partita aumenta di intesità. Milan sempre pronto a colpire in contropiede e ben schierato in difesa. Barcellona che nonostante i cambi non riesce a smuovere la partita. Splendida l’azione in contropiede che porta al gol di Muntari al 36′ del secondo tempo. Niang tiene palla in area del Barcellona, la gira per il “faraone” che con un assist morbido innesca Muntari che in area la volo supera Valdes!. Barcellona che prova a rendersi pericoloso nel finale ma il Milan non concede nessuna occasione da gol. Risultato finale Milan 2 – Barcellona 0
95′ minuto – Abbiati! Straordinario! in due tempi anticipa l’attaccante del Barcellona!
94′ minuto – Allegri si sta sgolando per dare direttive a Niang
93′ minuto – fiammata del Milan in contropiede ma il Barcellona blocca
92′ minuto – ultimi assalti del Barcellona!. Mexes blocca goffamente un’azione in area.
91′ minuto – traorè fermato mentre era lanciato in contropiede!
90′ minuto – 5 minuti di recupero! Il pubblico fischia
87′ minuto – Cambio Barcerllona: fuori Puyol dentro Mascherano
86′ minuto – Cambio nel Milan: fuori uno straordinario “faraone” dentro Traorè
81’minuto – Gol! MUNTARI!! Splendita azione: Niang tiene palla in area del barcellona serve il “faraone” che con un tocco morbido innesca Muntari che al volo supera Valdes!
79′ minuto – Punizione a girare… palla vicina all’incrocio
78′ minuto – Fallo su Sanchez!. Punzione da fuori area.
76′ minuto – Inniesta! Brivido! Botta da fuori area dopo un’azione articolata. Palla che lambisce di poco il palo!
75′ minuto – Milan tutto arroccato in difesa
74′ minuto – Cambio Milan: dentro Niang fuori Pazzini
73′ minuto – Milan continua a respingere tutte le offesive del Barcellona.
72′ minuto – Sanchez poco incisivo fino ad ora. Si scalda Niang
70′ minuto – Torna in campo Puyol
69′ minuto – Angolo di Abate, assit di un compagno per Pazzini che si gira bene. Para facilmente Valdes. Tiro centrale!
68′ minuto – rientra Pazzini
67′ minuto – riprende la partita ma Puyol e Pazzini sono ancora fuori
65′ minuto – scontro di testa tra Puyol e Pazzini. Scontro duro durante l’azione di gioco. Milanista sofferente. Anche Puyol non sembra in grado di andare avanti
64′ minuto – Barcellona che ancora non riesce a superare il muro milanista
61′ minuto – Cambio Barcellona: esce Fabregas dentro Sanchez. Ora il Barcellona aumenta la sua pericolosità in fase offensiva aggiungendo una punta pura
60′ minuto – Milan ancora vicino al goal! Boateng scatenato.
56′ minuto – incredibile rimpallo di zapata di mano in area che mette una palla d’oro tra i piedi di boateng che solo davanti al portiere di prima supera valdes! L’arbitro convalida il gol!
55′ minuto – Punizione milan, montolivo da 35 metri… rimpallo e gol di BOATENG!!
52′ minuto – brutto inizio del secondo tempo. partita poco piacevole. Si scalda Sanchez
50′ minuto – Barcellona sta facendo la partita! Pazzini prende palla cerca di far salire la squadra ma viene bloccato
49′ minuto – Milan schiacciato nelle sua metà campo
48′ minuto – Barcellona aggressivo fa regionare poco il Milan nelle ripartenze
46′ minuto- Iniziato il secondo tempo!
E’ il Barcellona a fare la partita con il Milan che parte in contropiede per cercare di colpire i catalani. I dati parlano chiaro il Barcellona ha il 67% percento del possesso palla. Milan che è autore di un’ottima fase difensiva. Buona l’intesa tra Boateng ed il “Faraone”. Muntari si fa sentire in centrocampo con i suoi miscoli. Comunque fa effetto vedere un Milan chiuso a riccio in casa.
45′ minuto – Finisce qui il primo tempo. 0 a 0 tra Milan e Barcellona.
44′ minuto – Abate prente il tempo a J.Alba sulla fascia, cross! esce bene il portiere del barcellona
43′ minuto – Boateng in questo primo tempo sta facendo un ottimo lavoro di cerniera tra centrocampo ed attacco. Buono il supporto anche in fase difensiva. Sempre il Barcellona a fare il gioco
40′ minuto – Buona la copertura di Constant sulla Destra. 4 minuti alla fine sempre 0 a 0
35′ minuto – milan che reagisce! palla di boateng in verticale per l’inserimento in area del “faraone” che per poco non aggancia
32′ minuto – fuorigioco barcellona! Messi gioco sulla destra. Bene Constant in fase di contenimento
30′ minuto – partita a direzione unica! milan fatica a ripartire. barcellona in assedio. Bene per ora la fase difensiva dei rossoneri
26′ minuto – barcellona alza il baricentro. milan si difende ma sembra soffrire le trame del barcellona
24′ minuto – ammonito Mexes per intervento su Messi.
21′ minuto – partita che prosegue sempre sullo stesso schema: Barcellona in possesso palla ed il Milan chiso a riccio per ripartire in contropiede. Le incorsioni del Milan sono annullate dall’attenta difesa degli spagnoli.
20′ minuto – Barcellona che cerca di reagire. Bene il milan in fase difensiva
16′ minuto – ANCORA OCCASIONE MILAN! BOATENG! girata al volo su calcio d’angolo. Milan che in 5 minuti ha collezionato due palle gol!
15′ minuto – OCCASIONE MILAN! boateng lancia con un passaggio spettacolare in area il faraone che fa un tocco di troppo e da il tempo a Puyol di intervenire
13′ minuto – sempre il barcellona a fare il gioco. milan molto attento
11′ minuto – fuorigioco del barcellona! Milan fa scattare bene la trappola del fuorigioco ma mexes aveva fatto un fallo di mano in area. Fortunato il milan, il fuorigioco lo salva.
6′ minuto – barcellona in avanti ma il milan chiude bene. Messi prova il tiro da fuori area zapata si immola. Sempre pericolosa la pulce quando ha un metro di spazio libero
5′ minito – fuorigioco del faraone innescato bene dal centrocampo del milan
4′ minuto – milan che punta sulle ripartenze. Muntari prova un difficile tiro dalla distanza. Palla sopra la traversa di un paio di metri
3′ minuto – barcellona tiene palla ed avanza con sicurezza. punta sul possesso palla per carcare di trovare un varco ed innescare i suoi veloci attaccanti
2′ minito – milan parte a testa alta e prova a mettere sotto il barcellona
1′ minito – partiti! Ambrosini davanti alla difesa e Montolivo a centrocampo
Finito il riscaldamento per le squadre. I giocatori escono dal tunnel e scendono in campo. Si stanno schierando. Pochi minuti all’inizio! Lo stadio si fa sentire il Milan ha tutto il supporto del pubblico, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Vedremo se Boateng riuscirà a fare la differenza e tornare ai fasti del primo periodo milanista.
Luis Suarez, grande ex del Barcellona, ci ha dato la sua opinione sulla partita; Allegri non vuole sentir parlare di vittima sacrificale, Jordi Roura dice che non c’è un favorito e che nei 180 minuti può succedere di tutto. Comunque andrà sarà una grande partita, di questo siamo assolutamente certi. Queste due squadre hanno sempre giocato a viso aperto, il Milan questa sera non dovrà commettere l’errore di schiacciarsi troppo sulla trequarti e cercare invece di contrastare i bluagrana sul loro terreno, ovvero il recupero del pallone già con gli attaccanti e i centrocampisti. Ci auguriamo che la tattica riesca, e che per i rossoneri possa arrivare l’impresa. Lo scorso anno, come ricordato da Allegri, il Milan giocò quasi alla pari contro il Barcellona, ma pagò senza dubbio il fatto di non essere riuscito a segnare nella partita casalinga, rinunciando di fatto ad attaccare con veemenza in nome di una maggiore accortezza difensiva; la tattica pagò, ma al ritorno quegli zero gol segnati si fecero sentire nell’economia della gara. Non resta ora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: Milan-Barcellona sta per cominciare…
Il Barcellona, se le statistiche sono vere, è all’anno buono. Basta guardare l’andamento degli ultimi anni in casa blaugrana: vittoria nel 2009, semifinale nel 2010, ancora titolo nel 2011, di nuovo semifinale la scorsa stagione. Un cammino assolutamente regolare, che al di là dei giochi di numeri deve stupire soprattutto per quanto i catalani sono riusciti a fare: dalla vittoria della prima Champions League del millennio, quella del 2006 contro l’Arsenal (a Parigi, con Rijkaard in panchina), i catalani hanno raggiunto la semifinale per cinque volte su sei, e ci arrivano ininterrottamente dal 2008. Non solo le tre coppe quindi: anche una costanza che nessun’altra squadra ha avuto in questi ultimi anni. Per di più quest’anno ci si può concentrare molto di più sull’Europa, visto che nella Liga i punti di vantaggio sulla seconda sono 12 (e 16 sul Real Madrid, terzo). Nel girone eliminatorio la qualificazione è arrivata con due turni di anticipo: vinte le prime due partite pur con qualche difficoltà (Spartak Mosca e Celtic sono state battute nel finale), i catalani hanno poi allentato la pressione, perdendo al Celtic Park e pareggiando in casa contro il Benfica (in mezzo la vittoria di Mosca che ha blindato il primo posto). Undici gol realizzati (cinque da Leo Messi), cinque quelli subiti. La rosa non è granchè cambiata rispetto agli ultimi anni: da tempo il Barcellona persegue la politica della cantera, dei giovani cresciuti nel vivaio e inseriti in prima squadra (quest’anno è toccato a Montoya e Jonathan Dos Santos). Gli acquisti di grido e soprattutto dispendiosi sono pochi: quest’anno sono arrivati solo Alex Song dall’Arsenal (ma sta giocando poco) e Jordi Alba dal Valencia, lui invece elemento fondamentale della nuova squadra di Tito Vilanova, che ha ereditato senza troppi problemi la squadra da Guardiola e ha anzi fatto meglio, con una partenza record in campionato (ma stasera non sarà in panchina: ci sarà invece Jordi Roura, il suo secondo). Rispetto alla “creatura” di Pep questo Barcellona pressa con meno furore gli avversari (e da qui si spiegano i gol incassati in aumento) ma ha anche raggiunto una consapevolezza dei propri mezzi che è anche superiore a prima. In totale le Coppe dei Campioni vinte dal Barcellona sono quattro: c’è anche quella del 1992 vinta contro la Sampdoria a Wembley, con la famosa punizione di Ronald Koeman alla fine dei tempi supplementari.
Il Milan si è qualificato come secondo nel girone eliminatorio. In un gruppo non troppo competitivo è però giunto alle spalle del sorprendente Malaga, capace di chiudere imbattuto. Per i rossoneri è stata fondamentale la vittoria in Russia alla seconda partita: quel 3-2 sullo Zenit San Pietroburgo ha consentito ad Allegri di non andare troppo in affanno per il solo punto conquistato contro il Malaga, andando poi a vincere in Belgio per blindare il primo posto. Alla fine la qualificazione è arrivata con appena 8 punti, grazie alla modestia delle altre squadre che si sono tolte vicendevolmente punti con molti pareggi. Sono stati sette i gol realizzati (due a testa per El Shaarawy e Pato), sei quelli subiti che hanno evidenziato qualche limite di troppo nella fase difensiva. Il Milan ha rinnovato molto in estate: i senatori sono partiti, Ibrahimovic e Thiago Silva hanno salutato. Sulla carta sarebbe dovuta essere una stagione di transizione, e invece i rossoneri dopo un inizio stentato hanno comunque centrato gli ottavi di finale di Champions League e in campionato sono al terzo posto, grazie a una straordinaria rimonta. Dal mercato è arrivato anche Mario Balotelli: sarà l’arma in più in serie A, in Europa però non può giocare avendolo già fatto con il Manchester City. A Milanello la Champions League non arriva dal 2007: anche allora si pensava che sarebbe stata una stagione transitoria (ma in quel caso si era alla fine di un ciclo) e invece i rossoneri riuscirono a compiere la cavalcata andando poi a battere il Liverpool in finale, vendicando quella di Istanbul di due stagioni prima. La doppietta di Pippo Inzaghi avvenne ad Atene: un segno del destino? Questa sera Allegri recupera Stephan El Shaarawy, giocatore fondamentale in questa prima parte di stagione: il Faraone ha beneficiato degli infortuni di Pato e Robinho per trovare spazio, ma è stato poi bravissimo a sfruttare l’opportunità e a diventare l’elemento di punta della squadra, realizzando 15 gol in campionato. Ma soprattutto sarà importante il collettivo: bisognerà puntare molto sul recupero del pallone, e per farlo servirà soprattutto la squadra come insieme di giocatori e non come singoli. Lo scorso anno il Milan ha superato la maledizione degli ottavi di finale (tre eliminazioni consecutive e sempre contro squadre inglesi), ma adesso vuole superare anche questo scoglio improbo e tornare a respirare l’atmosfera di una finale. La strada però è ancora lunga.
Grande sfida a San Siro questa sera: le luci del Meazza si accendono per ospitare Milan-Barcellona, andata degli ottavi di finale di Champions League. Due squadre tra le più blasonate del calcio europeo, undici Coppe dei Campioni vinte, innumerevoli trofei nazionali e internazionali. Non si decide niente oggi, ma è naturale che queste partite si giocano sui 180 minuti, dunque il Milan dovrà necessariamente provare a vincere, ancora meglio se con più gol di scarto e esenza subire reti. il ritorno al Camp Nou spaventa: i bluagrana in casa sono capaci di grandi imprese, ma è anche vero che quando sono con le spalle al muro spesso questi grandi giocatori perdono un po’ di lucidità. Ad ogni modo, il primo round è già decisivo per stabilire se questo nuovo Milan di Allegri, rivoluzionato in estate e ridimensionato rispetto al passato, avrà una possibilità di passare ai quarti di finale. I precedenti tra Milan e Barcellona sono 15: quelli giocati a San Siro vedono due vittorie rossoneri a fronte di due pareggi e tre vittorie blaugrana. Per il Milan l’episodio più glorioso è naturalmente la finale di Atene del 1994: contro il Dream Team di Johann Cruyff, con in campo gente come Romario, Guardiola e Stoichkov, i rossoneri di Fabio Capello vinsero 4-0 (senza Costacurta e Baresi). Il Barcellona nel 1959 vinse 5-1 nel ritorno del primo turno di Coppa dei Campioni; in generale i blaugrana sono sempre usciti vincenti in partite a eliminazione diretta che prevedessero andata e ritorno. E’ successo appunto nel 1959, nel 2005/2006 (semifinale di Champions: vittoria catalana a San Siro con gol di Giuly, 0-0 al Camp Nou) e lo scorso anno, quando a Milano finì a reti inviolate e poi il Barcellona vinse 3-1 il ritorno con due rigori di Messi e la rete di Iniesta a rendere inutile il momentaneo pareggio di Antonio Nocerino. Nella Supercoppa Europea del 1989 ebbe invece la meglio il Milan: 1-1 al Camp Nou con il rigore di Van Basten e il gol di Amor, Evani al ritorno diede il trofeo ai rossoneri. Lo scorso anno si giocò anche nel girone eliminatorio: 2-2 in Spagna con la rete di Thiago Silva nel recupero (e quella di Pato dopo nemmeno un minuto sul cronometro), 3-2 per il Barcellona a San Siro (gran gol di Boateng). Tanti i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie: si parte dai due olandesi Winston Bogarde e Michael Reiziger, passati al Barcellona dopo esperienze non feilci nel Milan; si procede con Rivaldo, vincitore di un Pallone d’Oro al Camp Nou e giocatore simbolo dei catalani per cinque stagione e invece panchinaro di lusso in rossonero. Poi Edgar Davids, scartato dal Milan (Costacurta lo definì una “mela marcia”), sei mesi nel primo Barcellona di Rijkaard che centrò 52 punti nel girone di ritorno del 2003/2004 (ma non vinse il titolo). Tra i giocatori più rappresentativi c’è ovviamente Ronaldo (a Barcellona una Coppa delle Coppe nel 1997 ancora ventenne, dieci anni dopo il passaggio al Milan) e c’è Ronaldinho, ovvero la prima superstar del primo Barcellona stellare (2003-2008), cinque trofei nelle prime tre stagioni, poi una semi-meteora a Milanello (ma era arrivato con squilli di tromba a Milanello nell’estate 2008, con tanto di firma del contratto in diretta tv e presentazione ai tifosi a San Siro). Ma ci sono anche Mark Van Bommel, pilastro importante della Champions League targata Rijkaard e fondamentale nello scudetto di Allegri del 2011; Gianluca Zambrotta, due stagioni in Spagna dopo Calciopoli, poi andato a chiudere i rossonero; e Maxi Lopez, un anno in Catalogna (con vittoria europea) e sei mesi a San Siro. Quasi non si ricordano le due esperienze di Cristophe Dugarry (a Barcellona giocò meno di 10 partite), mentre Demetrio Albertini è stato un senatore del Milan e nel 2005 ha giocato con Ronaldinho nel Barcellona del suo ex compagno di squadra Frank Rijkaard. L’ultimo in ordine di tempo, e presente questa sera, è Bojan Krkic: fenomeno nelle giovanili del Barcellona e lanciato da Rijkaard (una stagione da 12 gol all’esordio in prima squadra), poi partito dal Camp Nou a causa del poco spazio trovato con Guardiola. Questa sera arbitra lo scozzese Thomson, al primo incrocio con il Milan. Non resta ora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: Milan-Barcellona sta per cominciare…
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