Lazio e Lecce impattano sull’1-1, scrivendo un pareggio che assume sapori diversi a seconda dei punti di vista. Per la Lazio, per quasi 10 minuti volata a +5 sull’Udinese, il gol di Bojinov è una vera e propria beffa, soprattutto considerando quanta fatica era costato il vantaggio, siglato da Matuzalem. Il Lecce invece raccoglie il punto e le disgrazie del Genoa, umiliato in casa dal Siena. Il possesso di palla, all’interno dei 90 minuti, è stato equamente distribuito: 52% Lazio, 48% Lecce, con i capitolini che sono riusciti ad andare più spesso in verticale, rendendosi più pericolosi, mentre il Lecce ha pensato più a gestire il pallone quando ne entrava in possesso. L’azione biancoceleste è passata spesso e volentieri dai piedi di Matuzalem, vero e proprio uomo ovunque: il brasiliano ha distribuito 94 palloni, otto in più di un Garrido molto coinvolto e sedici più del sempre lucido Ledesma. Con un secondo tempo più coraggioso (approfittando anche della crescente stanchezza della Lazio), il Lecce ha risollevato la propria supremazia territoriale, ovvero il tempo di occupazione della metacampo avversaria: 10’07’’ contro i 13’00’’ dei padroni di casa. Il finale convulso ha equilibrato anche il dato delle conclusioni a rete: la Lazio ne ha effettuate 15, di cui 6 nello specchio (50% l’indice di pericolosità offensiva), il Lecce 13, delle quali 4 hanno centrato la porta di Marchetti (44%). I più pericolosi a livello individuale sono stati Candreva (3 conclusioni, così come Matuzalem) e Cuadrado (4 tiri personali).
I gol in questo Lazio-Lecce si sono fatti lungamente desiderare. Tant’è che la rete dell’1 a 0 arriva solo all’82’ minuto, quando oramai la partita era data per segnata: azione avvolgente della Lazio, che si sviluppa dal lato sinistro a quello destro. La palla viaggia fino a Scaloni, in posizione di ala destra: dai 30 metri, l’argentino calibra un bel cross arcuato sul secondo palo, dove irrompe Matuzalem che di testa schiaccia in rete il vantaggio laziale, anticipando i difensori. Grande entusiasmo da parte dei compagni e qualche dubbio se il tocco di testa sia effettivamente stato di Matuzalem o se la palla sia stata sporcata da Cuadrado. Non cambia la sostanza, con i biancocelesti che volano sempre più saldi al terzo posto. La doccia fredda, il gol dell’1 a 1 arriva in pieno extratime, al 91’ minuto: azione tambureggiante del Lecce, che nasce sul lato destro. Bertolacci scatta ed entra in area, per poi sparare un secco diagonale col destro; Marchetti respinge centralmente, Giacomazzi svirgola la battuta al volo, la palla torna sul lato destro dell’area dove Cuadrado la tocca, dirottandola in zona Bojinov, che dal limite dell’area piccola conclude di destro piegando le mani del portiere.
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, analizza così il pareggio, nel dopopartita di SkySport: “Non dobbiamo essere dimessi o scontenti. A tre minuti dalla fine, non abbiamo gestito la partita con il giusto cinismo e la giusta maturità. Ma non posso dire nulla alla squadra, ha fatto una grande prestazione, purtroppo non abbiamo concretizzato”Toni più entusiastici per Valeri Bojinov, al primo gol in campionato, sempre ai microfoni di SkySport: “È un punto importante che ci avvicina al traguardo della salvezza. Abbiamo scontri diretti con Fiorentina e Parma, dobbiamo vincere queste partite. Spero di fare gol importanti per questa squadra, se mi riesce ne sarò felicissimo. Guardiamo la classifica, ma mancano ancora sei partite e finché la matematica non ci condannerà guarderemo alla salvezza. Ci crediamo, non siamo morti, anzi. Siamo vivi e pensiamo a salvarci fino alla fine”.