La Lazio batte il Napoli per 3-1 e si aggiudica il primo spareggio per il terzo posto, portandosi a quota 54, a più sull’Udinese e più sei sullo stesso Napoli, fermo a quota 48. La partita è stata per la verità condotta dal Napoli per larghi tratti, come dimostrano alcune statistiche. Ad esempio, quella del possesso palla: il 57% (contro il 43% laziale) del Napoli testimonia la supremazia che i partenopei hanno avuto nella gestione del pallone. Possiamo dire che il gol iniziale di Candreva, propiziato da un’incertezza di De Sanctis, abbia indirizzato il match. Da quel momento la Lazio ha pensato a chiudersi, rintanandosi nella propria trequarti e concedendo campo al Napoli, che infatti ha raccolto una maggiore supremazia territoriale (l’occupazione della matacampo altrui): 11’27” contro gli 8’21” dei biancocelesti. La Lazio però ha saputo essere più precisa nell’area di rigore avversaria, come dimostra l’indice di pericolosità del 58%, contro il povero 35% degli azzurri, influenzato anche dalla scarsa vena di Cavani. E ribadito dalla precisione al tiro: il Napoli ha centrato la porta in 2 conclusioni su 8, la Lazio invece ha totalizzato 11 tiri, inquadrando la porta in 6 di essi. Insomma, numeri alla mano il pareggio sarebbe stato moneta più giusta, ma la Lazio ha saputo sfruttare gli episodi, le giocate dei singoli, e più in generale, i momenti giusti per colpire l’avversario.
Il gol dell’1-0 arriva al 9′ minuto di gioco: la Lazio avanza sulla fascia destra: Konko avanza e serve Rocchi in area, la sponda dell’attaccante serve Candreva, che da posizione defilata spara un diagonale potente ma centrale; De Sanctis è ben piazzato ma si lascia sfuggire il pallone da sotto la pancia, per il vantaggio laziale. Il gol del pareggio arriva al 34′ sempre della prima frazione di gioco: cross dalla fascia destra di Campagnaro, Lavezzi, appostato in area, s’inventa uno splendido colpo di tacco al volo che mette in movimento Pandev, in posizione regolare; il macedone capitalizza alla perfezione l’assist geniale del compagno battendo Marchetti d’interno destro, dal limite dell’area piccola. Il gol del nuovo vantaggio della Lazio sul Napoli arriva al 68′ minuto: attenzione perchè siamo di fronte ad un capolavoro, trovare le parole per ricostruirlo non è facile. Tentiamo con la semplicità, viatico migliore per un miracolo del genere: cross da sinistra di Radu, la palla spiove sul secondo palo, dove c’è Mauri; il numero 6 della Lazio salta, s’inarca in volo ed effettua una potente rovesciata di sinistro, infilando la palla sotto la traversa. Rende? Speriamo. La prodezza vola idealmente sino a Giorgio Chianglia, che da lassù avrà ispirato il gran gol di Mauri, capitano della Lazo di oggi. Il gol del definitivo 3-1 arriva all’80’: Inler scarica indietro su Britos, ma il passaggio è troppo corto; sulla traiettoria s’inserisce Rocchi, agganciato in area dallo stesso Britos: rigore ineccepibile. Dal dischetto Ledesma realizza con un bel destro sotto il sette, alla destra di De Sanctis che non può arrivarci pur avendo intuito.
Individuato da SkySport come il migliore in campo, Stefano Mauri commenta la partita ed il proprio gol al termine del match: “Siamo contenti perchè venivamo da prestazioni non all’altezza. Dobbiamo rimanere concentrati perchè appena facciamo qualcosa di buono poi ci rilassiamo, e facciamo anche brutte figure. Dedico il gol alla mia famiglia, alla mia ragazza…ed anche al nostro responsabile della comunicazione, che prima della partita mi aveva detto che avrei fatto gol. Come mi è riuscito? C’è anche fortuna, io ci ho provato, è andata bene“. Più scuro in volto Mazzarri, che nel post partita di Sky ha dichiarato: “Non si può dire che i miei abbiano giocato male, è un momento poco lucido e poco fortunato. Il rigore su Pandev? Nettissimo“.