Camusso “No green pass non sono tutti fascisti”/ “Indecisi vanno convinti non puniti”

- Silvana Palazzo

Susanna Camusso e l'assalto alla Cgil: "No green pass non sono tutti fascisti, indecisi vanno convinti non puniti". E sulle critiche ricevute dalla destra...

Camusso_Sorriso_Lapresse Susanna Camusso (Lapresse)

Bisogna convincere gli indecisi, non punirli o ricattarli. È questa la richiesta avanzata da Susanna Camusso, ex segretaria della Cgil, che oggi è responsabile delle politiche di genere del sindacato. D’altra parte, a La Stampa, spiega che dall’inizio erano “a favore dell’obbligo vaccinale” perché “sarebbe stata un’assunzione di responsabilità che avrebbe messo al centro della discussione il vaccino”. Riguardo il dibattito sull’obbligo del green pass, che potrebbe essere eliminato quando si raggiungerà il 90% dei vaccinati, ha precisato: “Non indico percentuali. Credo che si possa aumentare il numero dei vaccinati con un’opera di persuasione, senza il ricatto della punizione per chi non ha il Green Pass. C’è una minoranza inconvincibile ma ci sono altri indecisi o timorosi che non vanno messi insieme ai fascisti ma accompagnati, convinti”.

A tal proposito, ma allargando il discorso, Susanna Camusso ha ricordato che “è giusto dire che i fascisti non devono esistere nella politica di questo Paese ma c’è anche una struttura sociale a cui bisogna dare delle risposte e non può esserci una politica disinteressata a dare una risposta alla disaggregazione sociale”.

CAMUSSO SU MANIFESTAZIONE E PROTESTE LAVORATORI

Susanna Camusso ha affrontato anche il dato dell’astensionismo, spiegando che il sindacato non ha il compito di riempire questo vuoto nella politica. “La sua è una lunga tradizione di presidio della democrazia ma non vuole prendere il posto della politica, vuole dire alla politica, al governo e a tutti di svegliarsi”, ha detto a La Stampa. In merito, invece, alla critica ricevuta dalla destra per la manifestazione organizzata nel sabato pre-elettorale, l’ha definita “profondamente ingiusta e fuori luogo”, perché la devastazione della sede della Cgilè un gesto simbolico di enorme gravità”. Quindi, non riteneva giusto rinviare la risposta: “Inoltre pensare che abbia relazione con il voto è un chiamarsi fuori dal fondamento costituzionale che dovrebbe vincolare tutti. Siamo tutti antifascisti perché dovrebbe essere un problema affermarlo insieme?”. Inoltre, ha contestato l’accusa secondo cui il sindacato avrebbe tradito gli interessi dei lavoratori. “Si vuole fornire un alibi ai fascisti ma abbiamo visto i filmati, è chiaro che siamo di fronte a un atto squadristico”.

Quando si prendono decisioni può esserci sempre una parte dei lavoratori contraria”, la premessa di Susanna Camusso. Questo però non giustifica un assalto. “Noi comunque non abbiamo fatto un accordo con il governo sul Green Pass. Avevamo delle perplessità, le abbiamo espresse e in una certa fase ci hanno anche accomunato ai No Vax”. Infine, ha evidenziato che stanno emergendo delle soluzioni, che a suo avviso andavano individuate prima: “Alcuni dei problemi posti si stanno risolvendo come quelli di vaccini non riconosciuti oppure l’idea di contribuire in alcuni casi al pagamento dei tamponi in modo che non siano esclusivamente a carico dei lavoratori”.





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