Sarà il cardinale Dominique Mamberti ad annunciare al mondo il nome del nuovo Papa al termine del Conclave 2025: ecco chi è il protodiacono della Chiesa
DOPO LA FUMATA BIANCA SARÀ IL CARDINALE MAMBERTI IL PIÙ “OSSERVATO” AL MONDO: ECCO PERCHÈ
Ci sarà un momento nei prossimi giorni in cui le attenzioni del mondo, cattolico e non, saranno catalizzate su un cardinale affacciato dalla Loggia Centrale di San Pietro, e non sarà il nuovo Papa: si tratta del cardinale Dominique Mamberti, protodiacono della Santa Sede e Prefetto del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica. Il motivo è molto semplice, sarà proprio lui a pronunciare la locuzione più famosa e attesa dopo la fine del Conclave: «habemus Papam!».
Sarà il Card. Mamberti ad essere incaricato circa un’ora dopo la fumata bianca del Conclave a salire sulla Loggia della Basilica di San Pietro per annunciare al mondo il cardinale eletto come nuovo Papa, con annesso nome scelto dal Santo Padre pronto a succedere al Soglio Pontificio dopo Papa Francesco. Francese della Corsica ma nato in Marocco nella capitale Rabat, il cardinale protodiacono del Vaticano che succede al cardinale Tauran, affacciatosi dal balcone più famoso della cristianità per annunciare il nome di Jorge Mario Bergoglio nel Conclave 2013.
CHI È IL CARDINALE DOMINIQUE MAMBERTI, CANONICO DIPLOMATICO E CAPO DEL SUPREMO TRIBUNALE DEL VATICANO
Canonista di lungo corso, abile diplomatico, considerato tra i più esperti di diritto canonico e di relazioni internazionali, c’è un unico motivo al mondo per cui al termine del Conclave al via il 7 maggio 2025 il cardinale Mamberti non potrà annunciare al mondo il nome del nuovo Papa: se infatti i cardinali elettori dovessero nominare lui, a quel punto ovviamente sarebbe sostituito dell’annuncio per evitare l’imbarazzo di doversi auto-annunciare.
Prima dell’attuale mons. Gallagher, tra il 2006 e il 2014 Dominique Mamberti sotto i pontificati di Benedetto XVI e Francesco è stato il “ministro degli Esteri” della Santa Sede, curando il delicato ruolo di Segretario per i Rapporti con gli Stati. Il cardinale originario della Corsica ha guidato anche le delegazioni del Vaticano presso l’OSCE e soprattutto l’ONU mettendo a frutto le sue profonde conoscenze diplomatiche.
Contro il secolarismo, ortodosso nella fede originaria e più vicino a posizioni “conservatrici”, il cardinale Mamberti annuncerà al mondo il prossimo Papa dopo che il precedente ha significato un cambio decisivo nella sua carriera: è infatti stato Bergoglio a rimuoverlo dal servizio diplomatico per porlo al massimo grado della giustizia e magistratura vaticana, con la nomina nel 2014 a nuovo Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Un anno dopo Mamberti è stato eletto cardinale e per questo sarà uno dei 133 elettori chiamati in Conclave a decidere il prossimo capo della Chiesa mondiale.