Chi è Renato Cartesio, autore nella citazione del problema di Matematica in Seconda Prova di Maturità 2025: il dualismo, il dubbio e la ragione
CARTESIO E IL PROBLEMA DI MATEMATICA, UNA CITAZIONE “D’AUTORE” IN SECONDA PROVA DI MATURITÀ 2025
Non è una novità che il grande filosofo e matematico Renato Cartesio venga in qualche modo citato all’interno degli Esami di Maturità, eppure è interessante che nella Seconda Prova di Matematica venga utilizzata una citazione del pensatore “razionalista” legata all’immaginazione. “La ragione non è nulla senza l’immaginazione”: ad un primo sguardo appare una contraddizione per colui che viene ricordato per l’assunto “Cogito ergo sum” (“penso, dunque sono”).
Invece è proprio nell’incontro del pensiero con la ragione, dell’immaginazione umana e della fantasia assieme al dato razionale di realtà, che si può davvero conoscere: la citazione di Cartesio viene inserita all’inizio di un Problema di matematica dei due inseriti nella Seconda Prova di Maturità 2025 e rappresenta una delle citazioni più dotte tra le altre immesse, da Cicerone a Boccioni fino all’altro matematica David Hilbert.

Francese di origine, tra i maggiori filosofi dell’Europa rinascimentale e illuminista, il suo “razionalismo” è stato centrale tra il XVII e il XVIII secolo nel nostro continente: Renato Cartesio, che è la forma italianizzata di René Descartes, partiva dal dubbio razionale per elaborare un sistema di conoscenza centrato sulla matematica e le scienze. A differenza di quanto viene creduto normalmente, Cartesio era tutt’altro che un pensatore ateo: il suo razionalismo era infatti diretto verso la forte credenza di un Dio perfetto e infinito, il Dio cristiano fattosi carne nella storia con il Signore Gesù.
IL GRANDE FILOSOFO DELLA RAGIONE CHE APRE A IMMAGINAZIONE E PENSIERO
Noto per le sue ricerche, per aver inventato il sistema di riferimento con i famosi due assi – il piano cartesiano con ascisse e ordinate – l’autore citato nel problema di Matematica in Seconda Prova Maturità 2025 rappresenta un gigante della scienza, in grado di raccogliere su di sé la centralità della ragione con l’invito all’immaginazione e alla conoscenza. Renato Cartesio, padre della geometria analitica, riteneva il dubbio la vera origine di ogni saggezza, attraverso cui la conoscenza umana poteva percorrere tutti i passaggi necessari per formalizzare un pensiero critico originale.
Secondo la filosofia cartesiana, proprio a partire dal “Cogito ergo sum” e aprendo sempre all’immaginazione, esistono ben due sostanze globali: la res extensa, ovvero la realtà materiale che si può percepire con i semplici sensi umani; la res cogitans, che invece è realtà “immateriale” e può essere conosciuta e percepita solo tramite la mente. Il suo “dualismo” venne criticato da chi pensava che potesse mettere in crisi il concetto di Infinito divino, ma era tutto l’opposto. Cartesio era convinto che l’uomo con ragione, filosofia e relazioni potesse arrivare a conoscere il Dio perfetto.
