Red Canzian dei Pooh a Verissimo da Silvia Toffanin: dalla vita professionale a quella privata segnata dalla recente malattia.
C’è anche Red Canzian tra gli ospiti della puntata della domenica di Verissimo, il programma di interviste presentato da Silvia Toffanin su Canale 5. L’artista, conosciuto dal grande pubblico per essere bassista e una delle voci dei Pooh, è pronto a raccontarsi a cuore aperto: dalle ultime novità nella vita professionale fino alla recente malattia che tanto ha fatto preoccupare la famiglia, gli amici e il suo pubblico. Dalle pagine del Corriere della Sera, Red Canzian ha confessato di non essere “nato” musicalmente come bassista pur essendo poi diventato nel tempo uno dei più famosi sul mercato discografico. “Ero un chitarrista, ma alla band serviva un bassista” – ha dichiarato la voce dei Pooh che nel tempo ha imparato alla grande.
L’infanzia di Red Canzian è stata molto povera: il cantante, infatti, viveva in una villa del Comune senza riscaldamento ed acqua. “Papà ha fatto mille lavori, dal boxeur al minatore” – ha raccontato Red che sin da ragazzino sentiva dentro il fuoco dell’arte. Dopo aver studiato all’istituto per Geometri all’età di 16 anni ha deciso di fare il suo primo concorso presentato allora da Pippo Baudo.
Red Canzian: dal successo con i Pooh alla malattia
All’età di 16 anni la musica è entrata nella vita di Red Canzian al punto da spingerlo poco dopo a lasciare la sua città per trasferirsi a Milano. Nella capitale della moda inizia la sua collaborazione con i Pooh con cui ha scritto alcune della pagine più belle della musica italiana con canzoni di grande successo. Da Pierre, un brano sull’omofobia in parte mai capito, fino a “Uomini a Soli” che nel 1990 li vede trionfare al Festival della Canzone Italiana di Sanremo. “La casa discografica non voleva portare quel brano” ha rivelato Red per via del testo malinconico e triste. Alla fine però i Pooh hanno avuto la meglio e hanno trionfato.
La vita di Red Canzian è stata recentemente segnata anche dalla malattia; tutto è iniziato nel 2015 quando sente come una bomba nel petto. Si tratta di dissezione dell’aorta di cui ricorda: “Il 40% muore prima di arrivare in ospedale, io fui fortunato”. Pochi anni dopo scopre un tumore maligno ai polmoni, ma anche in questo caso lo sconfigge fino alla recente infezione da stafilococco aureo.