Chi l'ha visto approfondisce il giallo di Clara Rossignoli, l'anziana signora scomparsa da Verona l'8 aprile scorso: ecco le novità

Chi l’ha visto ha approfondito anche ieri sera il caso della povera Clara Rossignoli, la 79enne sparita da Legnago, in provincia di Verona, ai primi giorni di aprile. Ormai sono quasi due mesi che non si trova, quasi sicuramente è morta, ma resta da capire chi le ha eventualmente fatto del male e dove si trova il suo cadavere. Ricordiamo che per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della donna sono indagati Mattia, il nipote della vittima, ed Erika, ex compagna dello stesso, che si professano comunque innocenti. “Per me non è più vita – racconta Marta, la figlia di Clara Rossignoli a Chi l’ha visto – non puoi star bene sapere che non sai dove sia finita, dove me l’hanno buttata, pensi cosa è successo, cosa hanno fatto, vorrei sapere, sono tanto delusa”. E ancora: “Scoprire tutte le bugie che sono state dette su di lei, vedere le reazioni. Io il dito lo punto verso tutti, si mettessero la mano sul cuore e mi dicessero dove me l’hanno buttata, voglio trovare il corpo di mamma per poterle dare una degna sepoltura, fra un po’ son quasi due mesi, è un dolore straziante”.



Attenzionati sono proprio Erika e Mattia, la cui casa dove vivevano insieme a Clara (di proprietà della stessa anziana), è stata più volte ispezionata dai carabinieri negli ultimi giorni, ben tre volte, fra cui l’ultima lo scorso 28 maggio, con un’analisi della canna fumaria, forse alla ricerca degli oggetti scomparsi della donna, leggasi la borsa e il cellulare. Il programma di Rai Tre ha parlato anche con l’amico di Erika, il proprietario di un furgone (non indagato) su cui sono state trovate delle tracce biologiche, molto probabilmente sangue: “Posso dirle che queste tracce – racconta lui – che non so se le hanno trovate nella cabina o nel cassone del camion… ma è sicuramente sangue mio, io lavoro col ferro, mi taglierò 20 volte al mese”. E ancora: “Sono molto tranquillo, quando analizzeranno il sangue scopriranno che apparterrà a me, io frequentavo questa ragazza (dice riferendosi ad Erika ndr) ma sono tranquillo, non ho niente da dire”.



CLARA ROSSIGNOLI, IL RACCONTO DELL’AMICO DI ERIKA

L’uomo ha frequentato la casa di Clara Rossignoli l’8 aprile, quella che potrebbe essere la data dell’ultimo avvistamento della donna: “L’8 aprile ero a casa di Clara. Quella sera… sapete già cosa è successo, hanno litigato verbalmente, per qualche minuto, poi basta la lite è finita, c’erano dei malumori e basta, poi dopo la lite sono uscito fuori, ho atteso la Erika, poi le cose si son prolungate, lei non se la sentiva più di uscire, alle 9:30 di sera avevo un appuntamento e sono andato via, quando sono andato via la discussione era già finita, è finita con ognuno per conto suo, la Erika è uscita a fumarsi una sigaretta, la Clara non l’ho vista, la Erika era triste, piangeva, l’ho consolata un attimo, poi sono stato un attimo lì e sono andato via”.



E ancora: “Mattia era dentro casa, la Clara era sicuramente dentro di casa, non so se in salotto o in camera sua. Sono arrivato dopo la mezzanotte, siamo stati tutti insieme, tranquilli, non ho visto facce preoccupate, sconvolte, sono stato lì fino all’una e una e mezzo sicuro, e in tutto questo Clara era in camera sua, io non l’ho vista, mi hanno detto di non fare casino, era già passata la mezzanotte, l’ho dato per scontato che fosse in camera”. Poi ha concluso: “Non ricordo fino a che ora sono stato lì, ma ricordo che ho mandato il messaggio della buonanotte a Erika verso le 3 del mattino”.

CLARA ROSSIGNOLI, IL BARISTA: “NON AVEVA AFFATTO DEBITI CON NOI”

Chi l’ha visto ha provato ad avvicinare Mattia, che ha risposto in maniera infuriata, allontanando la giornalista del talk di Rai Tre, e lo stesso programma ha ricordato come Erika, durante una intervista a Storie Italiane, raccontava: “La sua pensione (riferendosi a Clara ndr) la spendeva tra il tabacchino, sigarette, profumi e al bar a cui arriva a 5/600 euro di debiti”, ma il barista ha seccamente smentito: “Lei non aveva debiti qui, anzi pagava anche ai nipoti, offriva sempre lei, aveva parecchi contanti in borsa? Io non l’ho mai vista con tanti soldi, aveva i suoi spiccioli per pagare 6 o 7 euro di consumazione”.

Per Gabreilla vicina di casa: “Bisogna farle un monumento a quella donna, hanno detto tante parole non vere su di lei”, infine il post su Facebook di Alice, nipote della scomparsa: “Parla di una donna – legge la giornalista Rai – che ha sempre lavorato duro per mantenere la famiglia, racconta dell’amore per i nipoti, di come ha aiutato economicamente Mattia che tutt’ora non lavora e vive con lei, ma Clara è stanca delle liti, ed è sola, si costruisce un mondo suo, la stanza, i tabacchi e il bar, Alice conclude dicendo di avere il rimpianto per non essere stata più presente nell’ultimo periodo”. Chissà cosa è successo a questa povera donna.