Clementino, in un'intervista a Repubblica, ha raccontato la sua battaglia contro la tossicodipendenza e come ne è uscito: "La meditazione mi ha aiutato"
Clementino e la tossicodipendenza: “La meditazione mi ha aiutato“
Non solo cantante e simbolo della scena rap nazionale, ma anche mattatore della televisione italiana con la sua innata simpatia che sprigiona sorrisi e buonumore. Clementino sta vivendo un momento magico e, oltre ad essere da ormai qualche anno giudice di The Voice su Rai 1, affiancherà Antonella Clerici alla conduzione di Jukebox – La notte delle hit all’Inalpi Arena di Torino i prossimi 12 e 13 settembre.
Tuttavia, nel corso della sua vita non tutto è stato rose e fiori. Come confidato in un’intervista rilasciata a Repubblica, il rapper ha anche dovuto fare i conti con la tossicodipendenza e con un percorso lungo e complicato che l’ha poi portato ad uscirne: “Ero tossicodipendente, sono stato in comunità. Ho vissuto una vita turbolenta, rialzato la testa, ho capito che mancava l’autostima e ho scoperto la meditazione“.
Il rapper ha raccontato: “Mi ha aiutato: respiri, ti guardi dentro e butti fuori. Reagisci diversamente rispetto a quello che succede, impari ad apprezzare le cose belle. È come se vedessi tutto da un’altra prospettiva. Lo dico ai ragazzi: si può uscire dalle dipendenze“.

Clementino, il rapporto con Gigi D’Alessio e con l’ambiente musicale
Da anni simbolo del rap italiano e grande protagonista in tv, Clementino ha stretto un rapporto solidissimo con Gigi D’Alessio soprattutto durante la loro esperienza come giudici a The Voice su Rai 1: “Gigi è uno dei miei fratelli maggiori. Nella mia famiglia, invece, sono il primo di tre. Con lui siamo come il gatto e la volpe, c’è una sintonia incredibile anche se siamo all’opposto, lui viene dal pop, io dal rap; io porto il cappellino al contrario, lui i completi“.
La musica rappresenta tutto per Clementino: arte, emozioni e libertà di espressione. Ma anche in questo ambiente non mancano i lati negativi, come sottolineato nel corso dell’intervista: “È piena di squali pronti ad attaccarti, quando perdi colpi. E anche di persone che hanno paura di parlare: devo avere paura di parlare della Palestina perché potrei essere bloccato? Che artista sei se non puoi esprimerti?“.
