Oggi si chiude il Congresso della Lega a Firenze con Matteo Salvini confermato segretario: come seguire gli interventi in diretta video streaming
OGGI SALVINI SARÀ CONFERMATO SEGRETARIO DELLA LEGA: COSA SUCCEDE AL CONGRESSO DEL CARROCCIO A FIRENZE
A fianco del Governo Meloni come “collante”, senza rinunciare alla battaglia contro le euro-follie della Commissione UE e puntando al dialogo con gli Usa di Trump dalla pace per le guerre al caos sui dazi: il Congresso della Lega che si conclude oggi 6 aprile 2025 a Firenze porta in dote questi tre assi chiave per il rinnovo del Consiglio Federale e dello stesso segretario, con Matteo Salvini che questo pomeriggio verrà confermato per il terzo mandato da leader del Carroccio.
In un ideale punto di mezzo tra lo storico Nord della Lega e il Sud verso cui si è aperta 10 anni fa la nuova fase del partito un tempo fondato da Umberto Bossi, a Firenze ben 725 delegati si ritrovano oggi per la giornata conclusiva del Congresso, con l’atteso discorso finale del Segretario Matteo Salvini – unico candidato per la Segreteria – che sarà appunto confermato alla guida del Carroccio per i prossimi anni.
Nel frattempo occorre ricordare che l’intero programma di questa seconda e ultima giornata di Congresso Lega 2025 da Firenze è possibile seguirlo in diretta video streaming sul canale YouTube di Matteo Salvini, così come quello della Lega: stesso discorso vale per le pagine Facebook e Instagram dove la diretta streaming è già scattata dalle 9.30 di questa mattina. Qui sotto l’indirizzo per seguire il programma di oggi, mentre a fondo pagina è possibile rivivere l’intera prima giornata del Congresso di ieri sabato 5 aprile 2025.
DA MUSK AL GOVERNO FINO A LE PEN: LA CENTRALITÀ DEL CONGRESSO LEGA CON L’ATTUALITÀ POLITICA
Diversi i punti da chiarire, come la possibilità di eleggere il generale Roberto Vannacci come vicesegretario, o la battaglia sul terzo mandato per le prossime Elezioni Regionali in Veneto con un Luca Zaia scatenato ieri nel suo discorso dal palco di Firenze, così come la tenuta di un Governo dove le istanze su riarmo UE, difesa e dazi vede Lega e Forza Italia spesso su visioni all’opposto. Resta però quel senso di partito più unito di quanto tentino di rappresentare i media nell’intravedere scontri e nemici interni di Salvini dovunque in questi ultimi anni.
«Si mettano l’animo in pace Schlein, Conte e compagnia di sinistra», la Lega era e resta «il collante del Governo»: così ieri Matteo Salvini nel discorso di apertura davanti al Congresso strapieno, prima di collegarsi con Elon Musk dagli Stati Uniti per ribadire la vicinanza e il sostegno all’amministrazione Trump, pur nelle difficoltà di una politica economica internazionale sui dazi che rischia di mettere a repentaglio alcune filiere nostrane commerciali. È stato lo stesso patron della Tesla a ribadire la necessità di arrivare ad un negoziato per ridurre a zero ogni tariffa doganale, puntando sul libero scambio nel medio-lungo periodo: «meglio dialogare che fare la guerra», ha spiegato Salvini parlando con Musk da Washington.
Lo scontro con Bruxelles secondo il principio ribadito al Congresso della Lega serve a rimettere al centro un’Europa diversa da quella vissuta fino ad oggi, non andando a sbattere su temi ideologici (green, limitazione delle libertà, riarmo) e puntando a far rifiorire il Vecchio Continente dialogando con i partner internazionali, Usa di Trump compresi e in prima fila.
La Lega, ha spiegato ancora Salvini, non strapperà il Governo – atteso tra l’altro l’intervento in video collegamento della Premier Giorgia Meloni prima della chiusura del Congresso – e vi rimane chiarendo le proprie posizioni in una logica di dialogo con le altre presenti nella medesima maggioranza. Previsto in mattinata l’intervento della leader di RN Marine Le Pen in Francia, dopo la condanna della scorsa settimana che al momento la esclude dalla corsa all’Eliseo contro gli eredi centristi di Macron.