Cristina Golinucci, Tg2 Dossier si occupa della scomparsa avvenuta 32 anni fa: Rai entra nel convento. La mamma spera che venga rintracciato Boke

Un reportage esclusivo sulla scomparsa di Cristina Golinucci per riaccendere i riflettori su un caso che, dal 1992, non è stato risolto: lo ha realizzato TG2 Dossier, in onda oggi pomeriggio su Rai 2. La ragazza aveva 21 anni quando scomparve nel nulla il primo settembre: era uscita per andare al convento dei Cappuccini di Cesena, dove si recava per partecipare ad alcuni momenti di preghiera. Poi non si è saputo più nulla, e le cose non sono cambiate a distanza di 32 anni.



La mamma di Cristina Golinucci è convinta che sia stata uccisa, ma le indagini non hanno portato ad alcuna svolta; anzi, nel tempo ci sono stati depistaggi e non sono mancate le archiviazioni. L’inviata del programma, Valeria Riccioni, per la prima volta ha portato le telecamere nel convento dove tutto avrebbe avuto inizio.



La mamma, Marisa Degli Angeli, nutre ancora sospetti nei confronti di Emanuel Boke, il primo indiziato: nel ’95, quando era in carcere a Forlì per una vicenda di stupro, ammise di aver ucciso Cristina Golinucci al confessore di quest’ultima, padre Lino, per poi ritrattare. “Vorrei guardarlo negli occhi e chiedergli la verità“, ha dichiarato la mamma, come riportato dal Resto del Carlino.

LA BATTAGLIA DELLA MAMMA DI CRISTINA GOLINUCCI

La mamma di Cristina Golinucci auspica che Emanuel Boke venga rintracciato, così da poter essere interrogato. A quel punto, i suoi avvocati potrebbero procedere con la richiesta di riapertura del caso legato alla scomparsa della figlia, presentandola al tribunale di Forlì.



Mi auguro che in quel momento le indagini vengano effettivamente riavviate“, ha commentato. Nel frattempo, le autorità francesi sono impegnate nelle ricerche di un sessantenne di origine sudafricana che, all’epoca della sparizione della giovane, prestava servizio presso il convento dei frati Cappuccini.

Lo stanno cercando per poterlo consegnare alla giustizia, ma non è un compito semplice“, ha dichiarato Marisa Degli Angeli. Il mandato di arresto europeo è stato emesso in seguito a un test del DNA, che ha confermato la sua identità: si tratta infatti di un uomo già ricercato per rapina e violenza sessuale, reati commessi a Marsiglia nel 1998, poco dopo il suo arrivo in Francia.

LE INDAGINI SULLA SCOMPARSA

Le indagini sulla scomparsa di Cristina Golinucci furono avviate fin da subito, ma il mistero è rimasto senza soluzione. Nel corso degli anni, sono state aperte ben dieci inchieste per omicidio a carico di ignoti, senza che si arrivasse mai a una svolta definitiva. La giovane, che all’epoca aveva 21 anni, svanì nel nulla nel parcheggio del convento dei frati Cappuccini, un luogo dove poi venne ritrovata la sua Fiat 500 azzurra.

Come riportato dal Resto del Carlino, inizialmente gli investigatori non aprirono un fascicolo formale, ipotizzando una possibile fuga volontaria. Una teoria che la famiglia ha sempre respinto con forza: Cristina era profondamente legata ai suoi genitori, alla sorella e a un contesto familiare sereno. Inoltre, era prossima al matrimonio e piena di progetti per il futuro.

Ora la madre di Cristina Golinucci non si dà pace. “Non ho una tomba su cui piangere“, dice, ma non ha mai perso la speranza di ritrovare la figlia. Dopo ricerche fuori e dentro il convento, con georadar e cani molecolari, strumenti moderni, continua ad aspettare. “Finché non avrò la verità, continuerò a lottare“, assicura.