Cristina Scuccia racconta la permanenza in Honduras: le sue parole
Cristina Scuccia, dopo mesi dalla fine dell’Isola dei Famosi, ha deciso di rompere il silenzio sul programma togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: “In realtà non si può parlare di divertimento a L’Isola dei Famosi. Perché è un’esperienza dura a livello mentale e fisico, provi la vera fame e poi sei distante da tutti i tuoi riferimenti. Poi una cosa difficilissima da sostenere è il tempo. Avevamo un sacco di tempo a disposizione, ma non avevamo nessun elemento per impiegarlo se non raccogliendo la legna, guardando il fuoco. Due mesi così è stata molto tosta.”
Come riporta Biccy, l’ex suor Cristina aggiunge: “In più la convivenza con persone che non conosci non è facile. Se sei una persona che ha bisogno di spazi e privacy soffri. Io infatti ho sofferto per questo aspetto. Però è un’esperienza anche introspettiva, perché passi del tempo da solo e hai modo di riflettere e pensare alla tua vita. La fatica grossa però era impiegare il tempo, questa attesa infinita. I nostri punti di riferimento erano la cena, la visita del medico, la puntata. Una settimana passava molto lentamente.”
Cristina Scuccia e le “trappole” sull’Isola dei Famosi: “Provocazioni dei compagni”
La cantante continua rivelando alcuni retroscena dell’Isola dei Famosi, e fa riferimento a quelle che definisce “trappole”: “Di questa esperienza mi sono rimaste molte cose. La prima è aver capito che ho una grande capacità di resistere in condizioni che non sono la mia confort zone. Poi ho capito che non ho moltissima pazienza.”
Come riporta Biccy, l’ex naufraga aggiunge: “Dovrò lavorarci sopra, poi il programma prevedeva delle trappole, così le ho chiamate io. Queste trappole prevedevano le provocazioni da parte di alcuni compagni. Provocazioni nelle quali non dovevi cadere. Io però devo ancora lavorare su questo aspetto. Poi mi è rimasto il ricordo della fame e l’essere grata per tutto quello che ho. Noi diamo per scontato molte cose, dal cibo agli affetti. Invece dobbiamo sempre essere felici e grati”.