Chi è Damiano Michieletto?
Il nome di Damiano Michieletto sta diventando sempre più popolare tra gli appassionati di musica lirica e non solo, a conferma di come uno dei generi musicali considerati di nicchia possa essere apprezzato un po’ da tutti. In veste di regista ha avuto modo di curare alcune tra le opere più famose, basti pensare ad esempio a “La Boheme“, con cui ha debuttato al Festival di Salisburgo, a cui hanno fatto seguito “Il barbiere di Siviglia”, “Così fan tutti”, “Falstaff”, “Rigoletto” e “La Cenerentola“, giusto per citarne alcuni.
E ora è al timone di “Rigoletto al Circo Massimo”, il suo primo film realizzato con l’obiettivo di ripercorrere in chiave filmica l’opera di Verdi. Questo è stato il primo spettacolo dal vivo messo in scena nel luglio del 2020, in Italia, dopo i lunghi mesi di chiusura legati alla pandemia.
Damiano Michieletto e l’opera lirica pensata per tutti
Il film diretto da Damiano Michieletto è stato realizzato in una cornice suggestiva come quella del Circo Massimo, dove si è cercato di rispettare al massimo tutte le limitazioni imposte dal virus. L’azione è stata realizzata in diretta su un palcoscenico di 1500 mq dialogava con un maxischermo su cui venivano proiettate le riprese di alcune steadycam presenti sul palco, anch’esse parte della scena.
Il regista, nonostante la giovane età, è convinto però che l’opera lirica non sia considerata in secondo piano nel nostro Paese: “Anche confrontando con l’estero, penso che in Italia ci sia un’attenzione per l’opera lirica. Rai 5 ad esempio fa una grande programmazione di opere liriche, certo è una rete dedicata, ma l’offerta c’è. Per me è una rete molto bella e spero che la cultura venga sempre meglio valorizzata. E’ chiaro che nelle reti generaliste è più difficile, perché lì guardano molto anche la share e i numeri. Negli anni ‘50 si faceva anche il teatro in diretta su Rai 1 ora non più. Sono cambiati i ritmi narrativi, i tempi di fruizione” – ha detto lui in un’intervista.