A Storie Italiane – il programma in onda ogni giorno su Rai 1 con Eleonora Daniele – si è tornati a parlare della misteriosa scomparsa di Daniela Ruggi partendo dalle ultimissima novità che ci parlano dell’arresto del cosiddetto ‘sceriffo‘ particolarmente noto in quel di Montefiorino: l’uomo – e qui ve ne avevano già parlato nel dettaglio – era già finito al centro dell’inchiesta in seguito al ritrovamento di alcuni pezzi di biancheria intima femminile imputabili a Daniela Ruggi nella sua auto; mentre a seguito di una nuova perquisizione l’uomo è stato arrestato a causa della presenza nella sua abitazione di alcune armi non registrate.
Di fatto l’amico di Daniela Ruggi non risulta essere indagato per la scomparsa, fermo restando che fin dall’inizio non ha mai negato il rapporto amicale con la donna scomparsa pur negando che tra di loro ci fosse una qualsiasi relazione sentimentale: a Storia l’avvocato dell’uomo – Fausto Giannelli – ha spiegato che le accuse mosse contro il suo assistito “sono relative alla detenzione delle armi che aveva a casa mai denunciate” precisando che “l’abitazione è stata messa sotto sequestro per fare degli accertamenti su eventuali tracce” e che lo ‘sceriffo’ “è indagato come atto dovuto per svolgere l’analisi sull’abitazione, ma lui dice che le armi non hanno mai sparato da 15 anni”.
L’avvocato dello ‘sceriffo’ di Montefiorino: “Non c’entra nulla con la sparizione di Daniela Ruggi”
“Nel primo controllo – ricorda ancora il legale dello sceriffo – non è stato trovato nulla oltre alle armi, un frammento di unghia e uno smalto rosso che non si sa di chi sia”, ipotizzando che potrebbe averlo lasciato nella sua abitazione la stessa Daniela Raggi dato che “qualche tempo fa le aveva offerto di farsi una doccia e cambiarsi“: un evento collegato anche al ritrovamento della sua macchina di “un paio di slip e di mutande che aveva lavato e messo in macchina per ridargliela”.
Secondo il legale – inoltre – “Domenico Lanza (appunto lo sceriffo, ndr.) non ha nulla da nascondere perché altrimenti in questi due mesi la biancheria l’avrebbe buttata in un cassonetto” senza farla vedere in una trasmissione televisiva; mentre parlando del 19 settembre – giorno della scomparsa di Daniela Ruggi – l’avvocato spiega di non sapere “dove fosse il mio assistito perché non gliel’ho chiesto”, precisando anche che “ha una memoria piuttosto malferma e non è stato ancora interrogato per la sparizione”.