A Quarta Repubblica si parla del delitto di Garlasco e vengono mandate in onda due intercettazioni di Stefania Cappa

Quarta Repubblica ha trattato ampiamente ieri il caso di Garlasco ed ha mandato in onda due intercettazioni molto interessanti, risalenti al febbraio del 2008, con protagonista Stefania Cappa. Si tratta della cugina di Chiara Poggi, sorella gemella di Paola, mai indagata (così come la sorella), ma che spesso e volentieri è “entrata” nella vicenda con falsi scoop, fake news e dicerie mai confermate.



La prima chiacchierata al telefono è del 13 febbraio 2008, e nel corso della stessa Stefania Cappa parla con un amico dicendosi infuriata perchè gli inquirenti sono andati a casa sua per sequestrare il tutore della sorella Paola, che ricordiamo, aveva rotto il ginocchio e che era costretta a camminare con l’aiuto delle stampelle. “Se tu volevi vedere Stefania Cappa incaz*ata questa è la volta buona – racconta lei all’amico – sai cosa hanno preso? Il tutore del ginocchio di mia sorella, sai che mia sorella si era rotta la gamba e aveva un tutore che partiva dall’inguine fino alla caviglia? Hanno preso quello”. L’amico replica: “Ma non sta neanche in piedi che senso ha?”.



Stefania Cappa risponde: “Io ho detto: che roba! Ho iniziato a urlare, ma come ca*zo state? Non vi vergognate? Ma quella lì è una ragazza malata. Potete prendere tutta la mia casa, le biciclette, le scarpe, tutto, ma il tutore di una persona malata, voi mi fate ridere e fate ridere tutta l’Italia, fate ridere gliel’ho detto a loro. Mi hanno detto, Stefania calmati, ma io non mi calmo per un caz*o gli ho detto, se volevate prendere il tutore di mia sorella lo prendevate sei mesi fa, non venite qui in casa di una persona malata , le fate venire un trauma, avete finito di lavorare come dei co*lioni? Mi avete rotto…. di tutto gli ho detto, di tutto.



Ero una bestia, una besta, proprio una bestia. Poi gli ho detto, se volevate solo il tutore perchè non siete venuti a prendervelo sei mesi fa quando è successo il delitto? e loro mi hanno detto che se fossero venuti all’epoca, immagina cosa cosa avrebbero detto i media. Io ho detto: avrebbero fatto una figura di me*da, loro e voi!”. Quindi l’amico ha replicato: “Si vede che non hanno niente di meglio da fare”, e lei ha concluso: “Mia sorella si è rotta il ginocchio il 13 luglio, il tutore lo portava già dal 15 eh, è stata con le stampelle e la carrozzina per due mesi, con il girello non la carrozzina”.

DELITTO DI GARLASCO, STEFANIA CAPPA: “SONO DAVVERO STANCA…”

La seconda intercettazione di Stefania Cappa mandata in onda da Quarta Repubblica risale al 9 febbraio 2008 e durante una chiacchierata con l’amica la ragazza esprime tutto il suo malessere per l’indagine sull’omicidio di Garlasco che la sta facendo provare un grande stress, anche per via di una situazione di malessere pregresso derivante al fine della relazione con il fidanzato dell’epoca. “Per me è uno schifo, sto proprio di me*da, io in questi mesi ho tentato di rifarmi un po’ la mia vita, l’altro giorno mi sono venuti a prendere e mi hanno interrogata ancora, io sono stanca”.

Stefania Cappa ha proseguito: “Quando sono entrata l’altro giorno, quante gliene ho dette... delle loro mazzette da 500 euro e poi che non si rendono conto che rovinano la gente, io gliene ho dette di tutti i colori guarda. Innanzitutto non mi hanno interrogato i carabinieri ma la Rosa Muscio, mi ha interrogato il pm e quando sono entrata mi ha letto la sua bella ramanzina, che se dichiaravo il falso sarebbe stato usato contro di me al processo e tutte queste cose, prima di iniziare l’interrogatorio.

Io sinceramente in quel momento della mia vita… è stato bruttissimo, sia perchè ho perso mia cugina sia perchè ho perso il mio ragazzo, perchè ho perso… ho visto la mia vita buttata nel cesso nel giro di poco. In questi mesi bene o male ho tentato di camuffare un po’, di andare avanti con tutto quanto, ma dove ripercorrere tutti quei giorni da quando mi ha lasciato il mio ragazzo al giorno della morte di Chiara è stato veramente angosciante.

Garlasco, (Foto: Quarta Repubblica)

DELITTO DI GARLASCO, STEFANIA CAPPA: “PER 500 EURO…”

E ancora: “Mi hanno prelevata alle 11 del mattino e sono tornata a casa alle nove di sera, ti dico solo questo. Io sono stanca, te lo giuro. Io una cosa nuova ce l’ho e questa nuova cosa è importantissima per le indagini e la Muscio mi fa, ma lei come mai non è venuta qui a dirlo, e io le ho detto, ma dottoressa Muscio ma dopo che ho visto che i miei verbali sono stati pubblicati su Libero e li hanno detti in tutti i giornali, ma secondo lei le venivo qui a dire cosa? Lei è diventata bordeaux, è diventata bordeaux.

E le ho detto, la prossima volta, se vuole sapere qualcosa da me, vengo da lei, non passo più tramite i carabinieri, se poi per 500 euro quello che dico a due persone viene sbattuto su tutti i quotidiani e i tg nazionali , non s’ha da fare, proprio non s’ha da fare. Lei ha verbalizzato anche questa cosa”.

Quindi ha concluso: “Tu più tenti di chiudere e più tentano di romperti i cog*ioni. Poi ti dico la verità, a me questo processo ha stufato perchè io… mia cugina è morta e io non posso farci un ca*zo, ti dico la verità a me che sia Stasi o non Stasi… basta”. Dalle intercettazioni emerge quindi una situazione di forte stress da parte di Stefania Cappa, ingiustamente tirata in ballo in una indagine tra l’altro senza mai essere indagata.