Addio a Pippo Baudo, le struggenti dichiarazioni di Dina Minna: storica collaboratrice del compianto conduttore. “Quante riunioni abbiamo fatto…”.
Definita ‘ombra’ di Pippo Baudo ma con connotazione ampiamente positiva; un sostantivo che chiarisce il suo ruolo che andava ben oltre l’essere la sua storica segretaria. Dina Minna ha accompagnato il compianto conduttore per circa 35 anni; un lavoro assiduo, scandito da rispetto e affetto reciproco, e che può essere considerato necessario per una buona fetta di successi di Baudo nel mondo dello spettacolo. Un punto di riferimento, consigliera fedele e alleata per idee e progetti; dopo la triste notizia dello scorso 16 agosto ha preferito giustamente chiudersi in un dolore silenzioso. Solo qualche toccante dichiarazione per Repubblica, quanto basta per rendere evidente la visceralità del rapporto tra Dina Minna e Pippo Baudo.
“Ho perso un papà”, Dina Minna – storica collaboratrice di Pippo Baudo – racchiude in questa frase la grandezza del sentimento che la legava al compianto conduttore. Proprio il prossimo mese di ottobre avrebbero compiuto 36 anni di sodalizio professionale, un connubio che per entrambi era diventato centrale come si evince dalle sue toccanti dichiarazioni fatte a Repubblica. “E’ stato più in ufficio che a casa” – ha raccontato Dina Manna in riferimento allo studio in Via della Giuliana – “Quante riunioni abbiamo fatto”.
Pippo Baudo, la toccante rivelazione della storica collaboratrice Dina Minna: “Amava la sua terra e la Rai”
Dina Minna – storica collaboratrice di Pippo Baudo – ha poi posto l’accento anche sull’attaccamento del compianto conduttore alla sua terra, la Sicilia, al netto delle piaghe sociali. “Voleva tornarci, ha amato tanto la sua terra” – ha spiegato – “Non ha avuto mai paura di rivendicare la Sicilia libera dalla Mafia”.
Pippo Baudo, da ‘mostro sacro’ della televisione italiana, non poteva che avere giudizi e riflessioni su ciò che oggi si vede sul piccolo schermo. Lo conferma Dina Minna – sua storica collaboratrice – a Repubblica: “Anche quando criticava dei programmi lo faceva perchè amava la Rai”.