Secondo il marito, Elena Vergari si allontanò da sola il 5 giugno del 2005 ma Chi l'ha visto non crede a questa ricostruzione: ecco cosa è emerso
Nella puntata di ieri il talk di Chi l’ha visto è tornato sul caso di Elena Vergari, la donna scomparsa misteriosamente da Ladispoli 20 anni fa, quando aveva 48 anni. La versione ufficiale, sempre raccontata dal marito, è che i due avevano litigato la mattina del 5 giugno, dopo di che lei sarebbe uscita di casa e sarebbe salita su una Mercedes nera con targa straniera: da quel giorno Elena Vergari è sparita nel nulla. Possibile? Si domanda Chi L’ha visto a distanza di due decadi, possibile che la donna si sia allontanata di sua spontanea volontà?
Sono molti coloro che non credono a questa versione, come ad esempio un amico, che racconta: “No, non sarebbe mai salita su un’auto, assolutamente no, anche perché non avrebbe mai lasciato il figlio, il cane, la casa. No, assolutamente no”. Simile il pensiero di un’altra amica di Elena: “Viveva solo ed esclusivamente per suo figlio, per suo marito e per la sua casa. Punto e basta”. Un’altra parente conferma:”Amava talmente tanto il figlio che non avrebbe mai lasciato così nella disperazione più totale un ragazzo che proprio in quel periodo aveva bisogno dei genitori, della madre soprattutto”.
Cosa è successo quindi? Chi l’ha visto è tornato ai giorni della scomparsa, quando Elena Vergari sembrava stesse sospettando che il marito la tradisse. “Voleva seguirlo – racconta il fratello Paolo – e mi ha chiesto se con la macchina l’accompagnavo a vedere quello che faceva”. Il talk di Rai 3 ha parlato anche con la fidanzata del figlio, con cui la scomparsa era in ottimi rapporti: “Il suo modo di essere solare, allegra non c’era più. Aveva il dubbio che il marito avesse un’altra”.
ELENA VERGARI SCOPRE IL TRADIMENTO DEL MARITO
Elena non voleva quindi che il suo matrimonio andasse in frantumi di conseguenza ha chiamato l’amante del marito, chiedendole di lasciare in pace la sua famiglia. Ad un certo punto la donna scomparsa contatta un’amica e le dice che doveva parlarle: “Un giorno è venuta su e però io avevo da fare – racconta la donna – ‘Vabbè ci vediamo dopo’ dico, ‘non ti preoccupare che dopo ci vediamo, mi racconti’, ma non l’ho più vista”.
E ancora: “Forse voleva raccontarmi quello che aveva scoperto non lo so”. Si arriva così al fatidico giorno del 5 giugno, quando Elena e il marito sono fuori in macchina, ma decidono di non tornare a casa senza avvisare il figlio: “Quel che ricordo di quel giorno è la sera – racconta la fidanzata del figlio – Daniele (il figlio di Elena Vergari ndr) era preoccupato perché non riusciva a rintracciare i suoi genitori. Poi ci siamo addormentati, mi ricordo che erano le 3:00 di notte, abbiamo riprovato a richiamare, poi sono andata a casa mia, ma i telefoni erano sempre spenti. Anch’io ho provato a chiamare”.

ELENA VERGARI, L’INDAGINE SUL MARITO E L’ARCHIVIAZIONE
La mattina i due arrivano a casa e iniziano a litigare, dopo di che il litigio si sposta fuori casa, e a quel punto avviene ciò che il marito ha sempre raccontato, l’allontanamento volontario della moglie. Tre giorni dopo la sparizione, al cellulare del figlio arrivano due messaggi della mamma in cui le racconta di essere andata all’estero e di non cercarla: si tratta di due messaggi che sarebbero stati inviati però da una cabina telefonica di Ladispoli, non dal cellulare di Elena Vergari.
Dopo la sparizione è scattata un’indagine ai danni del marito ma in seguito è stata chiesta l’archiviazione, con il pm che scrive: “Appaiono evidenti le numerose contraddizioni fornite dall’indagato. Tuttavia il ritardo del marito di Elena Vergari nello sporgere denuncia di scomparsa (13 giorni dopo ndr) ha indubbiamente ostacolato la predisposizione di accertamenti che per essere efficaci dovevano essere fatti nell’immediatezza”. Tutto finito? Nient’altro perchè nel 2017 giunge una lettera anonima firmata da una certa Giulia, che spiega di sapere il luogo dove si trova Elena Vergari e dove è stato occultato il cadavere, ma questa ragazza non si è mai più palesata.
