Via alle Elezioni Regionali 2025 in Valle d'Aosta e Marche, come si vota nelle due regioni: è permesso il voto disgiunto tra presidente e liste?

Si aprono ufficialmente oggi le Elezioni Regionali 2025 in Valle d’Aosta e Marche, prima regioni chiamate al voto in questa tornata di consultazioni regionali che più tardi coinvolgeranno anche Toscana, Veneto, Campania e Puglia nel consueto autunno elettorale che porterà a importanti novità e – in altri casi – riconferme su tutto il territorio nazionale: consultazioni che – appunto – si apriranno oggi, assieme ai consueti dubbi sulle modalità di voto che ogni volta balenano nella mente degli elettori, anche quelli più “rodati”.



Ovviamente, la prima cosa da dire è che nelle Elezioni Regionali 2025 in Valle d’Aosta e Marche le modalità di voto differiranno leggermente tra le due regioni sia per il fatto che a ogni territorio – e il caso marchigiano – è data la facoltà di modificare leggermente la legge elettorale, sia al fatto che il territorio valdostano è (di fatto) autonomo e vanta un sistema elettorale unico nel suo genere su tutto il territorio nazionale.



Come si vota alle Elezioni Regionali 2025 in Valle d’Aosta e Marche: è permesso il voto disgiunto?

Entrando nel merito della domanda “come si vota”, è utile dire da subito che nelle Elezioni Regionali 2025 nelle Marche gli elettori potranno scegliere – esattamente come in ogni altra regione – il proprio presidente regionale, oltre a esprimere eventuali preferenze interne alla coalizione che lo accompagna e a indicare il nome di uno o due consiglieri che si vorrebbe vedere in consiglio.

Seppur la legge nazionale preveda il voto disgiunto (ovvero indicare un candidato e un partito differente rispetto a quelli collegati), la legge marchigiana numero 27 del 2004 vieta questa possibilità.



Elezioni Regionali, il voto ai seggi (ANSA 2024, Francesco Cutro)

D’altra parte, differente è la situazione per le Elezioni Regionali 2025 in Valle d’Aosta: come dicevamo prima, infatti, qui la legge elettorale è in larghissima parte differente rispetto a quelle che regolano le consultazioni elettorali nel resto delle regioni italiane, in particolare per quanto riguarda la scelta del prossimo presidente del consiglio regionale che resterà in carica per un totale di 5 anni.

In Valle d’Aosta, infatti, gli elettori potranno esprimere esclusivamente una preferenza riguarda al partito o alla lista e indicare eventualmente fino a tre nomi di consiglieri e spetterà poi alla maggioranza che si formerà in consiglio scegliere il presidente regionale: in virtù di questo singolare metodo, risulterà ovvio che non è permesso esprimere il voto disgiunto, mancando di fatto i nomi dei candidati alla presidenza.